Sembra una fiaba, una di quelle che i bambini ascoltano prima di addormentarsi, di quelle che spalancano i cancelli dell'immenso regno dei sogni...
C'era una volta un pescatore solitario, viveva in condizioni umili e misere, la sua vita era semplice, non aveva nessuno di cui prendersi cura. Un giorno il pescatore si accorse di aver pescato qualcosa di diverso e trovò una bellissima sirena intrappolata nella sua rete. La liberò e per ringraziarlo, lei rimase con lui. Lei cantava: si sa che il canto delle sirene è una melodia straordinaria...
Sembra solo una fiaba, incantevole e pregna di magia. Eppure quella fiaba è divenuta realtà.
Sotto il cielo cupo della nordica Irlanda, Syracuse, un pescatore, trova una ragazza svenuta nella sua rete. Costei è una ragazza dalla fiorente bellezza, ma schiva e timorosa. La sua vita, il suo passato e il suo nome sono un mistero. Lei ha paura, non vuole vedere nessuno: come se stesse scappando da qualcosa. Syracuse conduce la ragazza in una vecchia bettola fuori dalla cittadina, dove aveva vissuto sua madre, una vagabonda solitaria su cui gli abitanti avevano spettagolato tanto.
La vita del pescatore non è poi così semplice: fino a qualche anno prima era un alcolista, finché non aveva trovato la figlia Annie - malata per via di un collasso renale - svenuta sul pavimento della cucina. L'aveva portata in ospedale, mentre sua moglie, ubriaca fradicia, non se ne era nemmeno resa conto. La bambina si era ripresa, ma questa terribile esperienza aveva fatto rinsavire Syracuse, deciso a chiudere con l'alcol. Una decisione piuttosto saggia, malgrado sua moglie lo abbia cacciato di casa, preferendo la compagnia di un altro uomo che non le poneva certi limiti. La sua vita è stata una sorta di burla e lui è stato il giullare che per anni ha fatto ridere i suoi concittadini. E per questo tutti lo chiamano: "Circus".
Tuttavia l'arrivo di questa misteriosa donna finisce per determinare una svolta significativa nella vita di Syracuse e di altre persone. La ragazza canta con una voce soave e attira nella rete del suo benefattore pesci e crostacei di ogni genere. Lei si fa chiamare "Ondine" cioé "Venuta dal mare", perché è proprio dal mare che sembra provenire. Annie si convince che Ondine sia una selchi, una misteriosa creatura marina, che, sbarcata sulla terra, possa rimanervi sette anni dopo aver seppellito il proprio manto, una creatura che può trovare la felicità con un uomo umano... a meno che il marito selchi non venga a reclamarla.
La voce si sparge nel piccolo borgo di pescatori, ci si chiede chi sia, ma Ondine, con un mezzo sorriso, continua ad ascoltare le storie senza negare o affermare. Per quel che si sa, potrebbe davvero essere una ceratura mitologica.
Eppure il suo passato presenta delle ombre che ella vuole tenere nascoste. Nel villaggio è arrivato un uomo, straniero, cerca notizie su una ragazza. Chi è realmente costui? E' il marito selchi venuto a reclamare la sua sposa? E chi è Ondine? La verità è molto più oscura di quello che può sembrare.
Sembrava una fiaba, eppure eccola qui. Quella di Ondine e Syracuse è una storia a metà fra la realtà e l'immaginario, oscilla tra l'incanto della fiaba e una crudezza di una realtà a cui bisogna rendere conto. Una trama eccezionale, benché il film non abbia riscosso una grande successo in Italia, interpretata da attori eccezionali e idonei ai protagonisti. Un risvolto finale sorprendente e incantevole.
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