Anno | 2023 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Maurizio Sciarra |
Distribuzione | La Sarraz Pictures |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 marzo 2024
Il racconto che mette sotto i riflettori Maciste e il fortunato 'incontro' con Giovanni Pastrone.
CONSIGLIATO N.D.
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Maciste, ai giorni nostri, al termine di una proiezione del film Cabiria di Pastrone organizzata dal critico e storico del cinema Steve Della Casa, si reifica uscendo dallo schermo. Dopo l’iniziale smarrimento e confusione, i due iniziano un viaggio attraverso luoghi e ricordi del passato di Maciste, ricostruendo, con l’aiuto di autorevoli esperti, un percorso che porterà Maciste a scoprire la sua altra identità, quella del camallo genovese Bartolomeo Pagano il quale vide la sua vita trasformata in seguito al casuale e fortuito incontro col regista Giovanni Pastrone.
Come in La rosa purpurea del Cairo, Maciste (l'ex olimpionico Giuseppe Abbagnale, ben scelto) esce dallo schermo, dal quale era stato rapito nel 1914, quando Giovanni Pastrone aveva scelto il camallo genovese Bartolomeo Pagano per interpretare il "gigante gentile" nel suo kolossal antico-romano Cabiria, regalandogli un successo durato una trentina di film in una decina d'anni.
I documentari, specie quelli orientati a riscoprire pagine importanti della Storia del Cinema - e più in particolare del cinema italiano -, sono tra le opere che si stanno rivelando più appaganti per il cinefilo, all'interno di questa Festa del Cinema di Roma 2023. Ci è capitato così di imboccare un filotto a dir poco meraviglioso, in uno dei pomeriggi festivalieri trascorsi alla Casa del Cinema: prima [...] Vai alla recensione »