Ugly Betty

Goffa, occhiali rossi e apparecchio ai denti, Betty Suarez vive ancora a casa con il padre Ignacio, sua sorella Hilda e Justin, il piccolo nipotino. La madre è morta e lei, mollata anche dal ragazzo, decide di intraprendere la carriera da scrittrice proponendosi per la catena di riviste "Meade publications". Dopo essere diventata l'assistente di Daniel Meade, direttore di "Mode" e figlio di Bradford, il proprietario della catena, è costretta a far fronte alle prese in giro delle sue colleghe a causa del suo aspetto fisico e al rifiuto dello stesso Daniel di averla vicino a sé come segretaria. Ma le sue brillanti idee e i misteriosi intrecci che si susseguiranno puntata dopo puntata, apriranno a Betty le porte per il paradiso della carta stampata.
Le sfortunate avventure di Ugly Betty - alla prima edizione in Italia con 23 puntate - hanno origine nientemeno che in Colombia. La serie americana, infatti, prende spunto da "Yo soy Betty, la fea", andato in onda anche in Italia con il nome di "Betty la... cozza" (da Luglio 2004 a Febbraio 2005 su Happy Channel) e poi replicata in numerose reti locali. La telenovela, strepitoso successo in tutto il mondo, fu proposta per alcuni remake addirittura in alcuni paesi dell'Asia sud orientale. Interpretato dall'irriconoscibile America Ferrera (costretta ogni volta a estenuanti sedute di trucco per prendere le sembianze della sua eroina) e vincitore di due Golden Globes come Miglior Telefilm comico e come Migliore attrice, "Ugly Betty" sfrutta la vecchia passione hollywoodiana per i "nerd", quegli intellettualoidi un po' sfigati in cerca di un loro posto nel mondo del bello a ogni costo, che tanto piace al pubblico d'ogni latitudine. Accolto lo scorso anno con notevole entusiasmo negli States, la timida Ugly è finalmente pronta per il mercato italiano, dove un pubblico di accaniti fan la sta già aspettando di fronte al televisore.