Speriamo che sia femmina |
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Un film di Mario Monicelli.
Con Catherine Deneuve, Giuliano Gemma, Stefania Sandrelli, Bernard Blier, Philippe Noiret.
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Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 120 min.
- Italia 1986.
MYMONETRO
Speriamo che sia femmina
valutazione media:
3,40
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'ITALIA AL FEMMINILEdi ALESSANDRA VERDINOFeedback: |
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domenica 20 luglio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il grande Mario Monicelli ci ha presentato una commedia corale, tutta al femminile. Per una volta tanto, le interpreti siamo noi: le donne. Ognuna con i suoi problemi, le sue virtù, le sue debolezze. Vediamo di analizzare questo squisito campionario del gentil sesso. LIV ULLMANN: grandissima. La madre per eccellenza, colei che si fa carico di tutti i problemi, che sa risolvere i guai, che dispensa sorrisi e consigli, che é il perno della famiglia. Dura e dolcissima. CATHERINE DENEUVE: una donna fragile, scombinata, sempre alla ricerca di una spalla su cui appoggiarsi, che non capisce che deve trovare forza dentro di sé per poterla dare agli altri. ATHINA CENCI: la colf materna, pienamente inserita nella famiglia, in grado di arrabbiarsi e di riparare guai. GIULIANA DE SIO: la romanticona del gruppo, scombinata, tenera e pasticciona. MALVINA: la ragazzina saggia ed introversa, quella che assomiglia di più alla mamma, il perno di una nuova famiglia. E gli uomini? Risata generale. Pasticcioni, immaturi, alla perenne ricerca di se stessi. Si salva, in parte, solo il Nardoni (Giuliano Gemma).Almeno lui sa cosa vuole, mentre gli altri neppure lo capiscono. Monicelli, in questa ambiziosa e divertente commedia, vuole emulare Ingmar Bergman. E lo fa, assicurandosi l'attrice che ne é l'emblema vivente: Liv Ullmann. Se vediamo i film di Bergman, scopriamo che é sempre stato dalla parte delle donne e che considera gli uomini quasi come un'appendice e totalmente immaturi. Non lo dico mica io: é la filosofia dei suoi film. Che poi "Speriamo che sia femmina" rispecchi una realtà italiana, quella legata alla campagna, in cui tutti sono o sembrano solidali gli uni con gli altri, é pura verità. Anche il grande regista spagnolo Pedro Almodovar (Volver, Tutto su mia madre,tec.)ha questa filosofia: Viva le donne. Sono più positive degli uomini, più determinate, più intelligenti. Che poi questa sia retorica, é la realtà. Per essere così, dovremmo mettere da parte invidie e cattiverie personali. Capire che, davvero, possiamo far girare il mondo, invece di punzecchiarci continuamente. Dovremo, in fondo, essere un pò più serie e critiche verso noi stesse. Comunque, Viva le Donne. Se sono rappresentate da Liv Ullmann. Se hanno la sua sagacia, la sua intelligenza, il suo polso. Se hanno, sul serio, capito di esserlo.
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