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Valutazione più equa sarebbe tre stelle e mezzo, ma diamone tre, perché non reggerebbe il confronto con altri film con quattro stelle. Questo film ha un grandissimo merito, cioè quello di far conoscere la breve vita di una giovane, che, in un breve lasso di tempo, è stata una protagonista, in Spagna, di importanti contributi politici riguardanti l'emancipazione della donna. La sua militanza avvenne nel partito socialista, per far sì che si rendesse conto che lottare per le categorie più disagiate avrebbe dovuto coinvolgere anche la questione femminile. Questa giovane, però, ha una madre che la domina e che la considera un suo progetto, per raggiungere una perfezione nel campo della conoscenza sessuale. È una madre senza un minimo di umanità e con punte altissime di fanatismo e cattiveria, per cui la figlia è obbligata a una sorta di isolamento che non prevede che si possa innamorare. La tragedia arriverà proprio quando la giovane pretendera' maggior autonomia, perché si è innamorata. È indiscutibile che sia la regista Paula Ortiz, sia il cast non abbiano grande esperienza. Si notano talune ingenuità narrative, con alcune scelte stilistiche un po' forzate. Anche il cast non è ineccepibile, ma, nel complesso, più che dignitoso, non mancando l'intensità di cui abbisogna una storia del genere. Valida risulta l'ambientazione con colori soffusi e delicati che ricordano talune ambientazioni delle serie tv, targate HBO. Tutto sommato una lieta sorpresa per un film del 2024, che si pensa che non abbia i mezzi per raggiungere il grande pubblico. Chissà quali contributi avrebbe potuto apportare all'umanità questa giovane vissuta nei primi decenni del '900 e morta troppo presto? Purtroppo questa domanda non avrà risposta.
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