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lunedì 19 gennaio 2009
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danzare tra le nuvole irlandesi almeno una volta
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Ho rivisto questo film forse per ricordare le emozioni che mi ha suscitato la prima volta o forse per ricordare il mio viaggio estivo in Irlanda, ma sicuramente anche questa volta ne è valsa la pena. ” Once “ è sicuramente uno dei film più emozionanti che ho visto. Sembra di passeggiare per le strade di Dublino insieme ai protagonisti e allo stesso tempo di vivere le loro emozioni attraverso la loro stupenda musica. Credo che qualsiasi persona che abbia sperimentato almeno una volta nella propria vita un batticuore ha modo di riprovare attraverso questo film questa esperienza. Perchè non si può non avere un batticuore per questo amore illibato tra i due protagonisti che riescono a donarsi reciprocamente l’amore più grande che tradotto è quello di “stare veramente bene” o ” far progredire la propria vita verso il bene” seppur senza nessun contatto e senza nemmeno un bacio.
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Ho rivisto questo film forse per ricordare le emozioni che mi ha suscitato la prima volta o forse per ricordare il mio viaggio estivo in Irlanda, ma sicuramente anche questa volta ne è valsa la pena. ” Once “ è sicuramente uno dei film più emozionanti che ho visto. Sembra di passeggiare per le strade di Dublino insieme ai protagonisti e allo stesso tempo di vivere le loro emozioni attraverso la loro stupenda musica. Credo che qualsiasi persona che abbia sperimentato almeno una volta nella propria vita un batticuore ha modo di riprovare attraverso questo film questa esperienza. Perchè non si può non avere un batticuore per questo amore illibato tra i due protagonisti che riescono a donarsi reciprocamente l’amore più grande che tradotto è quello di “stare veramente bene” o ” far progredire la propria vita verso il bene” seppur senza nessun contatto e senza nemmeno un bacio. E proprio quel contatto , o quel bacio non è necessario ai due protagonisti per toccarsi le anime reciprocamente. Così come di quel batticuore ne viene espresso il valore dallo stesso titolo del film; perchè spesso solo una volta nella vita (”Once”) capita di sperimentarlo. Rapito dal film , dalle location ecco che il dramma dei personaggi viene reso ancora più magico dalle loro canzoni e dagli stessi testi che ne diventano protagonisti e sceneggiatura. Viene quindi difficile se definire questo film come un Musical moderno o un film drammatico. Di certo è sicura una senzazione: che stando seduti a guardare ” Once ” ben presto si ci sente sollevare in aria e danzare tra le nuvole come i migliori tra gli spiriti romantici moderni.
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monnnyticia
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mercoledì 29 settembre 2010
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=)
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Un film dolcissimo e strappalacrime che ci fa sognare di nuovo come dei quindicenni.. Sullo schermo viene buttata una Dublino periferica con i suoi pregi e difetti, mentre i personaggi sono persone semplici, che vivono di lavori umili. L'amore è casto e purissimo, ma comunque sentito e profondo. Peccato che in Italia sia passato in sordina!
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des_demona
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martedì 31 marzo 2009
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once: una volta soltanto
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Lui ulula canzoni struggenti all’angolo di una strada.
Lei vende rose e s’arrangia come può per pagarsi da vivere.
Il loro punto in comune è la musica, protagonista assoluta tanto delle loro vite quanto del lungometraggio che le racconta.
L’esordiente John Carney sceglie di scrivere con le note quella che ad uno sguardo superficiale potrebbe apparire una banalissima storia d’amore da romanzetto rosa strappalacrime: l’incontro casuale fra un lui e una lei -volutamente anonimi- che si sviluppa rapidamente in una serie di vicende insolite, dal sapore vagamente favolistico, fino al finale, più o meno prevedibile e tuttavia per niente banale.
Il connubio amore-musica è l’inconfutabile filo conduttore della pellicola, accompagnata quasi per intero dalla meravigliosa chitarra di Glen Hansard e dagli accordi delicati di Markéta Irglová al pianoforte.
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Lui ulula canzoni struggenti all’angolo di una strada.
Lei vende rose e s’arrangia come può per pagarsi da vivere.
Il loro punto in comune è la musica, protagonista assoluta tanto delle loro vite quanto del lungometraggio che le racconta.
L’esordiente John Carney sceglie di scrivere con le note quella che ad uno sguardo superficiale potrebbe apparire una banalissima storia d’amore da romanzetto rosa strappalacrime: l’incontro casuale fra un lui e una lei -volutamente anonimi- che si sviluppa rapidamente in una serie di vicende insolite, dal sapore vagamente favolistico, fino al finale, più o meno prevedibile e tuttavia per niente banale.
