fabio
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martedì 19 giugno 2007
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che lo si faccia vedere ai ragazzi dei quartieri
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Lo abbiamo visto, io e mia moglie, al cinema Dante a Palermo, di lunedi sera. Poca gente ovviamente e alla fine avremmo tutti voluto applaudire sulle parole di Giovanni Falcone ma non lo abbiamo fatto.
Non lo abbiamo fatto perchè al cinema c'era una famiglia (un vecchio, due uomini e due bambine) che fin dall'inizio non facevano altro che commentare e offendere il protagonista/personaggio del film.
Poi: "talìa...chiddu Salvatore è... Chiddu era tò..." (rivolgendosi alle bambine).
Poi durante il secondo tempo...se ne sono stati un pò più zitti e composti. Forse il film li ha toccati ma continuavano a vederlo (gli uomini e il vecchio) con la testa alta, quasi a sfidare il film e ci guardavano tutti con altrettanta aria di sfida.
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Lo abbiamo visto, io e mia moglie, al cinema Dante a Palermo, di lunedi sera. Poca gente ovviamente e alla fine avremmo tutti voluto applaudire sulle parole di Giovanni Falcone ma non lo abbiamo fatto.
Non lo abbiamo fatto perchè al cinema c'era una famiglia (un vecchio, due uomini e due bambine) che fin dall'inizio non facevano altro che commentare e offendere il protagonista/personaggio del film.
Poi: "talìa...chiddu Salvatore è... Chiddu era tò..." (rivolgendosi alle bambine).
Poi durante il secondo tempo...se ne sono stati un pò più zitti e composti. Forse il film li ha toccati ma continuavano a vederlo (gli uomini e il vecchio) con la testa alta, quasi a sfidare il film e ci guardavano tutti con altrettanta aria di sfida.
Alla fine se ne sono andati proprio mentre scorrevano le parole di Falcone, guardando la gente con un'aria possente. Francamente abbiamo avuto un pò di paura. Certo, a Palermo non è più comune avere a che fare con certa gente. La città si è evoluta, la gente onesta è il 99% della popolazione così come in altre parti d'Italia ma, personalmente, io fuori da questa sala cinematografica ci metterei un gruppo di agenti perchè il film sicuramente darà fastidio a qualcuno e io ho avuto un pò di paura a stare a contatto con pochi di questi.
Comunque... ripeto, speriamo che lo facciano vedere a tanti ragazzi...servirebbe anche un dibattito, con i ragazzi, perchè si può rischiare che il film abbia un effetto negativo. La mafia non può fare paura a della gente libera. Ma noi, siamo liberi ?
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diomede917
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giovedì 28 giugno 2007
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tradire la mafia è da pazzi
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Dopo il Peppino Impastato de "I cento passi" ecco sugli schermi un altro non eroe italiano Leonardo Vitale il primo vero pentito della mafia.
Siamo nel 1972 e in quella Sicilia solo un pazzo poteva fare nomi e denunciare pezzi da novanta per pulirsi la coscienza.
E' quello che accade al protagonista de "L'uomo di vetro", il quale dopo essere stato coinvolto suo malgrado nel rapimento di un imprenditore siciliano decide di fare tutti i nomi della cupola mafiosa.
La sua famiglia, pur di salvargli la vita, farà di tutto pur di farlo credere pazzo.
Il film segue tutto il percorso dei sui 13 anni di cure e perizie negli ospedali psichiatrici pre legge Basaglia.
Mai titolo è stato più azzeccato per evidenziare la fragilità e la trasparenza di questo personaggio atipico dagli stereotipi mafiosi.
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Dopo il Peppino Impastato de "I cento passi" ecco sugli schermi un altro non eroe italiano Leonardo Vitale il primo vero pentito della mafia.
Siamo nel 1972 e in quella Sicilia solo un pazzo poteva fare nomi e denunciare pezzi da novanta per pulirsi la coscienza.
E' quello che accade al protagonista de "L'uomo di vetro", il quale dopo essere stato coinvolto suo malgrado nel rapimento di un imprenditore siciliano decide di fare tutti i nomi della cupola mafiosa.
La sua famiglia, pur di salvargli la vita, farà di tutto pur di farlo credere pazzo.
Il film segue tutto il percorso dei sui 13 anni di cure e perizie negli ospedali psichiatrici pre legge Basaglia.
Mai titolo è stato più azzeccato per evidenziare la fragilità e la trasparenza di questo personaggio atipico dagli stereotipi mafiosi. Incerti dirige con piglio sicuro evitando tutti i luoghi comuni delle fiction affidandosi ad un cast di una bravura immensa.
Uno su tutti David Coco che prende sulle sue spalle tutto il film e che da al personaggio di Vitale una forza incredibile nonostante la sua debolezza e un plauso alla faccia di Tony Sperandeo incredibile
Voto 8,5
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ilgiustizieresenzalegge91
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giovedì 18 ottobre 2007
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semplicemente fantastico
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david coco è semplicemente bravissimo, strabiliantemente perfetto, espressivo, e con una profondità da capogiro: è proprio il volto e l'anima perfetta per incarnare Leonardo Vitale, grande per se stesso, condotto nella pazzia da un società falsa e opportunista, catapultato nella mafia dalla sua stessa incoscienza e dalla mania di crescere e diventare un "uomo"; è stato un uomo davvero coraggioso e ha seguito la sua coscienza: il commissario gli aveva detto "se fossero tutti pazzi come te il mondo sarebbe migliore", ed aveva completamente ragione. quale maggiore insegamento per un vero cittadino? se tutti lo ascoltassero e lo seguissero il mondo che ci disgusta e ci tanto spaventa sarebbe davvero un altro.
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david coco è semplicemente bravissimo, strabiliantemente perfetto, espressivo, e con una profondità da capogiro: è proprio il volto e l'anima perfetta per incarnare Leonardo Vitale, grande per se stesso, condotto nella pazzia da un società falsa e opportunista, catapultato nella mafia dalla sua stessa incoscienza e dalla mania di crescere e diventare un "uomo"; è stato un uomo davvero coraggioso e ha seguito la sua coscienza: il commissario gli aveva detto "se fossero tutti pazzi come te il mondo sarebbe migliore", ed aveva completamente ragione. quale maggiore insegamento per un vero cittadino? se tutti lo ascoltassero e lo seguissero il mondo che ci disgusta e ci tanto spaventa sarebbe davvero un altro. e i "pazzi" ci aiutano a capirlo meglio: che mondo sarebbe senza un nietzsche, un van gogh?
è un film perfetto, perfetta come è la vita di Leonardo Vitale e il talento di David coco. da far vedere in tivù, cosicchè un messaggio tanto forte possa arrivare anche negli strati più lontani della società che non va al cinema, o nelle scuole dove non esiste legalità nè tantomeno coerenza, in parlamento, dove non ci sono i politici.
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