diego
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venerdì 4 gennaio 2008
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30'anni dopo michael myers è tornato
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Assolutamente innegabile che dal punto di vista tecnico Rob Zombie abbia realizzato un buon lavoro dimostrando di essere un regista di assoluta garanzia per quel che riguarda questo genere.
Una buona regia con una buona dose di tensione ad alcune scene decisamente pregevoli regala allo spettatore degli spunti decisamente interessanti.Il problema arriva al momento dell'inesorabile paragone con il primo halloween del 1978, dato che se la scelta di Zombie (dal mio punto di vista discutibile)di regalare al pubblico nella fase prequel le motivazione dello stato psicologico di Michael e far traspirare le emozioni del personaggio nella fase finale del film tolga del tutto quel fascino e quella mitizzazione demoniaca del personaggio Myers che aveva caratterizzato il primo film (che delusione sentir parlare Michael era proprio il fatto di non averlo mai sentito dire una parola che lo rendeva un mito).
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Assolutamente innegabile che dal punto di vista tecnico Rob Zombie abbia realizzato un buon lavoro dimostrando di essere un regista di assoluta garanzia per quel che riguarda questo genere.
Una buona regia con una buona dose di tensione ad alcune scene decisamente pregevoli regala allo spettatore degli spunti decisamente interessanti.Il problema arriva al momento dell'inesorabile paragone con il primo halloween del 1978, dato che se la scelta di Zombie (dal mio punto di vista discutibile)di regalare al pubblico nella fase prequel le motivazione dello stato psicologico di Michael e far traspirare le emozioni del personaggio nella fase finale del film tolga del tutto quel fascino e quella mitizzazione demoniaca del personaggio Myers che aveva caratterizzato il primo film (che delusione sentir parlare Michael era proprio il fatto di non averlo mai sentito dire una parola che lo rendeva un mito).In conclusione il film nel suo essere è sicuramente buono con quelche storcitura di naso da parte dei fans più accaniti del primo Halloween del 1978.
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nicolòmatta
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mercoledì 20 luglio 2011
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halloween: the beginning
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Già nel lontano 1978, John Carpenter e Debra Hill, che scrissero la sceneggiatura del primo Halloween, avevano capito una cosa fondamentale: se c'è un bambino di mezzo, fa più paura. Perché la tragica storia di Michael Myers, assassino della sorella alla tenera età di 10 anni e pluriomicida da adulto, era assai inquietante quando fu concepita, seppur i due autori, volutamente, avessero voluto lasciare un'ombra di mistero sul passato di uno dei più celebri psicopatici della storia del cinema slasher. A rincarar la dose ci ha pensato Rob Zombie, musicista/regista e già autore del mediocre La casa dei 1000 corpi: infatti il nuovo film dedica metà del suo tempo agli antefatti.
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Già nel lontano 1978, John Carpenter e Debra Hill, che scrissero la sceneggiatura del primo Halloween, avevano capito una cosa fondamentale: se c'è un bambino di mezzo, fa più paura. Perché la tragica storia di Michael Myers, assassino della sorella alla tenera età di 10 anni e pluriomicida da adulto, era assai inquietante quando fu concepita, seppur i due autori, volutamente, avessero voluto lasciare un'ombra di mistero sul passato di uno dei più celebri psicopatici della storia del cinema slasher. A rincarar la dose ci ha pensato Rob Zombie, musicista/regista e già autore del mediocre La casa dei 1000 corpi: infatti il nuovo film dedica metà del suo tempo agli antefatti. Il piccolo Myers non se la passa bene, poiché la mamma fa la strip-teaseuse, il patrigno e la sorella maggiore gli danno del finocchio e neanche i compagni di scuola sono tanto teneri con lui. Se poi si aggiunge il passatempo di uccidere animali e fotografarli, si crea un piccolo psicopatico. Il dottor Loomis (i cui panni sono passati da Donald Pleasnce a Malcolm McDowell), psichiatra della scuola, avverte la signora Myers ma è troppo tardi: Michael uccide il coetaneo che lo perseguitava, il patrigno, la sorella maggiore e il fidanzato di lei. È il massacro della notte di Halloween, da cui si salva solo la neonata sorellina Laurie. L'omicida viene affidato alle cure di Loomis per anni, ma il dottore non riesce a cavarne nulla. Michael fugge dall'ospedale psichiatrico (dove pure miete altre vittime) e torna nella natìa Haddonfield (Illinois) dove iniziò tutto. E dove l'ignara sorella Laurie nel frattempo ha un'altra vita, adottata dai coniugi Strode. Il sangue scorre di nuovo, a fiotti. Nel nuovo Halloween (il cui sottotitolo The Beginning è un'invenzione della distribuzione italiana) ci sono due film: il primo è pura invenzione di Zombie che, oltre ad affibbiare a M.M. qualche morto in più, si sofferma sulle ragioni del male; il secondo è il remake del film di Carpenter, in perfetta linea con le regole moderne dello splatter statunitense. Dove c'era la tensione in Carpenter, sostenuta da un'impeccabile colonna sonora, qui c'è la macelleria, corpi scempiati esposti come trofei. La stranezza del film? Più volte, sembra non voler lasciare spazio a un sequel - viene subito svelato che Michael e Laurie sono fratelli, il dottor Loomis muore - che, però, Zombie sarà costretto a dirigere.