Il connubio amore-musica è l’inconfutabile filo conduttore della pellicola, accompagnata quasi per intero dalla meravigliosa chitarra di Glen Hansard e dagli accordi delicati di Markéta Irglová al pianoforte.
Il 'ragazzo' e la 'ragazza', in un’epoca caotica dove comunicare è diventato così facile da risultare scontato, trovano un canale sicuro attraverso il quale potersi parlare, gettare fuori le emozioni più intense e le paure più grandi. Le canzoni sostituiscono quelli che, in un qualsiasi altro film, costituirebbero i dialoghi più pregnanti. Tutto segue la musica ed i suoi coprotagonisti, dalla macchina da presa al montaggio delle scene, dalla fotografia all’ambientazione (una splendida e malinconica Dublino).
Once può essere interpretato come un musical, un documentario, una storia d’amore del nuovo millennio; o forse come tutte e tre le cose. Rimane, in ogni caso, la dimostrazione tangibile dell’incredibile potere della semplicità: con poche parole, una buona fotografia, qualche inquadratura illuminata ed una validissima colonna sonora, un prodotto cinematografico riesce ancora ad emozionare. All’irlandese Carney non sono stati necessari effetti speciali (a meno che non si voglia considerare tale il taglio “amatoriale” delle scene), sesso esplicito o altri tipi d’attrazione; forse anche per questo il film non ha richiamato a sé l’attenzione del grande pubblico. Del resto, Once si conserva bene nella sua nicchia come piccola rarità di un cinema privo di pretese, pomposità e cifre da capogiro, lontano da Hollywood e dalle tendenze globali del “mostrare a oltranza” o dei “cast d’eccezione”; quel tipo di cinema al quale la quotidianità serve fin tanto che vende. E che non guarda più alla pura essenza delle cose.
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greyhound
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mercoledì 20 marzo 2013
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specchiarsi l'un l'altro
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Definito da Steven Spielberg "un film che mi ha ispirato", Once rientra in quella categoria di pellicole in grado di indurre nello spettatore una profonda riflessione e possibilità di immedesimazione. Di certo, difficilmente, potrà lasciare indifferenti.
La tematica raccontata potrebbe, sebbene in modo differente a causa delle modalità e del periodo d'ambientazione, ricordare il glorioso "Harry ti presento Sally", almeno per quanto riguarda il rapporto umano intercorrente tra i due protagonisti. Anche qui, infatti, assistiamo allo sviluppo del rapporto tra due essere umani, a loro modo sopravvissuti e contemporaneamente schiacciati da forti responsabilità (la figlia per lei, il padre anziano per lui), che tramite un elemento comune, la musica, si avvicinano, si conoscono, si riconoscono dentro l'un l'altro, ma alla fine decidono, più o meno consciamente, di non poter proseguire il loro viaggio umano assieme.
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Definito da Steven Spielberg "un film che mi ha ispirato", Once rientra in quella categoria di pellicole in grado di indurre nello spettatore una profonda riflessione e possibilità di immedesimazione. Di certo, difficilmente, potrà lasciare indifferenti.
La tematica raccontata potrebbe, sebbene in modo differente a causa delle modalità e del periodo d'ambientazione, ricordare il glorioso "Harry ti presento Sally", almeno per quanto riguarda il rapporto umano intercorrente tra i due protagonisti. Anche qui, infatti, assistiamo allo sviluppo del rapporto tra due essere umani, a loro modo sopravvissuti e contemporaneamente schiacciati da forti responsabilità (la figlia per lei, il padre anziano per lui), che tramite un elemento comune, la musica, si avvicinano, si conoscono, si riconoscono dentro l'un l'altro, ma alla fine decidono, più o meno consciamente, di non poter proseguire il loro viaggio umano assieme. O forse, non hanno il coraggio di provare ad abbandonare la via più facile e maestra (tentare di riconquistare la donna amata o riannodare un rapporto evenescente con il marito rimasto in patria), e gettarsi in un'impresa ancora tutta da definire.
In ogni caso il titolo stesso della pellicola, "Once", induce ad una domanda piuttosto scomoda nella sua difficoltà d'elaborare la risposta: ma nella vita è possibile incontrare una persona (o meglio, la persona) che ci capisce veramente nel profondo, con cui si può discutere e soffermarsi su qualsiasi argomento e che riesce a toccare corde del proprio io, solamente una volta? E nel caso di risposta affermativa, cosa accadrà nel caso in cui non sia possibile passare il resto della propria esistenza con lei/lui?
