Ennio Flaiano
Ai primi del 1943 gli italiani catturarono nel Mediterraneo una nave con una dozzina di film americani, quasi tutti – se ben ricordo – della Metro Goldwin Mayer. Benché il bollettino non desse notizie di questo colpo, per alcuni fu l’azione bellica più divertente e fruttuosa. Difatti verso il marzo dello stesso anno, la direzione della rivista Cinema diramava inviti per assistere alla visione di quei film che uno alla settimana sarebbero “passati” nella sala di un grande magazzino romano; e per qualche mese, il pomeriggio di ogni domenica, l’intelligenza del Cinema si riunì in quella sala, chiamata ufficialmente a giudicare dei progressi tecnici e artistici del cinema americano, ma in realtà attratta dal miraggio di un po’ di fronda in famiglia. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (1860 caratteri spazi inclusi) su 30 marzo 1948