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francesco manca
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domenica 13 gennaio 2008
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"fusione tra zombie e carpenter"
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Allora, possiamo sicuramente dire che il film si divide in due parti, una sorta di primo e secondo tempo, e come immaginavo, la prima frazione mi è parsa di gran lunga superiore alla seconda. Zombie parte in quarta, dando allo spettatore lìimpressione di avere l'assoluta certezza di poter fare un buon lavoro, e così è stato per i primi 45 minuti, in cui il regista ci racconta la vita di Michael Myers da bambino, ci presenta la sua famiglia...padre alcolizzato, madre spogliarellista, orella "mignotta"(scusate il termine...) e nessuno che lo possa aiutare a risolvere i suoi problemi. Il piccolo Myers ha in testa strane idee, e altrettanto strane sono le sue abitudini, tra le quali, seviziare animaletti domestici come i suoi topolini, a uno dei quali sussurra prima di torturarlo: "Ciao piccolino.
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Allora, possiamo sicuramente dire che il film si divide in due parti, una sorta di primo e secondo tempo, e come immaginavo, la prima frazione mi è parsa di gran lunga superiore alla seconda. Zombie parte in quarta, dando allo spettatore lìimpressione di avere l'assoluta certezza di poter fare un buon lavoro, e così è stato per i primi 45 minuti, in cui il regista ci racconta la vita di Michael Myers da bambino, ci presenta la sua famiglia...padre alcolizzato, madre spogliarellista, orella "mignotta"(scusate il termine...) e nessuno che lo possa aiutare a risolvere i suoi problemi. Il piccolo Myers ha in testa strane idee, e altrettanto strane sono le sue abitudini, tra le quali, seviziare animaletti domestici come i suoi topolini, a uno dei quali sussurra prima di torturarlo: "Ciao piccolino...tu sei il mio Elvis...sei molto carino..." e via discorrendo. Diciamo che questa prima parte del film, è molto personale e tipica dello stilo Zombie, data anche la partecipazione di gran parte degli elementi del cast delle sue precedenti pellicole ("House of 1000 corpes" e "The Devil's Rejects") tra i quali spiccano William Forsythe e ovviamente la sua Shery Moon con la sua sensuale lap dance e suoi capelli color dell'oro. In questa frazione viene messo in risalto principalmente l'aspetto psicologico di Myers, le ragione che lo hanno spinto a compiere un simile atto di follia (sterminare la propria famiglia); Zombie non vuole giustificare la violenza del "baby serial killer", non è affatto la sua intenzione, ma vuole solamente tratteggiare la personilità cupa e tetra di Michael e aggiungere sempre più particolari alla trama del film di Carpenter. Arrivati all'ospedale psichiatrico dove viene rinchiuso Myers, oltre al cameo dell rugoso Danny Trejo, entra in scena il personaggio simbolo della vicenda: il Dottor Samuel Loomis, qui interpretato dal "drugo" Malcolm McDowell che in ogni inquadratura mi ha ricordato il suo indimenticabile Arancia Meccanica. McDowell rimpiazza con estrema eleganza il ruolo che per tutta la saga di Halloween fu del compianto Donald Pleasence, scomparso nel '95, dando quel pizzico in più ad una storia già di persè convincente. La seconda parte, che come ho detto, è a mio avviso, inferiore alla prima, non presenta particolari innovazioni rispetto al capolavoro del '78, infatti Zombie decide di porgere continui (e quasi infiniti) omaggi al buon John Carpenter con la ricopiatura pari pari di gran parte delle sue scene, come ad esempio: Lorie che vede dalla finestra della biblioteca la sagoma dell'immenso Michael Myers, oppure la famosa uccisione di Bob appeso al muro con un coltello, o quando Myers uccide Linda travestito da "fantasma" con gli occhiali da vista, o anche la profanazione della tomba di Judith Myers, ove possiamo ammirare il simpatico cameo del grande Sid Haig ecc. ecc. ecc.