Lasciandoci deliziare dalle fantastiche atmosfere di Dublino e dall'ancor più struggente colonna sonora, il film concede allo spettatore la possibilità di trovare in sé la risposta.
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felicity
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domenica 10 settembre 2023
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piccolo cult movie
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La musica è la grande protagonista nonché il cuore emotivo di Once, film parzialmente autobiografico. La dedizione al progetto è decisamente palpabile nella forma quasi documentaristica impiegata, che aggiunge una dimensione autentica al racconto di una storia d’amore che si consuma con la musica. L’uso della camera a mano, gli zoom, gli stacchi frequenti accompagnati da lunghi piani sequenza seguono il racconto di un rapporto delicato e profondo suggellato dalla passione per le note: quelle di una chitarra o di un pianoforte, quelle della voce e delle profondità dell’anima.
Le strade di Dublino e i paesaggi irlandesi rendono ancor più evocativa una pellicola realizzata con sentimento, una sorta di musical che scorre delicatamente come le magnifiche note che lo accompagnano.
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La musica è la grande protagonista nonché il cuore emotivo di Once, film parzialmente autobiografico. La dedizione al progetto è decisamente palpabile nella forma quasi documentaristica impiegata, che aggiunge una dimensione autentica al racconto di una storia d’amore che si consuma con la musica. L’uso della camera a mano, gli zoom, gli stacchi frequenti accompagnati da lunghi piani sequenza seguono il racconto di un rapporto delicato e profondo suggellato dalla passione per le note: quelle di una chitarra o di un pianoforte, quelle della voce e delle profondità dell’anima.
Le strade di Dublino e i paesaggi irlandesi rendono ancor più evocativa una pellicola realizzata con sentimento, una sorta di musical che scorre delicatamente come le magnifiche note che lo accompagnano.
Commistione tra cinema, musica e vita: Once è un magico esempio di una genuina cinematografia, priva di virtuosismi, ma che confluisce nell’espressione autentica della vita.
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luca scialo
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lunedì 23 marzo 2020
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mancata storia d'amore in quel di dublino
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Un tecnico di elettrodomestici arrotonda con la sua grande passione: la musica. Cantando brani famosi e alcuni suoi tra le strade di una Dublino periferica. Sognando comunque il successo a Londra. Una sera mentre si esibisce si sofferma una ragazza, attirata dal suo brano, lasciandogli solo 10 centesimi. Anche lei suona e scrive canzoni, sebbene al piano. I due fanno amicizia e scoprono che le proprie reciproche passioni e i propri sogni sono uguali. Anche se lei è straniera, della Repubblica cera, ed è una giovane madre single. Il loro rapporto resta sostanzialmente di amicizia, legato soprattutto alla musica. Riescono anche ad incidere un album. E sarà sempre la musica a tenerli uniti per sempre, anche quando le strade si divideranno.
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Un tecnico di elettrodomestici arrotonda con la sua grande passione: la musica. Cantando brani famosi e alcuni suoi tra le strade di una Dublino periferica. Sognando comunque il successo a Londra. Una sera mentre si esibisce si sofferma una ragazza, attirata dal suo brano, lasciandogli solo 10 centesimi. Anche lei suona e scrive canzoni, sebbene al piano. I due fanno amicizia e scoprono che le proprie reciproche passioni e i propri sogni sono uguali. Anche se lei è straniera, della Repubblica cera, ed è una giovane madre single. Il loro rapporto resta sostanzialmente di amicizia, legato soprattutto alla musica. Riescono anche ad incidere un album. E sarà sempre la musica a tenerli uniti per sempre, anche quando le strade si divideranno. Ottimo esordio per John Carney, restando questo al momento il suo film migliore. Una Dublino fatta di sogni adagiati in ogni angolo di strada, fa da sfondo ad una storia d'amore raccontata a suon di musica. Galeotto fu un aspirapolvere e dove l'amore non può concretizzarsi, ci pensano le note di un piano a renderlo eterno e platonico.
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wolvie
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domenica 26 aprile 2020
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dublino da cantare
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Un film girato con la telecamera a mano che racconta di un ragazzo irlandese che lavora riparando elettrodomestici nella bottega del padre, ritornato da Londra dopo la frattura di un legame d amore che sembrava promettere un radioso futuro, causa tradimento di lei. Nel tempo libero suona la chitarra e canta per le strade, un po' busker un po' cantautore bohemienne. Durante una sua esibizione incontra una ragazza immigrata dalla Repubblica Ceca, giovane madre che si arrabatta come può, ma porta con sé la sua bravura da pianista classica. La musica crea tra i due un rapporto profondo e continuo, sentimentale ma di spiritualità affini senza concessioni forzate al lato amoroso o sessuale.
