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Devo dire la verità, a me il "personaggio" Calà ha sempre regalato buoni momenti di humor (a volte anche grasse risate) e mi è piaciuto immensamente quando si è buttato sul drammatico con il famoso "Diario di un vizio".
Anzi, non ho caputo perchè mail il siculo non abbia sfruttato il momento felice e non si sia avventurato anche in quei paraggi più spesso.
Lo squallore del suo Benito è veramente da premio (anche Oscar) e pur io non apprezzando il Ferreri come regista ho trovato l'opera molto "realistica" (visto l'andazzo quotidiano) e ho messo sul mio scaffale virtuale questo "Diario" accanto a "L'Amico di famiglia": assieme i due sono un perfetto spaccato della società odierna (che non sempre sono tutte rose e fiori...).
Detto questo come posso giudicare "Chi ha rapito Jerry Calà"?
Reduce dagli epici disastri di "Chicken Park", ma in parte rincuorata da "Torno a vivere da solo" ho deciso di prendere di petto la cosa e vedermelo tutto d'un fiato.
Insomma... il film ci sarebbe. La trama, leggerina, anche. Certo si vede che il tutto è confezionato "in famiglia" e come capita.
Non siamo di fronte un film da grande schermo (infatti non ce lo mandano) e nemmeno da un colossal hollywoodiano, ma la combriccola sgangherata fa la sua porca figura, complice anche un certo disincanto del regista che, forse, manco lui si prende sul serio.
A me il film è piaciuto "malgrado tutto".
Sicuramente se la sceneggiatura fosse stata rimaneggiata da qualcuno di più capace e se i ruoli fossero stati affibbiati a qualcuno di più valido (professionalmente, intendo) magari avremmo potuto godere di un prodotto abbastanza migliore.
Il film poi soffre di una certa apatia nel fare il cameo dalla Venier e dal Boldi stesso, tirato rocambolescamente in ballo anche nei titoli di coda (Chi lo rapirà? Vedremo...).
E a proposito di "cameo" qua ci sarebbe stata bene una lista molto più lunga di "conoscenti" del mondo del cinema, a cominciare dalla enorme mancanza della Suma (Marina) per finire a tutti gli stessi Gatti (solo il presenzialista Smaila non basta...).
Perchè in fondo tutto il film è basato si sull'autocelebrazione del regista/attore principale, ma anche sulla filosofia del "quando hai bisogno tutti ti voltano le spalle".
Pure l'unico che, alla fine, si era mostrato disponibile ad aiutarti.
Film carino, ma non troppo. Giusto per passare qualche minuto spensierato, ma senza troppe pretese.
La parte migliore del film? La sigla finale di Clementino. Una vera hit da classifica... un brano che potrebbe diventare anche un simpatico tormentone (io da giorni lo canticchio qua e la...).
Insomma.... io la mia la ho detta.
Adesso sta a voi (se vi pare),
Io torno sotto coperta...ma un dubbio ancora mi tormenterà nei prossimi giorni...
CHI HA RAPITO MASSIMO BOLDI? O_O
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