A mio parere, questa seconda frazione è inferiore alla prima semplicemente per il motivo che non osa fare un qualcosa in più, quasi temendo la furia del gigante Carpenter, ma riporta solamente quello che tu abbiamo succedere nel lontano 1978.
Mi è piaciuta però la scelta di Zombie di dare alle tre protagoniste (Lorie, Annie e Linda) un'aria e un aspetto più sbarazzino, meno teso e meno ingessato, con più scene di sesso e con musiche rock adrenaliniche, tra cui possiamo notare la presenza dei Kiss. In definitiva, il sangue c'è, l'adrenalina anche, l'azione non manca, le atmosfere dark la fanno da padrone. Il mio giudizio è un 7/7,5.
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ash006
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lunedì 14 gennaio 2008
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zombie ha di certo stile.ma è pur sempre un remake
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Nono richiamo per il killer più famoso e spietato del cinema. E' comprensibile che l'interesse per Michael Myers si sia affievolito ultimamente, quindi la Miramax ha pensato ad un nome promettente per ricordarci che lui non è (ancora) morto. E' Rob Zombie infatti che raccoglie la sfida di misurarsi con lo Slasher di Carpenter, traendone un remake (grazie a Dio) stilisticamente trasversale. La prima parte, frutto del prequel che racconta come il piccolo Michael diventa l'attuale Michael Myers, è narrata coi tempi giusti e coinvolge da subito. Se da un lato il ritratto della famiglia disagiato si rivela piuttosto stereotipato, dall'altro emerge lo stile di Zombie: dice (e mostra) senza esitazioni il dovuto e intervalla le sequenze con stacchi musicali singolari ma azzeccati.
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Nono richiamo per il killer più famoso e spietato del cinema. E' comprensibile che l'interesse per Michael Myers si sia affievolito ultimamente, quindi la Miramax ha pensato ad un nome promettente per ricordarci che lui non è (ancora) morto. E' Rob Zombie infatti che raccoglie la sfida di misurarsi con lo Slasher di Carpenter, traendone un remake (grazie a Dio) stilisticamente trasversale. La prima parte, frutto del prequel che racconta come il piccolo Michael diventa l'attuale Michael Myers, è narrata coi tempi giusti e coinvolge da subito. Se da un lato il ritratto della famiglia disagiato si rivela piuttosto stereotipato, dall'altro emerge lo stile di Zombie: dice (e mostra) senza esitazioni il dovuto e intervalla le sequenze con stacchi musicali singolari ma azzeccati. Ottima prova per l'inquietante Daeg Faerch e la bella Sheri Moon, ormai garanzia in ogni film del marito. La fase di trasizione del film, che ha luogo nell'ospedale psichiatrico, insieme con la precedente richiama alla memoria il crescendo di tensione architettato trent'anni fa da Carpenter. Già, perchè nella terza viene raccontato il "presente" ed è la parte più nota. Il Myers di Zombie è efferato e spietato, nonchè guidato dalla mano di un regista decisamente abile nel mostrare l'orrore e la paura. E forse l'unico problema è proprio il vincolo che il "già raccontato" pone all'estro del probabile iniziatore del new new horror americano.
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(di eddie guevara)
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nick castle
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martedì 28 luglio 2009
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più che un rifacimento, uno stravolgimento...
