La vita di Adele |
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Un film di Abdellatif Kechiche.
Con Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche, Mona Walravens, Jérémie Laheurte.
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Titolo originale La Vie d'Adèle.
Drammatico,
durata 179 min.
- Francia 2013.
- Lucky Red
uscita giovedì 24 ottobre 2013.
- VM 14 -
MYMONETRO
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QUANDO UNA COZZA NON DIVENTA OSTRICA
di MAURIDALFeedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL |
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giovedì 14 novembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel gergo giovanile in Italia ,tra ragazze essere una cozza vuol dire tante cose negative, anche fare la cozza è sinonimo di ragazza poco interessante, attaccata a qualcuno per propri limiti vuoi fisici , vuoi intellettivi o altro ancora, le ragazze tra loro, specie nell'età adolescenziale sono spietate nei giudizi sulle compagne , amiche e quant'altro. Nel film la vita di Adèle , molto francese di forma e contenuto, le adolescenti studentesse francesi sono ben rappresentate avendo delle caratteristiche comuni a molte delle studentesse coetanee, per modi e atteggiamenti. Il tratto positivo del film, finisce qui, Tutto il resto , è un solipsistico voyeurismo del regista che si compiace di rappresentare accuratamente tutti i vari esercizi sessuali delle due protagoniste, Adèle ed Emma ragazze giovani là dove Emma è ,goffamente rappresentata come una lesbica dai tratti mascolini ma dai capelli tinti di blu , perchè fa più lesbo, mentre invece Adèle della cui vita si tratterebbe , è una semplicissima ragazzina di quindici anni, studentessa liceale francese che ci viene presentata come una figlia di famiglia carina e dai grandi occhi dallo sguardo innocente, che è alla ricerca di un amore qualsiasi, meglio se gay perché li frequenta a scuola e tra coetanei facilmente sbocciano gli amori. Adèle non sembra particolarmente acuta ci viene fatta vedere in classe alle lezioni e i suoi compagni sono decisamente più bravi. Se fosse stata italiana , Adèle potrbbe essere appunto definita una cozza, non meritando certamente un film sulla sua vita. Ma in Francia Adèle diventa per mano del regista Kechich una ragazza alla ricerca della sessualità , fatto abbastanza banale a quell'età , spesso a scuola si sbaciucchiano maschi e femmine e poi anche tra maschi e tra femmine si prova a trasgredire spesso per una posa esibizionista . Ma nel film tutto questo si carica di significato perché ,attenzione , Adèle vede improvvisamente per strada due raga zze che si abbracciano camminando, e una di queste ha i capelli corti blu: Colpo di fulmine si tratta di Emma. sguardo furtivo e basta. Potrebbe finire lì ma il furbo regista porta la Sprovveduta innocente Adèle ad uscire una sera con un compagno di scuola per andare guarda un po' in un locale gay. Indoviniamo subito chi incontra , appena mette piede nel locale, la brava Emma dai capelli blu, che acchiappa subito Adèle , iniziando così una storia per oltre due ore di film, totalmente priva di contenuti, tranne che le si veda costantemente a letto ad esercitarsi in ogni possibile azione sessuale tra donne. Ora il punto di vista ,delle scene,a mio parere è decisamente maschile, il regista ha scelto da buon voyeur qual'è una visione e un godimento dei corpi delle attrici chiaro e decisamente scoperto, trasformando in un pubblico di guardoni tutti gli spettatori che assistono al film. Potrebbe anche essere una scelta, ma per onestà non doveva ammantare di citazioni di filosofia francese a cavolo, oppure inframmezzare scene di cortei studenteschi per la rivendicazione di una scuola francese da migliorare. Ma l'operazione più becera è il personaggio di Emma lesbica per convenienza ,poiché a quanto pare fa la pittrice ( povera arte francese) , e sembrerebbe senza ispirazione tranne che usare come modella la Adèle compagna di letto e di vita sessuale. Ma non di più' infatti scopriamo che le due sono veramente opposte l'una è di estrazione modesta, con una piccola famigliola alle spalle, Emma l'artista lesbica, è invece più emancipata con una famiglia borghese dove a cena si mangiano ostriche. Adèle cozza che si scontra con Emma l'ostrica, ed un rapporto sessuale pure lesbienne non le potrà mai unire. Infatti dopo un violento litigio per gelosia Emma caccerà Adèle da casa e dalla sua vita. Ma ben vedere e in questo il film è più puntuale, Emma si libera di Adèle perché in realtà ha una consolidata relazione con una donna adulta e con una figlia. Allora il film svela finalmente dopo tanto sfiancante tempo la realtà e il significato che il regista ha voluto dare al film, le relazioni sessuali umane , siano esse etero che omo-lesbo , si basano su rapporti di potere ,chi è più forte e più strutturato intellettualmente culturalmente ed economicamente guida la vita della coppia o della famiglia di qualunque natura essa sia. Le scene finali di una improbabile riconciliazione tra le due , confermano tutto questo potere di Emma che lascerà andare Adèle al suo perdente destino, trattenendo per sé il successo di una carriera di pittrice e di una nuova famigliola lesbica. Dunque niente di nuovo, per i maschi , la famiglia, il denaro, il successo a danno dei più deboli, sono la storia del mondo.MAURIDAL
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