Altissima pressione |
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Un film di Enzo Trapani.
Con Dino, Gianni Morandi, Edoardo Vianello, Lucio Dalla, Lando Fiorini.
continua»
Commedia musicale,
b/n
durata 97 min.
- Italia 1965.
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tipico musicarellodi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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sabato 15 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Paese di "santi, navigatori"etc., l'Italia lo è anche di cantanti, come noto,o...aspiranti tali. Qui, ci sono Dino, Morandi(Gianni, ovviamente, pare più famoso di Giorgio anche nelle Accademie d'arte...), i più bravi Lucio Dalla(quasi irriconoscibile, all'epoca), Françoise Hardy(anche molto bella), un passabile Edoardo Vianello e qualche altro(The Rokes, quando lo yè-yè iniziava...). Senza fulgori né glorie, il musicarello e in particolare questo"Altissima tensioen"(1965) è interessante sociologicamente perché dà"lo spiirito del tempo"nel senso del costume diffuso(ricerca di una invero piccola ma cercata maggiore libertà sessuale, ma, prima del 1968, parlare di omosessualitù e aborto sarebbe stato, si può ritenere ragionevolmente, impossibile o scandaloso, cosa ancora oggi quasi"vietata"in varie parti del mondo, ma anche , penso, in parecchi paesi dell'Iatlia"nascosta"), ma anche a livello filmlogico: se il musicarello in genere e questo"Altissima pressione"è un intervallo tra varie canzoni, dove queste ultime sono il "top"(per far vendere, allora, dischi e cassette)mentre tutto il resto è un connettivo puro e semplice, dove ogni tanto, però, si perde qualcosa, come qui un dialoghetto"protofemminista"tra tre ragazze, qualche corsa sfrenata e una"perlustrazione"dell'Urbe, assieme a qualcosa d'altro, come l'inizio di una crisi di solitudine poi"risparmiata"nonché, oltre a tutto, qualche bella occasione di velocizzazione dell'immagine: Credo non sia del tutto da trascurare il fatto che il regista, soggettista e scneggiatore del film sia Enzo Trapani, personaggio di tutto rispetto, allora, soprattutto nel mondo della TV ma più in genere anche dello spettacolo: ma, a prestare un po'd'attenzione, si nota tra le ragazze-attrici, uan figura di notev ole impoertanza nella storia del teatro italiano degli anni successivi: Micaela Esdra; dunque, se qui, a differenza che in altri musicarelli mancano le stars come Nino Taranto o Peppino DeFilippo, c'è una persona che avrebbe determinato il futuro delle scene più che del cinema o della TV come, appunto, l'attrice citata. Certo in italia, allora come oggi, lo stacco tra i diversi ambiti dello spettacolo è decisamengte più forte che altrove(penso ovviamente agli States, ma anche al resto d'Europa, Gran Bretagna e Francia in primis)dove invece non ci si muove in compartimenti stagni, in rette parallele che non si incontrano mai, ma in ambiti prossimali, che si fondono e integrano continuamente, in un fecondo interscambio che dovrebbe essere una"condizione naturale"e che invece non lo mai o quasi, in una realtà potenzilamente straordinaria ma spesso"bloccata"come è quella italiana, opppressa di lacciuoli burocratici, parentali(con tracce purtroppo importanti di nepotismo), economici e altri di ogni tipo-un freno oggettivo a quanto nel mondo dello spettacolo dovrebbe invece sviluppparsi"spontaneamente". El Gato
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