Il privilegio di saper invecchiare bene. Ventotto anni e sentirli tutti, ma con la fierezza di un cult.
Se non proprio un kolossal, "Ghostbusters" si fregia comunque di una sua ritagliata unicità nella storia del cinema: ironico e brillante, ma al tempo stesso con scene di terrore dosato, il film è entrato nella classifica delle migliori cento commedie americane di sempre (al ventottesimo posto secondo l'American film Institute).
Dunque una commedia, sì. Ma una commedia che non cade mai nel ridicolo, costruendosi una dignità più che minuziosa anche nella tematica del sovrannaturale. In questo senso infatti, "Ghostubusters" non soltanto ha sfoggiato una trama di eventi spiritici con una certa logica, ma ha fatto del dettaglio un cavallo di battaglia, ideando un vero e proprio lessico: dall' "acceleratore di particelle" al "residuo ectoplasmatico" per poi passare all'"ectoguida del Tobin" e al "vapore a erranza". Il tutto ha una sua precisione e intima coerenza da lasciare spiazzati, quanto basta per convincersi che Ivan Reitman più che un film abbia creato un microcosmo. E, benché ironica, ci troviamo senza dubbio di fronte a una più delle accurate personalizzazioni cinematografiche del paranormale. Farsesca finché si vuole, ma accurata. Superfluo, dunque, citare la perfezione fantascientifica dei marchingegni pseudonucleari.
Con dialoghi da antologia da citare in qualsivoglia rimpatriata tra amici, gli interpreti hanno spessore e libertà di fare. Il ruolo di Peter Venkman, inizialmente pensato per John Belushi, è interpretato da un Bill Murray quasi scandaloso nell'essere sopra le righe. Ad aiutarlo c'è la voce italiana di Oreste Rizzini.
Dan Aykroyd e Harold Ramis, anche sceneggiatori, non fanno certo da subalterni, e ognuno si ritaglia un personaggio ben definito: Egon Spengler (Mario Cordova) è il cervellone che proferisce il succitato lessico, e Ray Stantz (Sergio di Giulio) è "il cuore degli Acchiapafantasmi". Anche il tardivo Ernie Hudson fa il suo: quartetto promosso a pieni voti, così come i relativi doppiatori italiani.
Che Sigourney Weaver, poi, sia decisamente a suo agio nel ruolo dell'indemoniata non fa più notizia già nell'84: qui inoltre, si concede anche il lusso di essere ammiccante.
Sottovalutata la colonna sonora di Elmer Bernestein, che solo recentemente è stata commercializzata nel formato integrale.
Ad aggiungere ulteriori ciliegine ci pensano due sequenze memorabili: la caccia a Slimer nel Sedgewick's Hotel e la battaglia contro l'uomo dei marshmallows.
Seguito da "Ghostbusters 2" cinque anni dopo, il film è stato invece ripreso già dall'86 da un cartone animato "The Real Ghostbusters", ottima realizzazione creata ancora dalla coppia Aykroyd - Ramis e con uno story editor del calibro di J. Micheal Straczynski.
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tom87
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venerdì 21 novembre 2014
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buon trentennale mitico “ghostbusters”!!!
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A 30 anni dalla sua uscita, ritorna nelle sale restaurato e digitalizzato 4k in Nexo Digital, la grande pellicola di Ivan Reitman, il divertentissimo e spassosissimo “Ghostbusters”. Sceneggiato con abilità da due dei protagonisti, Dan Aykroyd e il compianto Harold Ramis, il film è un godibile fantasy comico, spettacolare e pieno di effetti speciali che, lanciato dalla entusiasmante canzone di Ray Parker Jr., è stato un successo internazionale. Bravi e simpatici i quattro acchiappa-fantasmi (su tutti lo sfacciato, irriverente, dissacrante Bill Murray) e indimenticabili certe scene con o senza la presenza dei fantasmi (su tutte il finale con una New York teatro di un poltergeist e con Sigourney Weaver e Rick Moranis posseduti da entità maligne).
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A 30 anni dalla sua uscita, ritorna nelle sale restaurato e digitalizzato 4k in Nexo Digital, la grande pellicola di Ivan Reitman, il divertentissimo e spassosissimo “Ghostbusters”. Sceneggiato con abilità da due dei protagonisti, Dan Aykroyd e il compianto Harold Ramis, il film è un godibile fantasy comico, spettacolare e pieno di effetti speciali che, lanciato dalla entusiasmante canzone di Ray Parker Jr., è stato un successo internazionale. Bravi e simpatici i quattro acchiappa-fantasmi (su tutti lo sfacciato, irriverente, dissacrante Bill Murray) e indimenticabili certe scene con o senza la presenza dei fantasmi (su tutte il finale con una New York teatro di un poltergeist e con Sigourney Weaver e Rick Moranis posseduti da entità maligne). Un cult-movie immortale, dallo spirito fanciullesco ma piacevole ad ogni età… In attesa del reboot con cast al femminile, felice anniversario!
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