Chi razza vòle fa
Figlia femmena add’accummenzà.
Chi vuol fare famiglia,
Deve cominciare con una figlia femmina
I rapporti genitori/figli non sono perfetti, ci mancherebbe. Cosa sono i figli per i genitori? Qualcuno dice la luce degli occhi, qualche altro dice il nostro futuro. Ed ancora: ingegnere, prete, Papa, meccanico, dottore, imbianchino, falegname, astronauta, fruttivendolo, e così via. Insomma, i figli sono la proiezione… di tantissime cose. I genitori che hanno dei figli, diversi figli, sono intrinsecamente contenti di questo, cioè di avere diversi figli, perché aumenta in loro la speranza di un domani senza solitudine. Quanto amore donato per i figli, il papà diventa eroe a tutto campo, altrettanto dicasi per mamma fata; L’insegnamento e l’esempio, nella fase di crescita la fanno da padrone, sono anni importantissimi. Quindi, ad un maggiore investimento educativo, corrisponde la possibilità di una migliore risposta in termini affettivi e di maturità da parte dei figli. Di secoli ne sono trascorsi tanti, molti “stili educativi” sono stati teorizzati ed applicati. Quindi, vista l’enorme quantità di scaffali, colmi di libri e trattati sull’argomento, è possibile, credo, sintetizzare in alcuni brevi punti il tutto. A questo tutto, provo a dare un nome, quello che propongo in modo immediato e senza tanto pensarci è
“Teoria del sentimento”.
I sentimenti possono essere educati? Credo di si. Prima di procedere dobbiamo chiederci un’ultima cosa; educare cosa vuol dire? Vuol dire “tirare fuori”. Dico subito che tutti quelli che a questo punto pensano di sapere esattamente cosa tirare fuori, sono immediatamente smentiti. In campo educativo non esistono certezze, ma solo ipotesi. Tra l’altro, le teorie “esatte”, di qualche lustro possono non andar bene o adattarsi ai lustri successivi. I tempi cambiano e con essi l’uomo. Quindi, l’educatore più bravo, sarà quello che negli anni riuscirà ad essere flessibile nel pensiero e nell’agire. Le agenzie educative sono tante, una di queste è la famiglia. All’interno della famiglia esistono due pedagoghi. Il papà e la mamma. Nessuno può demandare all’altro il compito che gli spetta. L’assunzione di responsabilità è fondamentale per ridurre i danni presenti e futuri, inevitabili, derivanti dall’azione di quelli che in famiglia occupano l’altro ruolo, quello dei figli. Cioè coloro che subiscono l’educazione. Il papà e la mamma sono guide. :«)
“Teoria del sentimento filiale”
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Il vostro papà e la vostra mamma, meritano tutta la vostra fiducia. Quando agiscono non lo fanno in cattiva fede. Ma per il vostro interesse. Non agisce bene chi si sente sfiduciato. Specie se la sfiducia viene dai figli.
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Il vostro papà e la vostra mamma, meritano parte dei vostri pensieri e delle vostre attenzioni. Memorizzate le loro azioni, sono pillole di verità.
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Il vostro papà e la vostra mamma, sono lì, per dispensare pareri, idee. Rivolgetevi a loro per consigli sulla scuola, amici, passioni, e compagnia bella. Trattate con loro tutti i temi dello scibile umano adeguandovi al loro sapere, beninteso. Se le cose che dicono sono per voi giuste, rafforzate i loro sentimenti con un bel “grazie”.
“Teoria del sentimento paterno/materno”
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Padri e madri, ponetevi in posizione di ascolto, sempre. Giorno e notte. Mai dare per scontato certe situazioni, approfondite in modo corretto l’evolversi di fatti ed avvenimenti. Tutto questo serve per conoscere, capire, analizzare, meditare, riconoscere e compagnia bella. Non potete delegare.
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Padri e madri, se lo ritenete opportuno, inviate sui vostri figli tante e copiose benedizioni.
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Padri e madri, con i vostri figli parlate, parlate, parlate. Tutto è motivo di dialogo. I silenzi sono bombe ad orologeria. Naturalmente, parlate anche di sesso.
Tra il serio ed il facèto, ho provato a dire la mia. Un’altra cosa, importantissima ho il dovere di aggiungere. Tutte le teorie educative sono fatte per essere smentite. Vero? Falso?
Guardate ed ascoltate con attenzione, la risposta è davanti ai vostri occhi. Monicelli in questo è stato un maestro. Ciao Maestro.
Good Ciak!
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