valeria martucci
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sabato 5 luglio 2008
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la satira si fa in 4: moralismo vs rivoluzione
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Siamo nel 1976: il turbine del '68 è già passato, cambiando radicalmente la concezione dei valori tradizionali. Negli Stati Uniti ha da poco imperversato la cultura Hippy, eserciti di giovani si sono ribellati alla guerra, all'ipocrisia, alla falsità, a tutto ciò che era contrario al senso della "libertà" e della "pace". L'Italia è un po' in una posizione intermedia: da un lato è ancora la cosiddetta "Italietta" borghese del dopoguerra, dove religione, famiglia e spensieratezza sono le parole chiave della vita perfetta, la vita perfetta dell'italiano medio post boom economico, padre e lavoratore. Dall'altro c'è la sregolatezza dei giovani che emulano i coetanei americani, la spensieratezza dei ragazzi viziati e libertini che frequentano i night club, che cominciano a vedere il sesso non più come "proibito" ma come parte immancabile nella vita, piacere insostituibile nonchè simbolo stesso dell'unione e della libertà.
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Siamo nel 1976: il turbine del '68 è già passato, cambiando radicalmente la concezione dei valori tradizionali. Negli Stati Uniti ha da poco imperversato la cultura Hippy, eserciti di giovani si sono ribellati alla guerra, all'ipocrisia, alla falsità, a tutto ciò che era contrario al senso della "libertà" e della "pace". L'Italia è un po' in una posizione intermedia: da un lato è ancora la cosiddetta "Italietta" borghese del dopoguerra, dove religione, famiglia e spensieratezza sono le parole chiave della vita perfetta, la vita perfetta dell'italiano medio post boom economico, padre e lavoratore. Dall'altro c'è la sregolatezza dei giovani che emulano i coetanei americani, la spensieratezza dei ragazzi viziati e libertini che frequentano i night club, che cominciano a vedere il sesso non più come "proibito" ma come parte immancabile nella vita, piacere insostituibile nonchè simbolo stesso dell'unione e della libertà.
In questo film vi sono personaggi che incarnano l'uno e l'altro volto dell'Italia: nel primo episodio Giacinto (interpretato da Alberto Sordi) e la moglie sono i due coniugi maturi alle prese con il cinema moderno e rivoluzionario, diretto prodotto della rivoluzione sessuale. Lei, madre di famiglia all'antica, è chiaramente scandalizzata dalle follie del grande schermo, e sembra non accettare per nessun motivo questo libertinaggio che le dà nausea e ribrezzo. Vi sono scene di sesso che la portano addirittura a sentirsi male, perchè non crede ai suoi occhi. Giacinto il marito è un tipo più pragmatico: anche lui fermo nei principi dell'italiano borghese, ha tuttavia una mente abbastanza aperta per capure, pur condannandole, che certe cose fanno ormai parte del cambio di generazione, del tempo che muta e che se non siamo anche noi a mutare, ci trascina inevitabilmente nel suo vortice.
Nel secondo episodio l'Italia vecchia maniera è incarnata da un professore di provincia: un poeta romantico, idealista, ambizioso e profondamente ingenuo. Scrive novelle semplici ma anche novelle erotiche, che decide di pubblicare presentandosi ad un'astutissima editrice di riviste osè sempre nei guai con la legge. L'editrice lo adula e lo circuisce, arrivando a promuoverlo direttore della casa editrice solo per evitare di essere arrestata. L'idealismo cieco e l'intima bontà dell'uomo ovviamente lo portano a non notare neppure i secondi fini di questa donna terribile. Il terzo episodio è quasi un inno satirico all'ipocrisia dei borghesi post-boom economico: protagonisti il pretore di S.Giussano e la moglie. Lui, con la scusa del sequestro, legge riviste osè su riviste osè, lei le compra di nascosto, e con ciò entrambi sfogano la propria insoddisfazione sessuale e la noia di tanti anni di matrimonio.