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L'essere un prodotto appena corretto, non predilige sicuramente un miglioramento di carriera, come in questo caso. Zombie con due film alle spalle è già in crisi creativa, e così attinge da Carpenter e dal suo Halloween: la notte delle streghe. Qeusta volta Zombie trova a braccia aperte di fratelli Weinstein della dimension films, che gli distribuiscono il film. Più che un rifaciemento è uno stravolgimento, come accennato nel titolo della recensione, e il tanto aspettato beginning non è che un approfondimento rozzo in linea con quello che alla gente piace vedere. Mentre nel primo Halloween la ragione della pazzia di Michael Myers è molto più mistica, quà il tutto viene banalizzato con un ovvio disturbo mentale, dovuto al fatto di essere cresciuto in una famiglia non troppo unita e amorevole, e questa è la prima parte del film, che dovrebbe fungere da prequel, ma che in realtà è, come ho già detto un becero approfondimento.
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L'essere un prodotto appena corretto, non predilige sicuramente un miglioramento di carriera, come in questo caso. Zombie con due film alle spalle è già in crisi creativa, e così attinge da Carpenter e dal suo Halloween: la notte delle streghe. Qeusta volta Zombie trova a braccia aperte di fratelli Weinstein della dimension films, che gli distribuiscono il film. Più che un rifaciemento è uno stravolgimento, come accennato nel titolo della recensione, e il tanto aspettato beginning non è che un approfondimento rozzo in linea con quello che alla gente piace vedere. Mentre nel primo Halloween la ragione della pazzia di Michael Myers è molto più mistica, quà il tutto viene banalizzato con un ovvio disturbo mentale, dovuto al fatto di essere cresciuto in una famiglia non troppo unita e amorevole, e questa è la prima parte del film, che dovrebbe fungere da prequel, ma che in realtà è, come ho già detto un becero approfondimento. La seconda parte ovvero il remake, è meno penosa della prima, leggermente più fedele(ma proprio leggermente...) e di ritmo più svelto dell'originale del 1978. Il finale è leggermente diverso, mentre nel vcchio halloween, a sparargli è il dottor Loomis, quà l'ultimo colpo gli viene inferto da Laurie Strode, per giunta alla testa. Diciamo pure un remake banale e inutile, con musiche di Tyler Bates, stranamente funzionali al contesto narrato. Uno dei tanti sbagli di Zombie è lo stesso in cui sbattè il muso Carpenter nel '78, non fare di Halloween e Halloween II un unico film. Zombie avrebbe fatto una buona modifica nel fare dei due primi capitoli originali un film unico. Comunque mediocre, anche se decisamente migliore dei primi film di Zombie.
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wynorski guiaz '80s
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sabato 7 novembre 2009
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ricomincia tutto dall'inizio
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Dopo aver ucciso tutti i familiari tranne la sorella neonata Laurie, Michael Myers viene rinchiuso in un'ospedale psichiatrico per oltre quindici anni e viene costantemente assistito dalle cure del Dottor Loomis. Una sera, però, Michael deve venire trasferito in un'altra struttura ma si ribella ed evade. Raggiunta la cittadina che anni prima era stata il teatro dell'omicidio di tutta la famiglia Myers, proprio la sera di Halloween, Michael comincia ad uccidere chi lo ostacola nel tentativo di ritrovare la sorella ormai diventata adolescente. Lo sceriffo Brackett e il Dottor Loomis si mettono sulle sue tracce. Nel 1978 John Carpenter dirigeva uno di quei film definiti slasher-movie che di li a poco avrebbero reso famoso il genere con molti altri film(e sequel di Halloween stesso) ed imitazioni.
