Uno dei migliori classici del genere western, in quanto valorizza al meglio tutti gli elementi tipici di questo filone cinematografico.
Apprezzabile l'ambientazione e l'atmosfera rude, tipica del genere, che viene resa in modo impeccabile da Howard Hawks, bravissimo nel descrivere il selvaggio West come un mondo con poche regole, dove prevale il più forte.
La regia di Hawks è di buon livello, pregevole soprattutto nelle parti in cui i cowboys sono alle prese con l'enorme mandria che devono guidare; qui sono molte le sequenze spettacolari che si fanno ricordare, ed in particolar modo sono impressionanti quelle che riprendono lo sterminato numero di bovini. Viceversa non mi è piaciuto particolarmente lo stacco con cui all'inizio si compie un salto cronologico in avanti di quasi 15 anni, che Hawks fa avvenire in modo troppo semplice, senza sottolinearlo adeguatamente, magari facendo ricorso a mezzi scenici o scelte registiche che rimarcassero questo delicato passaggio.
Ben costruita ed intrigante la sceneggiatura, costellata di vari passaggi carichi di significato. La storia che ne viene delineata è assolutamente avvincente, con dei personaggi molto interessanti, a cui lo spettatore si appassiona seguendone le sorti.
Molto bravo, come al solito, John Wayne: all'epoca del film il grande attore, icona del genere, era ancora giovane, come si vede nelle sequenze iniziali, ma per la gran parte del film recita con un trucco, costituito dai capelli imbiancati, che lo invecchia. Da applausi Walter Brennan che interpreta il riuscitissimo personaggio del vecchio un po' lamentoso a cui nessuno presta il dovuto ascolto; lo stesso personaggio sarà ripreso da Brennan in “Un dollaro d'onore” sempre per la regia di Howard Hawks, e sempre in accoppiata con John Wayne, con cui da' vita a dei duetti molto spassosi.
L'altro protagonista, insieme a Wayne, è il giovanissimo e straordinariamente talentuoso Montgomery Clift, che personalmente non ricordo in altri western, nonostante l'ottima prova fornita in questa pellicola. Infine c'è Joanne Dru, in scena solo nella parte finale del film, ma in un ruolo che riveste un'importanza decisiva nello sviluppo della storia.
Ottimo il modo con cui viene descritto il rapporto tra i due protagonisti, l'orgoglioso e testardo Wayne ed il giusto Clift.
Notevole la costruzione dell'ottimo finale, pieno di tensione.
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