Apocalypto |
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Un film di Mel Gibson.
Con Rudy Youngblood, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer, Morris Birdyellowhead, Carlos Emilio Baez.
continua»
Azione,
durata 139 min.
- USA 2006.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 5 gennaio 2007.
- VM 14 -
MYMONETRO
Apocalypto ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Quando la religione diventa fanatismo...
di WorldFeedback: |
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sabato 14 aprile 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Molto rumore per nulla, mi vien da dire. Ho visto "Apocalypto" e devo dire di non averlo trovato nè particolarmente violento, nè particolarmente brutto, nè particolarmente profetico. Pubblicizzato ad arte da una stampa non si sa fino a che punto complice o "prevenuta", Apocalypto è sì un film violento ed efferato, ma non più di tanti altri film... in quanto la violenza (iper-realismo? può darsi) presente non mi è sembrata gratuita ma abbastanza adeguata al contesto. Il film funziona bene soprattutto nella prima parte e cioè fino alla "deportazione" dei prigionieri nella città Maya dove saranno le vittime sacrificali (la tensione... l'attesa per il destino dei prigionieri la senti nello stomaco) Il film, poi, cala sicuramente d'interesse nella seconda parte, col protagonista nel ruolo del "fuggitivo" (l'omonimo film con Harrison Ford sembra esplicitamente citato), che riesce a far fuori uno alla volta gran parte dei suoi (ferocissimi) inseguitori, in scene di ordinaria (e hollywoodiana) amministrazione. Sul finale s'è detto e scritto molto. Può piacere o no, il suo modo di fare cinema può essere discutibile o meno ma Gibson è molto meno stupido o sprovveduto di quanto lo consideri certa critica: come interpretare quel finale? Con la speranza di un "nuovo inizio"... col messaggio cristiano di non uccidere e di non "fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te", edificato sui ruderi della feroce civiltà Maya? Secondo me in Zampa di Giaguaro che, rispondendo a sua moglie, preferisce andare a cercare il suo "nuovo inizio" nella giungla piuttosto che tra le braccia dei conquistadores... c'è forse un interessante (e inaspettato) sguardo critico anche su quel che verrà dopo, perchè se è vero che il Dio del Nuovo Testamento biblico non ha eguali perchè primo a parlare di rifiuto della violenza, i cosiddetti "cristiani" (soprattutto quelli che approdarono nelle Americhe sterminando le popolazioni indigene) agirono mossi da ideali completamente opposti, rinnovando e perpetrando le crudeltà che già si commettevano in quei luoghi...
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