Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Brian è un bambino come tanti, sveglio, sportivo, allegro, ottimo giocatore di baseball. E omosessuale, ma questo forse ancora non lo sa. Lo scopre quando un giorno gli presentano il nuovo allenatore della squadra, un marcantonio biondo e sorridente che al solo apparire fa esplodere nella testa del piccolo Brian una girandola di icone gay, divi del cinema, idoli pop, una cascata di immagini e sensazioni che lo lascia estatico e tramortito.
La sua madre giovane e sola naturalmente non sospetta nulla, e come potrebbe?, così lo affida tranquilla a quel ragazzone gentile. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (3104 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 3 giugno 2005