Titolo originale | Chang hup the gi tril nung - Travellers and Magicians |
Anno | 2003 |
Genere | Avventura, |
Produzione | Buthan, Australia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Khyentse Norbu |
Attori | Tshewang Dendup, Lhakpa Dorji, Sonam Lhamo, Deki Yangzom, Sonam Kinga . |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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In Bhutan vive Dondup, un giovane e attraente funzionario del governo al quale è stato assegnato un incarico in una zona semideserta. Ma Dondup ha alt... In Italia al Box Office Maghi e viaggiatori ha incassato 145 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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In Bhutan vive Dondup, un giovane e attraente funzionario del governo al quale è stato assegnato un incarico in una zona semideserta. Ma Dondup ha altri progetti: vuole andare in America dove crede che potrà trovare tutto ciò che sta cercando. Si mette in cammino, ma perde la corriera per la città e così si ritrova sulla strada insieme ad altri viaggiatori: un monaco buddista e una venditrice di mele.
Devono passare la notte in attesa di un passaggio e il monaco inizia a raccontare una storia: la storia di Tashi, un ragazzo che studiava stregoneria e sognava belle donne. Un giorno il fratello minore gli fa bere una pozione magica che lo trasporta verso le montagne lontane...
La storia del monaco continua per tutto il viaggio e intanto Dondup incontra la giovane Sonam...
Norbu sceglie un ritmo più serrato, rispetto al suo film precedente "La coppa", e una fotografia molto ricercata per raccontare questa bella storia sulle due facce dell'Amore: quello che distrugge e abbruttisce e quello che arricchisce. Ma non solo: questa parabola "on the road" parla anche delle emozioni di un'attesa, di compassione e di saggezza, senza retorica, ma col sorriso dolce di chi conosce e perdona le umani passioni.
un film che ho visto quando uscì al cinema anni fa e mi è rimasto impresso nella mente la magia del racconto, del tempo lento.. e un film nel film, con colori, luci, toni e ritmi diversi rispetto al filone principale. è interessante, poi, per noi spettatori occidentali, scoprire cosa offre la cinematografia di un piccolo paese (a noi) remoto come il buthan.
Un film dal Bhutan, il piccolo Regno indiano arrampicato sulle falde dell’Himalaya orientale. Non è il primo, però, che arriva nelle nostre sale perché il suo regista, Khyentse Norbu, un monaco buddista ritenuto la terza incarnazione di un celebre lama tibetano, si è già fatto conoscere qui da noi nel ’99 con La Coppa, su un novizio quattordicenne che riuscì a convincere i suoi superiori ad introdurre [...] Vai alla recensione »
Il regista Khyentse Norbu, lama buddista, nato in una remota regione del Bhutan orientale nell’Anno del Bue del Metallo, cioè nel 1961, è il fortunato autore di La coppa, simpatico film girato con pochi mezzi e distribuito un po’ dappertutto. Adesso, di mezzi, ne ha di più, il film è girato con cura, è pensato per il mercato internazionale e strizza l’occhio allo spettatore occidentale: II punto è [...] Vai alla recensione »
Khyentse Norbu è un bhutanese che non è un insulto, ma un modo diverso per vedere il mondo. In un Paese che - nella migliore delle ipotesi viene scambiato col Tibet, non si ha la dimensione continentale di un indiano odi un cinese, ma solo il senso d’inferiorità del piccolo fra i grandi. Regista di La coppa, sulle ambizioni calcistiche di un convento buddista, Norbu torna ora sul rapporto Oriente/Occidente [...] Vai alla recensione »