Nel quarto episodio si gira un film per adulti a cinecittà, dove l'attrice protagonista sarebbe costretta, per esigenze di copione, a un atto sessuale "contro natura". Per convincersi che tale atto non è solo una cosa spregevole ma ha in sè tutto il significato del film, convoca femministe, intellettuali e artisti che possano darle una certezza. E' una tipica commedia all'italiana, godibile e abbastanza divertente, soprattutto se inserita nel contesto storico nel quale fu prodotta.
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paolo 67
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giovedì 3 novembre 2011
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la pornografia è conservatrice?
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Il cattolico Sordi distingue come sempre e secondo alcuni fin troppo la satira verso i comportamenti dalla comprensione verso le persone, quegli italiani che lui a dispetto di tutti i loro difetti ama. Ecco così il Veneto clericale, sul quale Pietro Germi poneva uno sguardo impietoso nel suo "Signore e signori", teatro di un episodio con momenti (la spesa all'edicola degli ipocriti benpensanti) esilaranti, al pari di quelli con gli inopinati spettacoli pornografici cui si trovano ad assistere la coppia di semplici (che viene dritta dall'episodio di Sordi "La camera" del film "Le coppie" di qualche anno prima) per i quali è evidente l'affetto del regista, che scambiano per film tradizionali i titoli e le locandine già autosatiriche nella loro smaccata volgarità e appena più forzate di quelle reali, delle quali qualcuna appare nel film.
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Il cattolico Sordi distingue come sempre e secondo alcuni fin troppo la satira verso i comportamenti dalla comprensione verso le persone, quegli italiani che lui a dispetto di tutti i loro difetti ama. Ecco così il Veneto clericale, sul quale Pietro Germi poneva uno sguardo impietoso nel suo "Signore e signori", teatro di un episodio con momenti (la spesa all'edicola degli ipocriti benpensanti) esilaranti, al pari di quelli con gli inopinati spettacoli pornografici cui si trovano ad assistere la coppia di semplici (che viene dritta dall'episodio di Sordi "La camera" del film "Le coppie" di qualche anno prima) per i quali è evidente l'affetto del regista, che scambiano per film tradizionali i titoli e le locandine già autosatiriche nella loro smaccata volgarità e appena più forzate di quelle reali, delle quali qualcuna appare nel film. Dichiaratamente contro la pornografia, la denuncia nelle mani di Sordi si stempera in una commedia all'italiana secondo il suo stile sdrammatizzante, ritmata nella sua allegria conservatrice dalla musica del fedele Piero Piccioni, in cui si incontrano le situazioni canoniche della pornografia nel costume, come la perversione fino all'assurdo e al ridicolo, la stampa oscena frutto dell'iniziativa di una donna intraprendente e cinica (nella quale si riconosce una famosa editrice di riviste per soli uomini) che sfrutta ingenui intellettuali, l'ipocrisia appunto, di tutta una cittadina, a partire dai moralisti (che non sono del tutto insinceri, ma cedono, qui Sordi tratta del peccato originale, come, in maniera drammatica e tragica ne "Finchè c'è guerra c'è speranza" sui compromessi colla coscienza della società del benessere), il mondo del cinema colle scene di sesso per il botteghino "nobilitate" dalla reputazione artistica, nell'episodio più riuscito come satira di costume del film. Ma non c'è cattiveria, la pornografia può magari essere utile per rivitalizzare uno sbiadito rapporto coniugale. Sempre aggiornato sulle trasformazioni del costume, Sordi coglie il momento di una dilagante permissività in tutti gli ambiti dello spettacolo, di cui mostra gli aspetti paradossali.
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parsifal
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sabato 1 aprile 2017
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pregiudizio e rivoluzione.
