Ballo a tre passi

condivido l'apprezzamento, trovo che il film è sostenuto da grande sensibilità nel rappresentare le stagioni della vita, collegandole poeticamente alle stagioni, e nel raccontare solitudini diverse: quella del pastore a cui succede il miracolo di un amore con una creatura alata in tutti i sensi; quella della giovane monaca, ormai diversa da tutti i suoi compaesani e persino dai suoi familiari, sola nella sua difficile scelta di sposa di dio; infine quella, la più struggente, del vecchio pensionato emigrato in una città stravolta dalla peggio modernità e ormai costretto a pagare per avere diritto a un po' di tenerezza femminile, ma soprattutto una presneza amica che gli ricordi un po' dell'allegria delle feste cui tutto il suo paese partecipava ... Bellissimo il finale, come bellissimo il racconto della giornata al mare di un gruppo di bambini di varie età, inebriati dalla bellezza selvaggia del mare e della spiaggia bianca percorsa dal vento e dal sole ... quella lacrima che scende dagli occhi del più piccolo dei bambini alla vista di tanta incomprensibile bellezza ...