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Pellicola di pregevolissimo valore storico ed ottimo livello artistico, che porta sul grande schermo una struggente storia d’amore ufficialmente clandestina, ma nella realtà ben nota, che ebbe come protagonisti il celebre ammiraglio Horatio Nelson e la sua amante, Emma Hamilton, personaggio davvero interessante che incontrò ben poca riconoscenza da parte dei propri contemporanei, tanto che finì in disgrazia, ed a cui questa pellicola rende tributo contribuendo ad una meritata seppur tardiva riabilitazione.
I due straordinari personaggi storici sono interpretati da una delle coppie più talentuose e celebri di Hollywood oltre che della storia del teatro e del cinema inglese, Laurence Olivier e Vivien Leigh che nella realtà furono effettivamente sposati e recitarono insieme in tre pellicole di cui questa è l’ultimo e la più famosa. Le due star anche in questa circostanza dettero piena prova delle loro eccezionali doti recitative, con performance di grande intensità espressiva che costituiscono certamente uno dei punti di forza del film. Straordinari i duetti tra i due grandi attori, roba da storia del cinema.
L’ottima regia è dell’ungherese, naturalizzato britannico, Alexander Korda che produsse anche la pellicola e che con una direzione impeccabile si confermò uno dei migliori autori del suo tempo per pellicole storico-biografiche come questa (si ricordano tra le altre dello stesso Korda “Le sei mogli di Enrico VIII”).
Grandiosi i mezzi impiegati, che Korda mette in scena con padronanza, come nelle bellissime sequenze finali della battaglia navale di Trafalgar.
Del resto del cast si menzionano il sempre bravo caratterista Alan Mowbray, Gladys Cooper nella parte della moglie di Nelson, Sara Allgood nei panni dell’incontenibile madre della protagonista ed infine il macchiettistico Luis Alberni nella piccola parte del Re di Napoli.
Stupendi costumi e scenografie, soprattutto del palazzo napoletano dell’ambasciatore inglese.
Musiche solenni e grandiose, appropriate allo stile dell’opera.
Il film in Italia è conosciuto sia come “Lady Hamilton” che con il titolo “Il grande ammiraglio”, mentre il titolo originale “That Hamilton woman” è senz’altro il migliore ed allude ad una delle tematiche trattate dall’opera, ovvero il meschino biasimo sociale di cui rimase vittima Lady Hamilton a causa della bigotta morale del tempo.
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