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Quasi empatia"siolenziata"o comunque"sospesa", questa presente in"Crossed Over"/Bobby Roth, 2002), nella quale Diane Keaton è una scrittrice in fase depressiva, cheha perso tragicamente il figlio diciottenne investito da una macchina, un figlio peraltro"difficile"per non dire sostanzialmente sbandato, che in una condannata a morte per omicidio violento e certo non preterintenzionale ritrova analogie con il figlio perudto, quasi a ratti identificandosi con la madre della stessa, andando a trovarla(quasis "ossessivamente")in carcere, anche mettendosi in contrasto con il marito, comunque insistendo su aspetti particolari della propria relazione amaicale con la ragazza. Un film certamente contro la pena di morte(con un inserto di una dichiarazione di George Bush Jr., allore presidente USA, estrapolata, però, da un'altra dichiarazione, anche perchè il caso qui immaginato è fittizio, non si riferisce a una partciolare situazione reale, desunta dalla cronaca...), ma anche per rilettere sulla tematica in oggetto, come anche su come l'uso prolungato e quasi"incoraggiato"in famiglia della droga non possa non portare al criinine. Fi,, dunque, in larga parte e certo volutamente"didattico", non a caso di produzione e origine tleevisiva, dove Canada e USA hanno collaborato. Corporudizone efficace, certamente rispetto allo scopo da otteenere, quello appunto di problematizzare(certo in american style)temi molto imporanti, anzi decisamente cruciali in modo "abbordabile", accentando le singole personalità, dove da un lato c'è la scrittricce Keaton, depressa con caratteristiche anche volutamente quasi"isteriche", Jennifer Jason Leigh che invece rende la detenuta, complessivamente più"salda"psicologicamente, anche se naturalmente sottoposta alle continue"altalene"dell'iter giudiziario(domanda di grazia più volte rifiutata, matiromnio quasi"in articulo mortis"con il pastore che opera nel carcere)fino alla fine, nella quale si assiste alle manifestazioni contro e a favore della pena di morte, appunto rispettando la volontà didattico-pedagogica(talora didascalica) del film TV in questione. L'opera ha il tipico taglio televisivo e si avvale anche dell'interpretazione di Maury Chaykin, che rende il personaggio del marito della scrittrice, altro personaggio"cruciale"di questo"Crrosed Over", che era passato sotto silenzio...o quasi. Diane Keaton in quegli anni e anche in anni più recenti ha "fatto di tutto"(in gran parte inconsciamente, ritengo)per rendersi antipatica come dimostra la sua posizione verso l'ex.marito Woody ALlen ma, al di là di questo, si conferma interprete valida, come anche e a maggiore ragione la Jason Leigh, in un film che non sarà"memorabile", ma indubbiamente segna un passaggio cruciale nella corsa"verso un cienma televisivo che non sia solo e non sia tanto"di intrattendimento", ma sia capace di discutere i problemi. La situazione "disegnata"sui due versanti, per così dire, è decisamente estrema, il che rende forse più facile la comunicazione anche rispetto a chi è più sensibile, appunto, a"situazioni estreme", mentre trattare casi meno"eclatanti"avrebbe creato minore interesse. Sull'impatto, poi, di queste soluzioni, ci sarebbe da dsicutere, anche consultando eventuali statistiche rleative, però, sperabilmente, non solo all'audience... El Gato
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