Commedia,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 101 min.
- Italia 1956.
MYMONETROPoveri ma belli
valutazione media:
3,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Parlando di"Poveri ma belli"(Dino Risi, autore anche del soggetto e della sceneggitura con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, 1957)bisogna rilevare in primis che si tratta di una testimonianza di un"altro tempo", dunque valida di per se, ma poi; A)e'feclicissima la contaminazione tra commedia leggera e piccoli drammi dei giovani e delle adolescenti dell'epoca, oltre a quelle degli altriUgenitori e parenti). E'ancora lontano il Risi nel quale la commedia sfocia in tragedia("Il sorpasso", in reala'cronologicamnete non troppo posteriore); B) Nessun impegno politico.sociale, nonostante la constatazione, ovvia, che si tratta di personaggi poveri(uno e¿commesso in un negozio di dischi, l'altro bagnino), una scelta a suo modo felice in quanto"programmatica"; C) balli e rapporti un po'meno bloccati tra ragazzi e ragazze(nonsotante la forma di cortesia usata al momento di conoscersi), con la constatazione amare di vecchi parrucconi da"O tempora, o mores"per cui"queste cose una volta non c'erano") ; D) Alternanza intelligenti di primi piani e sequsenze ben diverse, con un intelligente sguardo su Roma, senza mai cadere nel finto documentario; E)ANticipasione intelligente delle storie successsive della triologia, che arriva, "sintomaticamente"e forse significativamente a fine anni 1950; F) Uso del"dialetto"romanesoc, sempre piacevolssiimo, interpretato da anche da attori tipicamente romani(Maurizo Arena coprotagonista, un pop'lo stesso Renato Salvatori, toscano ma "romanizzato", Memmo e Mario Carotenuto, Ettore Manni, varie interpretti femminmili: G)Risoluzone in forma di commedia del naeorealismo, anche.
[+]
Parlando di"Poveri ma belli"(Dino Risi, autore anche del soggetto e della sceneggitura con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, 1957)bisogna rilevare in primis che si tratta di una testimonianza di un"altro tempo", dunque valida di per se, ma poi; A)e'feclicissima la contaminazione tra commedia leggera e piccoli drammi dei giovani e delle adolescenti dell'epoca, oltre a quelle degli altriUgenitori e parenti). E'ancora lontano il Risi nel quale la commedia sfocia in tragedia("Il sorpasso", in reala'cronologicamnete non troppo posteriore); B) Nessun impegno politico.sociale, nonostante la constatazione, ovvia, che si tratta di personaggi poveri(uno e¿commesso in un negozio di dischi, l'altro bagnino), una scelta a suo modo felice in quanto"programmatica"; C) balli e rapporti un po'meno bloccati tra ragazzi e ragazze(nonsotante la forma di cortesia usata al momento di conoscersi), con la constatazione amare di vecchi parrucconi da"O tempora, o mores"per cui"queste cose una volta non c'erano") ; D) Alternanza intelligenti di primi piani e sequsenze ben diverse, con un intelligente sguardo su Roma, senza mai cadere nel finto documentario; E)ANticipasione intelligente delle storie successsive della triologia, che arriva, "sintomaticamente"e forse significativamente a fine anni 1950; F) Uso del"dialetto"romanesoc, sempre piacevolssiimo, interpretato da anche da attori tipicamente romani(Maurizo Arena coprotagonista, un pop'lo stesso Renato Salvatori, toscano ma "romanizzato", Memmo e Mario Carotenuto, Ettore Manni, varie interpretti femminmili: G)Risoluzone in forma di commedia del naeorealismo, anche. , dove naturalemtne il gneere diverra'una moda con tanti quasi-sequels. Eugen
[-]
[+] lascia un commento a eugen »[ - ] lascia un commento a eugen »
"Volgarmente pornografico" e "turbatore delle coscienze", con questi giudizi, a detta dei giornali il Papa Pio XII in persona sarebbe intervenuto per chiedere la censura del manifesto del film "Poveri ma belli", una commedia diretta da Dino Risi interpretata da Marisa Allasio, Lorella De Luca, Alessandra Panaro, Maurizio Arena e Renato Salvatori. Mentre i bollettini parrocchiali invitano i fedeli a disertare le sale cinematografiche dove viene proiettato anche la critica storce il naso di fronte a questa storia leggera e divertente che lo stesso regista definisce come un «neorealismo adattato alle nuove esigenze della nostra società». Nonostante tutto ha ragione lui.
[+]
"Volgarmente pornografico" e "turbatore delle coscienze", con questi giudizi, a detta dei giornali il Papa Pio XII in persona sarebbe intervenuto per chiedere la censura del manifesto del film "Poveri ma belli", una commedia diretta da Dino Risi interpretata da Marisa Allasio, Lorella De Luca, Alessandra Panaro, Maurizio Arena e Renato Salvatori. Mentre i bollettini parrocchiali invitano i fedeli a disertare le sale cinematografiche dove viene proiettato anche la critica storce il naso di fronte a questa storia leggera e divertente che lo stesso regista definisce come un «neorealismo adattato alle nuove esigenze della nostra società». Nonostante tutto ha ragione lui. Il pubblico affolla le sale e regala al film un successo di proporzioni inaspettate che convinceranno i produttori a finanziare il seguito nei film "Belle ma povere" del 1957 e "Poveri milionari" del 1959. [-]
[+] lascia un commento a gianni lucini »[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
E' un film piacevolissimo! sono perfettamente daccordo con il commento di Cuccione. Credo anch'io che pur non trattandosi di un film impegnativo, sia comunque caratterizzato da una genuinità e semplicità, (per quanto riguarda i protagonisti e le loro storie), che oggi non sono piu' possibili purtroppo. Odio l'essere limitati che contraddistingue la massa odierna, odio i fantocci "fabbricati" da Maria de Filippi e da i suoi insulsi programmi. Vorrei vivere almeno per un 'ora al tempo di Renato Salvatori e Marisa Allasio. Forse sono troppo nostalgica, ma la penso cosi!
[+] no alla voigarita' al cinema e in televisione (di lusc?/>
[ - ] no alla voigarita' al cinema e in televisione
[+] lascia un commento a jessica »[ - ] lascia un commento a jessica »
Sì. Ingenuo, ma non sprovveduto. Soprattutto dopo aver paragonato la piccola arcadia romanesca che da questo film scaturisce con l'altrettanto piccolissimo-borghese ambientazione delle creazioni di Moccia. Ma se nel mondo rappresentato da Dino Risi c'era la simpatia dell'ingenuità, in quello di Moccia c'è solo tanta spocchia, arroganza e una buona dose di esagerata autostima da creatura di Maria De Filippi. Così alla fioca luce del presente dovrebbero cambiare i giudizi sui film di ieri.
[+] lascia un commento a cuccione »[ - ] lascia un commento a cuccione »