Guido Aristarco
Sulla costruzione intima dei personaggi, inseriti in una atmosfera di sapore kafkiano, poggia Lo sceicco bianco. Il film non solo riconferma le possibilità registiche di Federico Fellini dopo le Luci del varietà diretto in collaborazione con Lattuada, ma offre anche l'esempio di un'opera che, per essere valutata nei suoi effettivi valori, richiede un'attenta lettura e magari una rilettura. A uno sguardo superficiale, infatti, sfugge la singolarità del lavoro, proprio perché Fellini sembra muovere persone comuni in ambienti comuni mediante un'azione che diremmo quasi banale. [...]
di Guido Aristarco, articolo completo (3019 caratteri spazi inclusi) su 15 dicembre 1952