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Dopo aver ucciso tutti i familiari tranne la sorella neonata Laurie, Michael Myers viene rinchiuso in un'ospedale psichiatrico per oltre quindici anni e viene costantemente assistito dalle cure del Dottor Loomis. Una sera, però, Michael deve venire trasferito in un'altra struttura ma si ribella ed evade. Raggiunta la cittadina che anni prima era stata il teatro dell'omicidio di tutta la famiglia Myers, proprio la sera di Halloween, Michael comincia ad uccidere chi lo ostacola nel tentativo di ritrovare la sorella ormai diventata adolescente. Lo sceriffo Brackett e il Dottor Loomis si mettono sulle sue tracce. Nel 1978 John Carpenter dirigeva uno di quei film definiti slasher-movie che di li a poco avrebbero reso famoso il genere con molti altri film(e sequel di Halloween stesso) ed imitazioni. Una formula vincente quella dell'assassino ambientata durante la tradizione tipica di Halloween quindi... la paura è compresa. Dopo molti altri sequel di Halloween(alcuni dei quali usciti in home video in Italia), il regista cult Rob Zombie fa suo il film di Carpenter dirigendone un remake/aggiornamento che, oltre ad essere puramente di omaggio verso il genere horror rende esplicite le origini della furia omicida del suo personaggio/icona: Michael Myers. Zombie parte già pesante: dialoghi politicamente scorretti e violenza indiretta che poi si manifesta con le prime uccisioni del piccolo Mike. La pellicola continua poi in modo lento fino a che Mike non evade e comincia la sua ricerca(ed uccisioni) nella notte di Halloween. Pur mantenendosi ad un livello di paura e di colpi di scena che non destano il minimo spavento(peccato), Rob Zombie rigira la storia di Myers come la pellicola originale e giustamente, la lascia aperta ad un possibile sequel. Un film indirizzato ad un pubblico giovanilistico(visti i personaggi e i dialoghi) ma la pellicola è ben lontana(ed è un pregio) dai soliti piccoli horror per teen ager pieni di sangue e urla quasi sempre fuori luogo. Grande cast di supporto tra cui William Forsythe, Sheri Moon Zombie, Malcolm McDowell, Brad Dourif, Udo Kier, Sid Haig e Danny Trejo. Voto complessivo: 2,5 stellette. Seguito da Halloween 2 nel 2009 sempre diretto da Rob Zombie.
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fedeleto
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domenica 3 aprile 2011
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ritorno di sangue...
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30 anni prima ,usci nelle sale cinematografiche il capolavoro di carpenter:HALLOWEEN.Oggi nonostante siano passati tutti questi anni,Rob Zombie decide di riesumare micheal mayers e analizzare il mito del personaggio.Micheal e' un ragazzo instabile,prima uccide alcuni animali ,dopodiche' passa ad uccidere quasi tutta la famiglia eccetto la neonata sorellina e la madre.Passati 15 anni da quella notte tragica mayers evade dal manicomio in cui era stato rinchiuso,e la notte di halloween diventa una strage senza precedenti dove la pellicola del film si tinge di rosso sangue,e il solo obiettivo di mayers e' reincontrare la sorellina ,poiche' e' il suo ultimo legame della famiglia.
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30 anni prima ,usci nelle sale cinematografiche il capolavoro di carpenter:HALLOWEEN.Oggi nonostante siano passati tutti questi anni,Rob Zombie decide di riesumare micheal mayers e analizzare il mito del personaggio.Micheal e' un ragazzo instabile,prima uccide alcuni animali ,dopodiche' passa ad uccidere quasi tutta la famiglia eccetto la neonata sorellina e la madre.Passati 15 anni da quella notte tragica mayers evade dal manicomio in cui era stato rinchiuso,e la notte di halloween diventa una strage senza precedenti dove la pellicola del film si tinge di rosso sangue,e il solo obiettivo di mayers e' reincontrare la sorellina ,poiche' e' il suo ultimo legame della famiglia.Rob senza dubbio dimostra di tenere il paragone con carpenter,ed ance se la storia non e' originale come la precedente,possiamo che dire che il film analizza molto piu' introspettivamente il personaggio di mayers,per certi aspetti quasi psiconalizzandolo,per farci entrare in pieno nel personaggio.Una fotografia quasi sempre scura,il personaggio mayers che appare e scompare quasi fosse uno spirito,e una vera furia di violenza e orrore mostrata con l'abilita' di rob zombie.Un buon film che non fa rimpiangere affatto il capolavoro di carpenter.
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michael lelli
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giovedì 17 gennaio 2008
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un capolavoro mancato
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Allora la prima parte, comprensiva di primo tempo (cioè fino più o meno alla fuga dal manicomio criminale) è veramente bellissima, in ordine con quanto Carpenter aveva fatto nel primo film.
Devo dire che forse mi aspettavo che allungassero di più la parte da quando lui e piccolo fino alla crescita e poi anche che mettessero un qualcosa in più sul fatto del trasferimento di Michael Myers e del perchè cerca poi sua sorella...ma forse volevo troppo.
C'è anche da registrare che i primi omicidi di quando è bambino (che se continua così diverrà un grande attore veramente, ha un viso che esprime tanto e riesce a modificarlo con una semplice allucinante) sono veramente studiati in maniera MAGNIFICA e non sono splatter come si potrebbe pensare, bensì sono studiate quasi per essere uno Slasher (serie di film nati esattamente con Halloween) e soprattutto l'omicidio sull'intera famiglia è veramente GENIALE e ben studiato.
