elgatoloco
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giovedì 7 dicembre 2017
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carino, come film natalizio anche dell'anno dopo
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"Elf"di Jon Favreau(2003)è o meglio era stato, come accortamente scrive il recensore"ufficiale", destinato al passaggio breve in sala pre-natalizio e poi al passaggio in PAY-TV, ma, comunque è piacevole, la storiella del bambino, "trovatello"che finisce per errore nel sacco di Santa Claus per poi essere"omologato"e cresciuto quale elfo, salvo poi scoprire l'identità del suo padre biologico, finendo nella"Big Apple", con tutti gli inconvenienti del caso, impedimenti, cioè, ma anche la scoperta dell'amore e la"conversione"al Natale del padre, dapprima restio, poi invece disponibile, rimembrando vecchi affetti di quando era quasi destinato a divenire un"hippie"invece che una sorta di incrocio tra il travet e un yuppie.
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"Elf"di Jon Favreau(2003)è o meglio era stato, come accortamente scrive il recensore"ufficiale", destinato al passaggio breve in sala pre-natalizio e poi al passaggio in PAY-TV, ma, comunque è piacevole, la storiella del bambino, "trovatello"che finisce per errore nel sacco di Santa Claus per poi essere"omologato"e cresciuto quale elfo, salvo poi scoprire l'identità del suo padre biologico, finendo nella"Big Apple", con tutti gli inconvenienti del caso, impedimenti, cioè, ma anche la scoperta dell'amore e la"conversione"al Natale del padre, dapprima restio, poi invece disponibile, rimembrando vecchi affetti di quando era quasi destinato a divenire un"hippie"invece che una sorta di incrocio tra il travet e un yuppie...Il finale, poi, è una versione inedita di"l' ima(imagionation) au pouvoir"di sessattontina memoria, declinata però in chiave natalizia, con la riscoperta del canto , della gioia, dell'afflato"unitivo", almeno in certe occasioni, che fa riscoprire il Natale anche a chi l'aveva alienato da sé, rimosso etc., "forcluso"o come si voglia altrimenti dire. Comicità grottesca, con l'Elf"in questione, che fa da vero e proprio "dtrop-out", da escluso e minus habens nella società newyorkese, salvo poi divenire scrittore etc.dei racconti della sua "militanza"da elfo al Polo Nord, non certo presso il grande negozio della"big apple"dove aveva lavorato per un po', venendo poi licenziato... Bene, anzi benissimo Will Ferrell, sota di clown "tuttofare"come "elf", James Caan che fa(faceva, visti gli anni passati dal 2003...), la bella Zoey Deschnale quale promessa e poi reale sposa... La"fav ola bella"si compiea, tra colori, gags, insegne natalizie. El Gato
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felicity
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domenica 3 gennaio 2021
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riuscita e surreale comedy natalizia da rivalutare
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Questa è una delle commedie natalizie meglio riuscite degli inizi anni 2000, ed è soprattutto una delle migliori prove sotto il punto demenziale di quel bamboccione di Will Ferrel, un attore che sotto questo punto di vista è uno dei maggiori esponenti del genere demenziale.
Un film adatto a tutta la famiglia anche se probabilmente sarà preferito da un pubblico molto giovane.
È un buon film natalizio che intrattiene molto, che ha un ritmo molto godibile e che fa divertire in più punti: poi onestamente vedere quel simpaticone di Ferrel vestito da elfo Extra Large è sempre esilarante soprattutto nella prima parte del film.
Nella seconda invece il film diventa un pò più mieloso, ma è una cosa fatta di proposito e lecita per il proseguo di una trama ben caratterizzata e ben messa in scena.
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Questa è una delle commedie natalizie meglio riuscite degli inizi anni 2000, ed è soprattutto una delle migliori prove sotto il punto demenziale di quel bamboccione di Will Ferrel, un attore che sotto questo punto di vista è uno dei maggiori esponenti del genere demenziale.
Un film adatto a tutta la famiglia anche se probabilmente sarà preferito da un pubblico molto giovane.
È un buon film natalizio che intrattiene molto, che ha un ritmo molto godibile e che fa divertire in più punti: poi onestamente vedere quel simpaticone di Ferrel vestito da elfo Extra Large è sempre esilarante soprattutto nella prima parte del film.
Nella seconda invece il film diventa un pò più mieloso, ma è una cosa fatta di proposito e lecita per il proseguo di una trama ben caratterizzata e ben messa in scena.
La pellicola ci propone una storia ben indirizzata in una sola direzione ovvero il lieto fine caloroso che queste commedie ci hanno abituato a proporci: tanto spirito natalizio e voglia di mangiarsi spaghetti con cioccolata.
Insomma un bel film natalizio dai toni surreali e carico di nonsense, che pur essendo davvero in sintonia con le festività potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
Certo non è facile digerire un Will Ferrell decisamente straniante con il suo vestito da elfo, poi l’intenzione comica di Farrell che è tutt’altro che convenzionale e non ha permesso all’attore di sfondare da noi, nonostante un talento davvero impressionante che non va sempre di pari paso con copioni adeguati.
Invece Elf nonostante possa spiazzare, non solo rispetta la sua quota natalizia con un atmosfera davvero deliziosa, la Grande Mela in versione Merry Christmas è in questo senso una vera sicurezza, ma vi aggiunge una bella colonna sonora, un divertito James Caan in versione burbero/paterna, e un pò di romance senza esagerare, che dona al tutto ancor più leggerezza.
Elf dimostra così di essere una riuscita e surreale comedy natalizia, ma in perfetta sintonia con i canoni dellla fiaba e del family-movie, insomma da vedere e in qualche caso da rivalutare.
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