Antropophagus |
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Un film di Joe D'Amato.
Con Tisa Farrow, Saverio Vallone, Serena Grandi, Margaret Mazzantini, Mark Bodin.
continua»
Horror,
durata 92 min.
- Italia 1980.
- VM 18 -
MYMONETRO
Antropophagus
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Lo squalo antropomorfodi shagrathFeedback: 4983 | altri commenti e recensioni di shagrath |
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martedì 28 agosto 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film è girato con povertà di mezzi e di tecnica, ma anche con buona furbizia registica, con scenografie emozionanti e momenti di gore estremo, fattori capaci di renderlo un prodotto interessante e valido ancora oggi. Già dalla prima scena la regia all'altezza di Joe D’Amato inizia a formare l'atmosfera di Antropophagus, con il massacro brutale di una coppia di turisti sulla spiaggia deserta di un isola greca, senza tuttavia inquadrare mai chi o cosa sia il carnefice di cui si potrà avere solo il punto di vista in soggettiva, sentirne il respiro, mentre emerge dagli oceani, in una alternanza di riprese subacquee che ricordano da vicino "lo squalo". Il film tuttavia non si limita a una serie di scene splatter, anzi la prima parte del film prosegue introducendo i protagonisti, un gruppo di turisti giunti sull'isola del "mostro", le cui personalità sono sviluppate coi canoni classici dell'horror americano, divisi da un intreccio di rivalità, diffidenze e gelosie, sui quali costantemente aleggia la lontana, misteriosa e inquietante presenza della follia omicida che ha colpito l'isoletta greca. In un crescendo di tensione e di panico, i protagonisti arrivano a identificare la presenza e la natura del loro carnefice quando ormai è troppo tardi, non rinunciando tuttavia ad affrontarlo. Nelle scene finali l'alone di mistero si dissolve per lasciare spazio alla vera apoteosi dello splatter più disgustoso e anche fantasioso, con scene di forte impatto e ben costruite, il finale che al contempo può essere ritenuto apice e simbolo di un genere, nonostante la colonna sonora e la fotografia non riescano a rendere al meglio. Un film scioccante ma interessante, non adatto a tutti gli stomaci.
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