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Allora la prima parte, comprensiva di primo tempo (cioè fino più o meno alla fuga dal manicomio criminale) è veramente bellissima, in ordine con quanto Carpenter aveva fatto nel primo film.
Devo dire che forse mi aspettavo che allungassero di più la parte da quando lui e piccolo fino alla crescita e poi anche che mettessero un qualcosa in più sul fatto del trasferimento di Michael Myers e del perchè cerca poi sua sorella...ma forse volevo troppo.
C'è anche da registrare che i primi omicidi di quando è bambino (che se continua così diverrà un grande attore veramente, ha un viso che esprime tanto e riesce a modificarlo con una semplice allucinante) sono veramente studiati in maniera MAGNIFICA e non sono splatter come si potrebbe pensare, bensì sono studiate quasi per essere uno Slasher (serie di film nati esattamente con Halloween) e soprattutto l'omicidio sull'intera famiglia è veramente GENIALE e ben studiato.
Tutte le riprese di Rob Zombie dimostrano il grande potenziale di questo regista, riesce a dare quel senso di Claustrofobia veramente magnifico durante tutto l'arco del film.
E però già qui iniziano i primi dolori dovuti alla casa di produzione che ha fatto tagliare dei pezzi del film per far spazio al polpettone/delusione della seconda parte: prima l'omicidio della sorella di Myers doveva terminare nel corridoio con una scena, vista su Youtube, veramente GENIALE (un inseguimento in puro stile Jason di Venerdì 13) oppure la scena completa degli appostamenti di Michael nel boschetto dove compie il primo omicidio (Che ricordavano molto il primo film). Inoltre han tagliato, nella seconda parte, il remake del finale del 1 film dove lui si rialza dopo aver preso la pallottola pienamente nel petto e alcune scene d'inseguimento e d'ingressi nelle case. C'è da dire che la follia insanabile che faceva da padrone il primo film (perchè deve agire così? Che cosa accade?) qui è nulla, dato che si spiega completamente il perchè lo fà: è cresciuto pieno di maltrattamenti, vedendo sempre violenza. Dunque è l'ambiente che crea Myers, non una follia insanabile. Ecco che dunque tutto torna, tutto ha un filo logico da seguire.
A mio avviso la prima parte si ferma a seguito dell'ingresso di Myers nella casa dove faceva la baby sitter sua sorella e la porta via. Tutto il resto, è fumo.
Ora iniziano veramente i dolori....si vede che Zombie aveva le idee (basta vedere come scorre il copione) ma che la casa gliel'ha come Impedite per tirar su un remake del vecchio film con il triplo degli effetti che all'epoca Carpenter non poteva permettersi. Inoltre gli americani, dopo l'ondata dei J-Horror, si è sentita scavalcare dagli Asiatici e ha deciso di mettere in campo i capisaldi dell'horror (basta vedere tutti i remake fatti da Non aprite quella porta all'invasione degli ultracorpi) e anche Halloween non è esente da questo.
Se era un remake vero e proprio forse, dico forse, poteva risultare anche interessante ma mai veramente bello come poteva essere il primo film (risultato anche degli Altri film rifatti in questi anni). Inoltre mai l'atmosfera sarebbe potuta essere medesima al caro vecchio Halloween.
Il difetto è voler fare un calderone di effetti speciali e, a seguire, infarcire il tutto con scene dichiarate "TAGLIATE NELLA VERSIONE ORIGINALE". Almeno nella seconda parte Halloween presenta tutto questo.....e la cosa delude sia i fan sia chi è andato a vedere per la prima volta un Halloween.
Voto seconda parte: 4
Un film capolavoro mancato, peccato
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killbillvol2
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sabato 11 maggio 2013
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halloween
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Dopo La Casa del Diavolo, le majprs si sono accorte dell'esistenza e della bravura del regista e musicista Zombie, e lo ingaggiano per dirigere questo remake di uno deo più grandi film horror di tutti itempi, sul quale sono basati tutti i film slasher dagli anni ottanta in poi. Perciò Rob ha scritto e diretto un film che si ispira a tutti i più grandi serial killer, come recita la locandina, e lo fa molto bene. Mentre nel film di Carpenter l'infanzia di Michael era "sbrigata" tutta in quell'agghiacciante e genialmente diretta scena iniziale, Zombie ci dedica più di metà film. Ne spiega i motivi, la psiche e lo spettatore finisce per provare empatia per un mostro, che nel primo film era raffigurato come il Male puro, il male che cammina tra noi.