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Un film girato con la telecamera a mano che racconta di un ragazzo irlandese che lavora riparando elettrodomestici nella bottega del padre, ritornato da Londra dopo la frattura di un legame d amore che sembrava promettere un radioso futuro, causa tradimento di lei. Nel tempo libero suona la chitarra e canta per le strade, un po' busker un po' cantautore bohemienne. Durante una sua esibizione incontra una ragazza immigrata dalla Repubblica Ceca, giovane madre che si arrabatta come può, ma porta con sé la sua bravura da pianista classica. La musica crea tra i due un rapporto profondo e continuo, sentimentale ma di spiritualità affini senza concessioni forzate al lato amoroso o sessuale. Lei è la parte pragmatica che a lui manca, tant'è che il loro rapporto sfocera' nella registrazione di un album in studio, delle canzoni scritte da lui. Tra chiacchierate, passeggiate e canzoni, si aiuteranno nel tentativo di realizzare i propri sogni. Siamo nel mondo di Carney e della Dublino musicale e della necessità di trasferirsi a Londra per costruirsi un futuro. La scena musicale irlandese era stata indagata da Alan Parker nel 1991 con "The Commitments ", dove il protagonista di " Once" aveva recitato nel ruolo del chitarrista del gruppo. Inoltre "Sing Street" era più film corale, più trascinante. In " Once" siamo in una sorta di neorealismo indotto che puo' anche non rendere piacevole la visione del film, le canzoni sono belle, ma Carney poi emigrato negli States si è perso per strada.
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gianluigi fontana
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lunedì 11 gennaio 2021
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un piccolo grande film, assolutamente da non perdere
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Un piccolo grande film, lieve ma profondo, malinconico ma gioioso. Una piccola grande storia d'amore raccontata con la potenza espressiva della musica. Poche parole, molto sentimento, tante comprensione e, alla fine, una sola, sofferta ma comprensibile scelta di responsabilità. Assolutamente da vedere (e da ascoltare)!
NPG - nota per i genitori A parte qualche espressione colorita (ma non gratuita), il film non presenta alcuna controindicazione. Si consiglia di guardarlo con i propri figli, almeno adolescenti, purché "cinefili" cioè aperti a esperienze di visione lente, in grado di assaporare le atmosfere, gli sguardi, i sentimenti sottotraccia, la musica che sostituisce i dialoghi, la poetica di un amore vero.
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Un piccolo grande film, lieve ma profondo, malinconico ma gioioso. Una piccola grande storia d'amore raccontata con la potenza espressiva della musica. Poche parole, molto sentimento, tante comprensione e, alla fine, una sola, sofferta ma comprensibile scelta di responsabilità. Assolutamente da vedere (e da ascoltare)!
NPG - nota per i genitori A parte qualche espressione colorita (ma non gratuita), il film non presenta alcuna controindicazione. Si consiglia di guardarlo con i propri figli, almeno adolescenti, purché "cinefili" cioè aperti a esperienze di visione lente, in grado di assaporare le atmosfere, gli sguardi, i sentimenti sottotraccia, la musica che sostituisce i dialoghi, la poetica di un amore vero... Buona visione
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eugen
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sabato 24 settembre 2022
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a suo modo intrigante
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"ONce"(James Carney, che ha anche scritto il film, 2006), girato con la telecmaera a mano, in stile dceisamente para-documentaristico, e'un film a bassissimo costo di produzione, che non concede nulla alla spettacolarita', anzi la nega a priori, dando molto peso alla musica(musicisti tutti, dal regista-autore ai due inteprreti.protagonisti), dove in effetti la musica e'tutto; incentrato sull'amicizia e complicita'affettuosa(non amore, almeno non ancora)tra un chitearrsita.compositore e una pianista di orgine ceca, il film, itlendese, relaizzaot in inglese per ovvi motivi di circuiazione internazionale, e'da prendere cos¿, come esso e', senza volerlo(direi)iper-interpretare, attribuendogli significati particolari, connotazioni che quasi certamente non ha.
