Lietta Tornabuoni
La Stampa
C’è un gesto di denuncia straordinario (braccio teso, indice puntato, bocca arrotondata da un fortissimo grido rabbioso) che magari potrà restare come emblema del nostro tempo di accuse o di delazioni, e ci sono grandi momenti spettacolari: esplosioni fiammeggianti, occhi senza sguardo, elicotteri, fughe, zombies, un’aula d’asilo infantile in cui tutti i bambini fanno lo stesso identico disegno, un secondo corpo incompleto che precipita sul corpo autentico, disteso nella vasca da bagno, della ragazza che racconta la storia. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2700 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 27 Agosto 1993