Se escludiamo la sequenza iniziale, rapina in banca e conseguente fuga in rollerblade, sequenza che è anche simpatica e piacevolissima, il resto del film è assolutamente osceno e dimenticabile. Narra di un gruppetto di quattro rapinatori spericolati, abili piloti di qualsiasi cosa sia guidabile, pattini compresi, alle prese col colpo della vita. Costruzione e intenti si sposano, al massimo, con la psiche di 14enni che si esaltano troppo facilmente. Oltre è sconsigliatissimo. Cliché e non finire, c'è il poliziotto corrotto e il criminale da strapazzo predicatore ma puttaniere e il nostro Dorff (attore oscurato persino dai secondari e dalle comparse...), tra una rapina milionaria e l'altra, tra una fuga spettacolare e l'altra, trova anche il tempo di innamorarsi della bellissima e biondissima di turno, che altri non è che la detective che gli sta alle calcagna.
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Se escludiamo la sequenza iniziale, rapina in banca e conseguente fuga in rollerblade, sequenza che è anche simpatica e piacevolissima, il resto del film è assolutamente osceno e dimenticabile. Narra di un gruppetto di quattro rapinatori spericolati, abili piloti di qualsiasi cosa sia guidabile, pattini compresi, alle prese col colpo della vita. Costruzione e intenti si sposano, al massimo, con la psiche di 14enni che si esaltano troppo facilmente. Oltre è sconsigliatissimo. Cliché e non finire, c'è il poliziotto corrotto e il criminale da strapazzo predicatore ma puttaniere e il nostro Dorff (attore oscurato persino dai secondari e dalle comparse...), tra una rapina milionaria e l'altra, tra una fuga spettacolare e l'altra, trova anche il tempo di innamorarsi della bellissima e biondissima di turno, che altri non è che la detective che gli sta alle calcagna. Fantasioso? Nient'affatto, banalissimo e ovvio come non mai! Qualche buon passaggio action c'è, un paio di inseguimenti adrenalinici e ben fatti ci sono pure, ma il poco di buono viene travolto dalla beatificazione della vita criminale, del denaro facile e sporco e dell'impunità: davvero di pessimo gusto! Pires, tra l'altro, è pure un buon mestierante, ha confezionato buoni film ( "Taxxi", il primo della serie, quello del 1998, non è niente male, ma evidentemente dal taxi di Daniel non è mai sceso) e una caduta di stile come questa è piuttosto inattesa. L'adrenalina a fiumi maschera le debolezze, o almeno ci prova, ne esce uno stunt movie ipertrofico: il romantico mondo dei vecchi fuorilegge è sparito, quoziente intellettivo non pervenuto.
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