Apocalypto

Sopore prima, delusione poi…queste le uniche sensazioni che il film in questione ha saputo evocare in me. Confesso di essermi avvicinato al film con un certo timore reverenziale: dopo i proclami di violenza mi aspettavo da un momento all'altro la scena che potesse evocare lo stravolgimento gastrico del tonno e maionese che avevo ingurgitato (come se poi ciò potesse succedere con quello che vedo ogni giorno)…nulla di ciò si è verificato, anzi…le scene che sarebbero dovute essere le più cruente sono cadute nella trappola più classica di ogni film gore/splatter mal eseguito (quindi tutti): il senso del macabro e del granguignolesco, la voglia di stupire e shockare sono state portate all'estremo tanto da cascare nel grottesco comico. Non ricordo chi fu a dirlo, credo Groucho, Chaplin o magari Paolo Villaggio , fatto sta che una delle più grandi verità del cinema è la seguente: "Il comico e l'horror sono i generi più difficili da rappresentare ed interpretare: un cattivo film comico cascherà inevitabilmente nel grottesco e nel tragico, un cattivo film horror, anziché spaventare, finirà per suscitare grasse risate". Come non spanciarsi alla scena del soggetto che guarda esterrefatto il proprio cuore estirpato (ma siamo pazzi?) o della freccia che trapassa legamenti longitudinali, nucali, trasversi, trapezio,colonna vertebrale etc etc per uscire perfettamente dalla bocca…per non parlare della corsa dell'emorragico.. Insomma, la medicina è andata a puttane durante tutto il film. Cuori estirpati con un taglio…roba che neanche il mitico Barnard (non l'areodinamico della Ferrari) si sognava. Molto carino scoprire (?) che sono stati i Maya i precursori delle graffes metalliche (scena delle formiche). La mia polemica non finisce qui, magari il male fosse solo quello delle suddette scene "ad effetto". Sono rimasto assolutamente disgustato dalla rappresentazione degli animali. Probabilmente fra i più brutti che si siano mai visti in un film di questo (supposto) livello, fra robot e CG non so cosa fosse peggio…neanche uno se ne salva. Ridicola l'idea dei sottotitoli, non ha aggiunto nulla al film e, se poteva essere innovativa nella "Passione", qui è assolutamente evitabile. Il primo tempo procede con noia, stancamente e sarebbe potuto essere ben più corto. Quello che però trovo assolutamente disgustoso e tacciabile di plagio è il secondo tempo: prendete Predator, uniteci Rambo, mischiate in malo modo ed avrete il capolavoro di Mel Gibson… Allora: combattimento nella foresta in cui il protagonista lotta da solo; avversari decisamente avvantaggiati in numero ed equipaggiamento; mascheramento (casuale) dato dal fango; armi costruite sul momento, ma efficacissime; morte del cattivo già vista. Ridicolo, ridicolo, ridicolo! Guardatevi uno dei 2 suddetti film ed avrete il meglio presente sul mercato. E poi la vogliamo finire con la storia del sangue che gocciola sul cattivo? Non se ne può più! Perché deve succedere nel bel mezzo della foresta pluviale?! Anche tutta la violenza che l'ha reso ormai famoso non è così marcata, si è visto ben di peggio (ma vogliamo mettere con le strepitose budella usate a mo' di cappio in Predator?). Certo non è adatto agli stomaci più delicati, ma è più un'operazione commerciale che altro (peraltro efficace visto che è stato uno dei principali motivi per cui sono andato a vederlo). Basta sto male. Unica nota positiva a mio avviso il capo dei cattivi, veramente carismatico e per certi versi molto simile