Febbre da cavallo 2 - La mandrakata

cON "fEBBRE DA cAVALLO. Mandrakata"(Carlo Vanzzina, scritto con l frarello Entico e Franco Amurri, 2002)torna la storia del film di piu'di un quarto di lustro prima,  "Febbre da cavallo", all'epoca firmato  da Steno(padre del regista e del fratello coautore di questo film), con lo stesso  Gigi Proietti come"Mandrake"e Entico Montesano(che con questo film rinetra al cinema nel ruolo del(anzi der, in rmanesco)Pomata.   Ancora e semppre,  Mandrake ha la mania dle gioco e vive di espedienti, facendo l'aspirante attore, ma il suo "chiodo fisso-pallino"sono i cavalli e la scommessa sugli stessi. Con un gruppo di amci scommettitori, tra i quali ritrova"Er Pomata", alias Montesnao, che si credeva morto e tale si finge per evitare la sorella.il cui fiato appesterbbe un campo di grano.... Con gli altri collaboratori e collaboratrici, prova a re-introudrsi da vittorioso, comprando un cavallo(un"brocco")e con un trucco"da prete", lo sostituisce con il cavallo vincenete e avrebbe la meglio alla corsa, se il propiertario del cvallo vincente non avesse predisposto un"detective"che aveva filmato tuttto....   Grande mattatore, Proietti, qui fa la parte  delll'illuso,in un film che appare migliore del primo, anche se mancano interpreti come Adolfo Celi e Mario Carotenuto.  Parla, oltre che con il consueto romanesco(Proietti e Sordi i  due nuovi miti attorali di ROma)  anche con accento veneto, toscano-umbro(dato che vero toscnao non e0, ma il gramelot...,), napoleano, pugliese, albanese...  UN vero mattatore, con la sua capacita'mimica rafforzata dall'intonazione(straordinaria la sequenza del canto fratesco in cui alterna il cnato salmodiato a volume altissimo con la telefonata al cellulare per cui viene buttato fuori...).  Tra le/gli altri, bene Nancy Brilli(la moglie sempre trascurata-.tradita), ovviamente Monteaao, che si produce in una perfromance italo.inglese(pseudot.inglese, is better...),  Rodolfo Laganma'; Carlo Buccirosso, Emanuela Grimalda, Pietro Forncaciari,  La denuncia delfa"smania per il gioco"(ludopatia)e'qui meno viva che nel primo film, dato che qui prevlae la parodia, la satira, ma piu'che altro la pura comicita.  Proietti ha sempre lasciato il segno in ogni sua performance anche in TV o al cinema, anche se personalmente , avendo visto un"A me gli occhi, Please"rimane in mente piu¿che altro il Proietti teatrale, dove si esprimeva, ddire, piu'completamente.     Eugen