Continui passaggi, in questo"Omaggio"di Maurizio Nichetti nel film"Ladri di sapinette"(1989)al più famoso film di Vittorio De Sica"Ladri di biciclette".. E', in realtà, una continua contaminatio e un intreccio tra:A(bianco e nero e colori; B)film"tipo bianco e nero-neorealista"-film a colori"moderno"e pubblicità(con il répechage del famoso"aperitivo a base di carciofo contro il logorio della vita moderna"con l'intramontabile Ernesto Calindri; C)dramma, ma mai tragedia e comicità, tenue, però, decisamente soft, come sempre nello stile di Nichetti, che dopo realizzò più che altro film TV e divenne docente di comunicazione.
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Continui passaggi, in questo"Omaggio"di Maurizio Nichetti nel film"Ladri di sapinette"(1989)al più famoso film di Vittorio De Sica"Ladri di biciclette".. E', in realtà, una continua contaminatio e un intreccio tra:A(bianco e nero e colori; B)film"tipo bianco e nero-neorealista"-film a colori"moderno"e pubblicità(con il répechage del famoso"aperitivo a base di carciofo contro il logorio della vita moderna"con l'intramontabile Ernesto Calindri; C)dramma, ma mai tragedia e comicità, tenue, però, decisamente soft, come sempre nello stile di Nichetti, che dopo realizzò più che altro film TV e divenne docente di comunicazione. Film intelligente, in parte anche "cattivello"verso un certo mondo, qualche altro elemento aggiuntivo e ... volendo, c'è anche, ma in modo molto problematico, un velo di"macchine desideranti"che negli anni Eighties Deleuze e Guattari non smetttevano di teorizzare, ma il cenno è molto piccolo, solo un graffio, molto soft e quasi sempre poi"punito"e messo in disparte. Inutile dire che anche il rapporto cinema-TV è fortemente espresso come nel precedente"Ho fatto splash". Da vedere e apprezzare, se si ha voglia di farlo. Per il resto c'è anche, anzi ci sono Caterina Sylos Labini, Renato Scarpa, Federico Rizzo, Hieidi Comerek, ma anche Lella Costa(in un tuolo atipico per l'attrice-autrice perché un po'indisponente) e un torrenziale quanto contenuto Nichetti. Complessivamente un'operazione tipica del regista-autore, comunque piacevole(se visto quando si ha una certa disposizione a"giocare"nel senso migliore del termine)e quando si è disposti a lasciarsi interrogare divertendosi, interrogandosi allo stesso tempo. Palying the play, cinema nel cinema molte volte(potenzialmente ad infinitum), dove le castelle si puossono scomporre e ricomporre a piacimento... Storie che mangiano se stesse, che entrano in altre, che si"replicano"in modo diverso e con notevoli sorprese, dove ogni aggiunta, ma anche ogni sottrazione verrebbe ad essere, in certo modo, lecita... El Gato
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