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Dopo La Casa del Diavolo, le majprs si sono accorte dell'esistenza e della bravura del regista e musicista Zombie, e lo ingaggiano per dirigere questo remake di uno deo più grandi film horror di tutti itempi, sul quale sono basati tutti i film slasher dagli anni ottanta in poi. Perciò Rob ha scritto e diretto un film che si ispira a tutti i più grandi serial killer, come recita la locandina, e lo fa molto bene. Mentre nel film di Carpenter l'infanzia di Michael era "sbrigata" tutta in quell'agghiacciante e genialmente diretta scena iniziale, Zombie ci dedica più di metà film. Ne spiega i motivi, la psiche e lo spettatore finisce per provare empatia per un mostro, che nel primo film era raffigurato come il Male puro, il male che cammina tra noi. E il dottor Loomis, interpretato da McDowell, non è più il buon dottore che vuole annientare Meyers anche per una questione etica e morale, ma un opportunista e menefreghista che punta ai soldi ottenuti dai suoi libri scritti sulle terribili vicende. Zombie riesce nel suo intento di ridisegnare quasi tutti i personaggi, ma verso l'ora, il film diventa proprio il remake della Notte delle Streghe, e lo spettatore perde un po'interesse, anche se nel finale si rialza, perché molti dei destini dei personaggi sono totalmente stravolti, persino quello dell'assassino. Visto l'enorme successo, la Dimension ha incaricato il regista di girare il seguito, e lui ha accettato controvoglia. Ma Halloween II LA FAMIGLIA È PER SEMPRE supera il primo, e diventa un film totalmente originale e agghiacciante.
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zero99
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giovedì 4 dicembre 2014
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myers è tornato
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Un gran bel film. un ottimo remake. In questo remake il regista (Zombie), ha voluto raccontare l'infanzia di Myers, facendo vedere il perchè sia diventato un assassino. Era un bambino mentalmente disturbato, perchè già alla tenera età di 10 anni uccideva senza batter ciglio gli animali, poi viveva in una famiglia disagiata e disastrata, con un patrigno alcolizzato e disoccupato, che lo offendeva e trattava male sia sua madre sia sua sorella maggiore. La madre lavorava come spogliarellista in un locale notturno, la sorella lo trattava male, e a scuola subiva il bullismo. insomma c'erano tutti gli ingredienti per creare un mostro. Nella notte di Halloween fa una strage, ed uccide il patrigno, il fidanzato di sua sorella, e la sorella.
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Un gran bel film. un ottimo remake. In questo remake il regista (Zombie), ha voluto raccontare l'infanzia di Myers, facendo vedere il perchè sia diventato un assassino. Era un bambino mentalmente disturbato, perchè già alla tenera età di 10 anni uccideva senza batter ciglio gli animali, poi viveva in una famiglia disagiata e disastrata, con un patrigno alcolizzato e disoccupato, che lo offendeva e trattava male sia sua madre sia sua sorella maggiore. La madre lavorava come spogliarellista in un locale notturno, la sorella lo trattava male, e a scuola subiva il bullismo. insomma c'erano tutti gli ingredienti per creare un mostro. Nella notte di Halloween fa una strage, ed uccide il patrigno, il fidanzato di sua sorella, e la sorella. A scuola uccide il bullo che lo importunava. finisce in manicomio e lì uccide un infermiera. la madre non regge a tutto questo e si suicida. l'unica sopravvissuta è la sorellina più piccola, che aveva solo 1 anno. Verrà adottata, ma per sua sfortuna abiterà nella stessa cittadina del fratello, e quando questo riuscirà a fuggire dal manicomio si metterà a cercarla. iniziano gli omicidi a danno delle persone che sono vicine alla sorella di Myres e poi il finale dove lui cerca di uccidere sua sorella (nella stessa casa dove vivevano). Zombie ha fatto un ottimo lavoro, in questo horror c'è tensione, c'è suspance, ci sono dei buoni omicidi, l'attore che interpreta Myers è un bestione alto 2 metri e fa paura, e poi tecnicamente è fatto veramente benissimo. Mi è piaciuto molto. E' un film che conisglio.
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