Commedia simpaticamente maschilista, briosa e riuscitissima; fa divertire per tutta la durata, strappando più di qualche risata. Lo spettatore, pienamente appagato, dopo la visione resta in uno stato di piacevole buon umore.
Il soggetto è politicamente scorretto, in particolar modo nel paradossale finale ad evidenti tinte maschiliste, ma viene trattato con leggerezza e reso in modo assolutamente gradevole. Viene da chiedersi se con tutta l'isteria che oggi giorno copre certe tematiche, si potrebbe fare tanto facilmente dell'umorismo sopra una questione del genere: francamente credo che la risposta rischi di essere negativa ed è davvero un clamoroso passo indietro di civiltà, che dovrebbe far riflettere.
Buona sceneggiatura, ottimi i dialoghi.
La storia procede in modo brioso, senza pause, contando soprattutto su un ottimo ritmo e attori capaci di assecondarlo; in questa chiave Jack Lemmon si conferma insuperabile, ma tutto il cast funziona.
Come detto Lemmon è eccezionale, perfettamente a suo agio in un ruolo brillante che il grande attore americano sa esaltare come pochi altri. Virna Lisi, al primo film americano, cattura per la sua bellezza sofisticata: mozzafiato la sua apparizione in scena, nonché molto ardita considerati i tempi e la tipologia di pellicola. Molto apprezzabile anche tutto il resto del cast, che per i ruoli di maggior rilievo viene completato dal buffo avvocato e amico del protagonista, spalla ideale di Lemmon, dalla moglie interpretata dalla bravissima Claire Trevor, ma soprattutto da uno strepitoso Terry-Thomas, indimenticabile nel ruolo del misogino domestico inglese.
Ottime musiche, adattissime per esaltare il buon ritmo della commedia.
Una curiosità: nella versione originale il personaggio della Lisi non è di nazionalità greca, bensì italiana, pertanto è proprio la nostra la lingua che nel film viene comicamente fatta passare per una specie di “idioma incomprensibile” ... almeno per gli americani.
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