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"ONce"(James Carney, che ha anche scritto il film, 2006), girato con la telecmaera a mano, in stile dceisamente para-documentaristico, e'un film a bassissimo costo di produzione, che non concede nulla alla spettacolarita', anzi la nega a priori, dando molto peso alla musica(musicisti tutti, dal regista-autore ai due inteprreti.protagonisti), dove in effetti la musica e'tutto; incentrato sull'amicizia e complicita'affettuosa(non amore, almeno non ancora)tra un chitearrsita.compositore e una pianista di orgine ceca, il film, itlendese, relaizzaot in inglese per ovvi motivi di circuiazione internazionale, e'da prendere cos¿, come esso e', senza volerlo(direi)iper-interpretare, attribuendogli significati particolari, connotazioni che quasi certamente non ha. Decisamente un film"povero", dove la spontaneita'dei due interpreti(Glen Hansard e Marketa Inglova), asoslutamente ignari di ogni tecnica recitativa, prima del film, e'la chiave per intenderlo e apprezzarlo. Musiche noteovli, del repertorio cantautorale anglo-irlandee(nulla in celitco), con un finale dove lui va a Londra, lasciando il negozio paterno di riparazione di elettrodocmestici, per cercare piena fortuna come musticisa qual e'. El Gato
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il figo
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domenica 8 novembre 2009
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la "strada" che merita hollywood
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Once narra di Lui e di Lei, due ragazzi con la strada smarrita a causa del passato. Lui, cantante di strada e riparatore di aspirapolveri nel negozio del padre, vive la sua povera giovinezza sfogando solo con la forza della musica la rabbia e il rancore per un'altra lei che lo ha abbandonato. Lei, giovane immigrata dalla Repubblica Ceca, vive mantenendo con ttt se stessa una figlia, avuta da un marito rimasto in patria, e la madre; ciò rikiede molto lavoro ke si arresta sl in quell'oretta d'abbandono nella passione di suonare il piano. Si incontrano grazie alla musica, si raccontano grazie alla musica e si uniscono grazie alla musica in una sorta d'amore ke amore nn è, ma un rapporto in cui entrambi si fanno spalla spalla risalendo soprattutto moralmente e ridandosi una reciproca speranza di credere nei propri sogni.
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Once narra di Lui e di Lei, due ragazzi con la strada smarrita a causa del passato. Lui, cantante di strada e riparatore di aspirapolveri nel negozio del padre, vive la sua povera giovinezza sfogando solo con la forza della musica la rabbia e il rancore per un'altra lei che lo ha abbandonato. Lei, giovane immigrata dalla Repubblica Ceca, vive mantenendo con ttt se stessa una figlia, avuta da un marito rimasto in patria, e la madre; ciò rikiede molto lavoro ke si arresta sl in quell'oretta d'abbandono nella passione di suonare il piano. Si incontrano grazie alla musica, si raccontano grazie alla musica e si uniscono grazie alla musica in una sorta d'amore ke amore nn è, ma un rapporto in cui entrambi si fanno spalla spalla risalendo soprattutto moralmente e ridandosi una reciproca speranza di credere nei propri sogni. Lui desidera andare a Londra per iniziare una carriera cm cantante e rincontrare la sua vekkia amata e Lei desidera forse ritrovare il marito e trovare la serenità.
Sn due personaggi significativi xkè fortemente comuni, x qst il regista nn da loro un nome preciso, sn semplicemente un ragazzo e una ragazza, cm ttt e kiunque potrebbe avere una fase difficile e di stallo durante la sua giovinezza. John Carney insegna quindi attraverso i suoi due personaggi qnt sia importante credere in ciò ke si sogna e vuole, facendo attenzione a sfruttare le occasioni, occasioni che potrebbero essere unike, occasione ke potrebbe essere una persona. Alla fine noi nn sappiamo se i due personaggi otterranno ciò ke vorranno, ma qst nel film nn importa, ttt s'incentra su qst amicizia ke si lega strettamente attraverso la musica, musica xké è passione d'entrambi, un'amicizia ke è un trampolino di lancio e di speranza, un motivo per continuare a lottare per i propri sogni, si è ancora giovani e la strada davanti è ancora lunga ed aperta anke se nn sembra.
Passando ad un giudizio complessivo, bisogna pensare ke qst film ha dietro la sua realizzazione sl 180.000 €, la qualità dell'immagine quindi nn sarà perfetta e ultimata cm quella di una classico film Hollywoodiano su cui si spendono milioni e milioni, i dettagli nn saranno perfetti e si possono scorgere con facilità molte pekke, ma esseri pignoli nn importa qui, qui i veri protagonisti sono questi due ragazzi, poveri ma con la rikkezza della giovinezza, sn ragazzi cm noi, siamo noi, protagonisti delle nostre vite.
Voto 7,5/10
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