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Fiml scritto ( con ROdolfo Sonego) , diretto ed interpretato da Alberto Sordi. Realizzato in un periodo di notevole sommovimento socio-politico-culturale. consta di tre episodi, in cui si va ad affrontare, con elegante ironia e leggera pruderie, la diffusione dell'erotismo in diversi canali culturali come cinema ed editoria. IL primo narra di due coniugi piccolo borghesi, che , ignari del cambiamento epocale in atto , si affannano alla vana ricerca di un film per famiglie, da vedere il giorno del loro anniversario di nozze. Incapperanno in una lunga serie di lungometraggi erotici, dalle varie sfumature, ma pur sempre distanti dal loro punto vista. Alla fine, rassegnati e stanchi , prenderanno atto che l'epoca in cui si trovano porta con sè dei cambiamenti ai quali , volenti o nolenti , dovranno abituarsi.
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Fiml scritto ( con ROdolfo Sonego) , diretto ed interpretato da Alberto Sordi. Realizzato in un periodo di notevole sommovimento socio-politico-culturale. consta di tre episodi, in cui si va ad affrontare, con elegante ironia e leggera pruderie, la diffusione dell'erotismo in diversi canali culturali come cinema ed editoria. IL primo narra di due coniugi piccolo borghesi, che , ignari del cambiamento epocale in atto , si affannano alla vana ricerca di un film per famiglie, da vedere il giorno del loro anniversario di nozze. Incapperanno in una lunga serie di lungometraggi erotici, dalle varie sfumature, ma pur sempre distanti dal loro punto vista. Alla fine, rassegnati e stanchi , prenderanno atto che l'epoca in cui si trovano porta con sè dei cambiamenti ai quali , volenti o nolenti , dovranno abituarsi. IL secondo vede come protagonista iL prof. Caramessa, che giunto nella capitale con l'intento di pubblicare le sue novelle , entra a contatto con l'editoria più ardita e sfrontata dell' epoca. L'abbattimento delle barriere parte dalla proposta culturale, suggerisce l'editore interpretata da una diabolica F. Bolkan, ed il professore , in tempi più che rapidi , si ritrova a dirigere una delle riviste erotiche più diffuse nella penisola. Pagherà con il carcere il suo arrivismo, ma tutto sommato , arriverà alla conclusione che ne valeva la pena. Terzo episodi; la Cardinale veste i panni della moglie di un pretore del NOrd Italia, scatenato censore, acerrimo nemico di ogni diramazione dell' Eros in ogni sua veste. Animata da un'immensa ed incontrollata curiosità, pur di vedere le pubblicazioni oggetto di vituperio da parte della pubblica morale, non esita a percorrere svariati chilometri per acquistarle e ne scoprirà delle belle... salverà il suo rapporto, ormai privo di carnalità , grazie alle pubblicazioni in oggetto. Ultimo episodio , dove Noiret ( doppiato da Carlo Giuffré) interpreta Lattanzio , produttore cinematografico alle prese con il rifiuto di una diva , D. Lassander, di girare una scena particolarmente osèè. Un tira e molla che comunque condurrà alla realizzazione del film. Uno spaccato del sentire di quell'epoca, ap proposito di una tematica , sino ad allora, rimasta inesplorata nel nostro Paese ed in quel momento , esplosa in maniera dirompente.
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onufrio
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mercoledì 5 ottobre 2016
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invasi dalla pornografia
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Commedia fine anni 70 che documenta il cambiamento nelle pellicole cinematografiche italiane, e di una maggiore esposizione del corpo femminile sia sulle riviste che al cinema, dove le immagini e le scene diventano più spinte, anche sacrificando la sceneggiatura, perchè alla gente piace vedere ed anche l'occhio vuole la sua parte. Un cambiamento raccontato da Alberto Sordi che nel primo episodio è presente: una coppia di sposi maturi decide di andare a vedere un film al cinema dopo 4 anni e si accorge che tutto è cambiato, e che le pellicole "sentimentali" sono ben altre. Negli altri due episodi spazio a Cochi, Bolkan e Cardinale in uno e Noiret e la bellissima Dagmar Lassander.
