Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? |
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Un film di Giuliano Carnimeo.
Con George Hilton, Paola Quattrini, Edwige Fenech, Oreste Lionello, Luciano Pigozzi.
continua»
Giallo,
durata 91 min.
- Italia 1973.
MYMONETRO
Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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sabato 12 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I primi anni 70 sono stati l'apoteosi del giallo all'italiana e Carmineo (qui con lo pseudonimo Anthony Ascott) prova a dire la sua. Ci si sente subito a casa, grazie ai costumi e all'impostazione stilistica, elementi che tendono a caratterizzare il genere. Carmineo, però, non ha l'occhio dei maestri e difficilmente il film riesce a inquietare come succede con altre pellicole simili. Passati i primi disorientanti minuti, in cui i personaggi vengono lanciati dentro la storia e poi levati senza che possano lasciare un segno, ci si trova di fronte a un intreccio quadrato, costruito da un'indagine raffazzonata della polizia (altro classico, ma qui gli investigatori hanno un peso maggiore rispetto ad altri lavori) e da una serie di ribaltamenti nella ricerca del colpevole che riescono a portare colpi di scena piuttosto riusciti. Lo sviluppo al quale la trama arriva può sembrare improvvisato, ma in realtà ha un suo senso e non lascia insoddisfatto lo spettatore. Il regista può contare su una squadra di bellezze eterogenee, capitanate dalla splendida Edwige e sul classico faccione da fotoromanzi attorno al quale tutta la struttura narrativa ruota. Qualche volta i dialoghi sembrano un poco forzati, ma nel complesso la sceneggiatura funziona bene e restituisce l'atmosfera noir di cui un lavoro come questo ha bisogno. Un film che conta di più sull'aspetto narrativo rispetto a quello estetico, nonostante Carmineo provi a inserire qualche flashback pischedelico qui e la, quasi più per senso di appartenenza che per convinzione. Girato in poche location e senza guizzi particolari, questo lavoro si trasforma progressivamente in un thriller a eliminazione con le belle da una parte e i possibili colpevoli dall'altra. Ha il grosso vantaggio di catturare l'attenzione durante la visione, cosa non da poco. Pur senza mettere ansia addosso, lo sviluppo della trama è dosato e sostanzialmente credibile, se si decide di stare al gioco. Probabilmente, nel vasto lago del genere, questo è un pesciolino piuttosto piccolo. Ma comunque, se si riesce a pescarlo, ci si accorge che ha un buon sapore e che, dopotutto, ne è valsa la pena.
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