La casa

Diciamo subito che il film originale di Sam Reimi "la casa" non era certo un capolavoro, dopo un'idea iniziale non cattiva, scivolava nella ripetività e nella noia ma almeno era auto-ironico e simpatico. Questo remake (e di semplice remake si tratta) rinuncia all'ironia per concentrarsi, almeno nelle intenzioni, in quelle che dovrebbero essere le scene di paura. Io da amante del genere preferisco proprio i film di paura duri e puri pur essendoci naturalmente commistioni perfettamente riuscite (Nightmare per esempio). Però questo, più che un film horror è solo un "orrore di film" nient'altro. E non venitemi a dire che il sangue a fiumi, le lingue tagliate, le docce ustionanti ecc, fanno un film horror! Tra una settimana potrebbe uscire un altro film con il doppio di tali scene ed essere una boiata come questo. E' facilissimo studiare a tavolino 300 scene splatter e frullarle in un film. In questo film (di cui si salva solo la prima scena, quella del rogo) ciò che manca è proprio "la sensazione di paura", il "thrilling", lo spavento, l'ansia che ti fa saltare ad ogni minimo rumore. C'è solo un'accozzaglia di scene urlate e truculente che appena si capisce il meccanismo lasciano totalmente freddo ed indifferente lo spettatore. Tanto più che si tratta di un rifacimento di un altro film e quindi si sa già tutto. Ma anche riguardo alla violenza delle scene, non è che si tocca il vertice, anzi! I film anni 70' da "Non aprire quella porta" a "le colline hanno gli occhi" ecc. erano molto più duri di questo. Per non parlare dei capolavori di Pupi Avati per esempio, come Zeder, in cui non c'era una sola goccia di sangue ma la paura che suscitava fa di questo film al confronto una proiezione parrocchiale. "La casa dalle finestre che ridono" poi lo rende, sempre al confronto addirittura imbarazzante. Non è il sangue che rende horror un film ma le idee ed in questo film di "idee da paura" non ce né nemmeno una. E' un po' come i cosiddetti horror giapponesi, tutta forma e pubblicità e nessuna sostanza, visto uno, li hai visti tutti e visti 10 minuti di uno, già rimpiangi il prezzo del biglietto! In effetti è proprio vero che dopo Shining e soprattutto dopo il capolavoro assoluto L'Esorcista, il genere horror ha chiuso i battenti. Ogni tanto si trova qualche perla nascosta come "il seme della follia" di Carpenter, "Fragile" o il superlativo "REC" o anche il recente "quella casa nel bosco" ma tutto il resto "è noia"... E in questo film la noia regna suprema.