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Commedia fine anni 70 che documenta il cambiamento nelle pellicole cinematografiche italiane, e di una maggiore esposizione del corpo femminile sia sulle riviste che al cinema, dove le immagini e le scene diventano più spinte, anche sacrificando la sceneggiatura, perchè alla gente piace vedere ed anche l'occhio vuole la sua parte. Un cambiamento raccontato da Alberto Sordi che nel primo episodio è presente: una coppia di sposi maturi decide di andare a vedere un film al cinema dopo 4 anni e si accorge che tutto è cambiato, e che le pellicole "sentimentali" sono ben altre. Negli altri due episodi spazio a Cochi, Bolkan e Cardinale in uno e Noiret e la bellissima Dagmar Lassander.
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elgatoloco
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sabato 31 dicembre 2016
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sordi intelligentemente compromissorio
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Sordi, in questo film del 1976(quarant'anni fa...)si diverte ironizzando sulla pornografia, mostrando(primo episodio: Sordi marito con la moglie festeggia l'anniversario di matrimonio portandola al cinema e i film sono tutti porno, lei sviene, lui è più"tollerante")una sorta di"giusto mezzo"aristotelico, con la denuncia del dilagare del fenomeno porno(secondo episodio: prof che scrive novelle, molto complessato, diviene direttore di una rivista porno patinata, con un piede sempre in galera...bravissimo Cochi Ponzoni, alla sua migliore prova al cinema, escludendo"Cuore di cane", cerrto...), ma sorridendo, mostrando(terzo episodio)come se il pretore che denuncia e sequestra sia impassibile, sua moglie(un'eccelsa Claudia Cardinale) ha varie "curiosità"nel settore, ma tutto il paese di provincia segue con passione e frenesia le suddette riviste porno, comprandole in luoghi"segreti"; nel quarto, poi, si girà un film"hard"(per l'epoca, rilettura di D.
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Sordi, in questo film del 1976(quarant'anni fa...)si diverte ironizzando sulla pornografia, mostrando(primo episodio: Sordi marito con la moglie festeggia l'anniversario di matrimonio portandola al cinema e i film sono tutti porno, lei sviene, lui è più"tollerante")una sorta di"giusto mezzo"aristotelico, con la denuncia del dilagare del fenomeno porno(secondo episodio: prof che scrive novelle, molto complessato, diviene direttore di una rivista porno patinata, con un piede sempre in galera...bravissimo Cochi Ponzoni, alla sua migliore prova al cinema, escludendo"Cuore di cane", cerrto...), ma sorridendo, mostrando(terzo episodio)come se il pretore che denuncia e sequestra sia impassibile, sua moglie(un'eccelsa Claudia Cardinale) ha varie "curiosità"nel settore, ma tutto il paese di provincia segue con passione e frenesia le suddette riviste porno, comprandole in luoghi"segreti"; nel quarto, poi, si girà un film"hard"(per l'epoca, rilettura di D.H.Lawrence, ne"The Lady Chatterley's Lover")ma l'attrice protagonista, premio Oscar(l'attrice germanica Dagmar Lassander)non vuol girare una certa scena, per la disperazione del produttore napoletano(un Philippe Noiret insolito, dalla gestualità fortissima, very napolitean style...), finché poi un"clan di esperti"la convince, facendo appello all'artisticità della scena stessa... E'nel quarto episodio che l'attore-regista-sceneggiatore Sordi, che ormai ne aveva viste"di cotte e di crude"con delicatezza e in maniera soft si burla amorevolmente, da personaggio filmico e al tempo stesso"metafilmico"sorride-"ridendo castigat mores", vien da dire, di un mondo che è pienamente il suo, lo era stato e lo sarà ancora per più di vent'anni, dopo"Il comune senso del pudore". Intelligenza e astuzia per un film volutamente"non grande", non un capolavoro(non avrebbe potuto né voluto esserlo)ma intelligentemente"in sottotono". INterpreti azzeccati, qualche trovata surreale(il dirigibile con la donnina che, quasi"fellinianamente"attraversa i cieli di Roma di notte), in un film comunque da vedere e da rivedere... El Gato
