Salò o le 120 giornate di Sodoma |
|||||||||||||
|
Un film di Pier Paolo Pasolini.
Con Caterina Boratto, Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto Paolo Quintavalle, Elsa De Giorgi.
continua»
Drammatico,
durata 116 min.
- Italia, Francia 1975.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 2 novembre 2015.
- VM 18 -
MYMONETRO
Salò o le 120 giornate di Sodoma
valutazione media:
3,41
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||
|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
salò o le 120 giornate di sodoma
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| mercoledì 17 settembre 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Al di là delle polemiche questo si può far vedere questo no, la tragedia di questa rappresentazione di ciò che c’è di più tremendo, maligno e chi più ne ha più ne metta, nell’animo umano. E ci sta. Il filo logico di Pasolini (provo a riassumere brutalmente, non me ne vogliano gli esperti) parte dal presupposto dell’esistenza di un Male innato nell’uomo, il quale, con lo strumento del potere, libero da ogni libidine o freno sociale, è spinto naturalmente alla distruzione dell’altro. Per dare un esempio di questa pulsione, il regista sceglie i fascisti. E questo non fa una piega, se non fosse per l’ipotesi iniziale. Chi l’ha detto che questo Male dev’essere per forza la condizione naturale dell’uomo? Se fosse così quante volte si sarebbe potuta consumare una barbarie simile? Certo, è successo tante volte. Ma non sempre. E il punto è che nonostante questo pessimismo radicale, Pasolini stesso è la prova della natura “non malvagia” dell’uomo, e ce lo dimostra con la sua regia. Tutta la pietà, la compassione (e sottolineo compassione) le riversa, le infonde in ogni inquadratura dei disgraziati giovani oggetto delle sevizie dei fascisti. E questa pietà non riesce certo a nasconderla con immagini altrettanto crude! E non ci credo che il bersaglio fossero solo i fascisti, sarebbe troppo facile come soluzione. Poi si potrebbe stare ore a discutere sull’opportunità della violenza delle immagini (ma ancor più delle situazioni e delle azioni), ma se si riconosce questa contraddizione fin da subito, non si può che condannare la scelta di una messinscena così brutale. Per il semplice fatto che è sterile, priva di fondamento. Dico che è un film fortemente contradditorio, e che nessuno dica che un film non c’entra con la vita privata del regista, perché non è vero. I film che un uomo fa sono sempre, volente o nolente, lo specchio del suo animo, dei suoi pensieri, e anche dei suoi dubbi. Sconsigliato a stomaci deboli, ma direi anche a stomaci normali. Consigliato solo a chi è consapevole di cosa sta per guardare. Detto questo preferisco non dare stelle a questo film, non sono in grado di dare un giudizio attendibile.
[+] lascia un commento a readcarpet »
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
Pubblico (per gradimento)
1° | pep82 2° | giu/da(g) 3° | il cinefilo 4° | abbate dal colle toscano 5° | angelo umana 6° | noia1 7° | snoyze 8° | fabio1957 9° | rinogaetanoforever 10° | oblivion7is 11° | onufrio 12° | diciamlaverita 13° | critichetti 14° | alex41 15° | cianoz |
Link esterni
|