Lietta Tornabuoni
La Stampa
Come si può non ammirare Theo Anghelopoulos? Ha quasi settant’anni, adesso. È stato di recente molto malato di cuore. Il carattere spinoso, suscettibile e risentito, non è migliorato con il tempo. Il gusto contemporaneo, futile e pedante insieme, non è fatto per il suo cinema alto, profondo, meraviglioso. Eppure il grande regista greco eroicamente resiste, non si arrende, elabora progetti sempre più arditi e vasti, realizza opere sempre più ambiziose e universali.
La sorgente dei fiume è il primo film di una trilogia che, ha detto l’autore a Umberto Rossi, vuol narrare «gli eventi più importanti che hanno segnato l’Europa dai 1921 al Secondo dopoguerra, visti attraverso la vita di due coniugi costretti alla separazione». [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2358 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 18 Marzo 2004