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elgatoloco
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martedì 22 maggio 2018
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sordi sempre nello spirito del tempo
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Nel 1976, anno di battaglie per i diritti civili(radicali e altri), Alberto Sordi, con "IL Comune senso del pudore"affronta il tema con la consueta intelligenza, anche proprio letteralmente intesa. affronta la tematica espressa nel tittolo di questo film, "Il comune senso del pudore", stavolta in un film a epiosdi: A)nel primo è l'operaio che porta la moglie al cinema e si trova a dover"subire"un porno, che scandalizza, ma contraddiottriamente la moglie(Rossana di Lorenzo), che ne viene al tempo stesso attratta; B)nel secondo protagonista è Cochi Ponzoni, direttore di una rivista porno, che"eccede"e finisce anche in galera, ma torna "più forte che pria", convinto di essere un corifeo nella lotta anti-oscurantista-Ponzoni, molto meno fortunato al cinema di Renato Pozzetto, il suo partner nel duo cabarettistico-TV, qui è allo zenith espressivo filmico; C)Nel terzo, con una luminosa Claudia Cardinale come protagonista, l'attrazione per la stampa porno crea effetti inaspettati e qui anche auspicati dal pur ipermoralista marito della signora, un magistrato che di questa stampa è acerrimo nemico.
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Nel 1976, anno di battaglie per i diritti civili(radicali e altri), Alberto Sordi, con "IL Comune senso del pudore"affronta il tema con la consueta intelligenza, anche proprio letteralmente intesa. affronta la tematica espressa nel tittolo di questo film, "Il comune senso del pudore", stavolta in un film a epiosdi: A)nel primo è l'operaio che porta la moglie al cinema e si trova a dover"subire"un porno, che scandalizza, ma contraddiottriamente la moglie(Rossana di Lorenzo), che ne viene al tempo stesso attratta; B)nel secondo protagonista è Cochi Ponzoni, direttore di una rivista porno, che"eccede"e finisce anche in galera, ma torna "più forte che pria", convinto di essere un corifeo nella lotta anti-oscurantista-Ponzoni, molto meno fortunato al cinema di Renato Pozzetto, il suo partner nel duo cabarettistico-TV, qui è allo zenith espressivo filmico; C)Nel terzo, con una luminosa Claudia Cardinale come protagonista, l'attrazione per la stampa porno crea effetti inaspettati e qui anche auspicati dal pur ipermoralista marito della signora, un magistrato che di questa stampa è acerrimo nemico...Il tutto si svolge nel Veneto un tempo"coperto di preti", ora certo non più, dove però certo moralismo bigotto era l'altra faccia della"voglia matta"....D)Nel quarto, un'attrice del Nord Europa(Dagmar Lassander)dovrebbe interpretare una parte"hard"in una trasposizione filmica di "LAdy Chatterley's Lover"di Lawrence, ma si rifiuta, finché un team di critici , psicologi etc., riesce a convincerla dell'"artisticità"della cosa... Tra i critici c'è Ugo Gregoretti, iper-laico, lontano dalle idee di Sordi, ma coinvolto tranquillamente dell'operazione. Sordi, che qui dimostra ancora una volta di saper dirigere molto bene altri/e interpreti(qui c'è anche Florinda Bolkan, tra l'altro)in un film che potremmo definire"da camera", è sempre stato capace di essere in consonanza perfetta con lo Zeitgeist, lo"spirito del tempo", senza cavalcare mai la tigre del cronachismo e rimanendo sempre equilibrato nell'esporre le posizioni, come aveva fatto anche in"Scusi, lei è favorevole o contrario?"(1966, dunque anteriore di dieci anni): El Gato
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