vighi
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sabato 5 novembre 2016
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concordo con la recensione mymovies
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Concordo con la mancanza di profondita'di trama e personaggi. Ottimi costumi e ricreazione dell'epoca. Troppi attori importanti tutti insieme. Purtroppo esce nell'anno del grande "C'era Una Volta in America" di medesimo genere..La differenza si vede eccome..
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readcarpet
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giovedì 4 settembre 2008
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the cotton club
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E al sorger del sole, destato dall’armonioso cinguettio di una motosega, il giovane si levò dal giaciglio. Dopo essersi ristorato al desco di famiglia (ma senza famiglia, si era destato un po’ troppo tardi), balenò tra i suoi ricordi la favola che il vecchio saggio luminoso (e costoso) avea raccontata la sera precedente.
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese egli canta di Dixie Dwyer, bel musico della Harlem del lontano 1928, pallido tra i mori, costretto tra l’amor per la gentil Vera Cicero e l’obbedienza al suo boss Dutch. Nel mentre, passione rubò il cuore di due giovani neri: Sandman Williams e una ballerina della locanda attorno alla quale tutto gira: il celeberrimo Cotton Club.
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E al sorger del sole, destato dall’armonioso cinguettio di una motosega, il giovane si levò dal giaciglio. Dopo essersi ristorato al desco di famiglia (ma senza famiglia, si era destato un po’ troppo tardi), balenò tra i suoi ricordi la favola che il vecchio saggio luminoso (e costoso) avea raccontata la sera precedente.
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese egli canta di Dixie Dwyer, bel musico della Harlem del lontano 1928, pallido tra i mori, costretto tra l’amor per la gentil Vera Cicero e l’obbedienza al suo boss Dutch. Nel mentre, passione rubò il cuore di due giovani neri: Sandman Williams e una ballerina della locanda attorno alla quale tutto gira: il celeberrimo Cotton Club.
Quale il destino per questi poveri (per modo di dire, due di loro…) innamorati? Riuscirà l’ardore a resistere ai colpi dei tiranni? E soprattutto… perché mai il giovane si levò con cotanta verbosità? Quale il sortilegio che colpì con codesto farfugliato e inopportuno favellare?
Ve lo spiego subito: il superfluo. Umile omaggio a un regista che ne ha fatta un’arte. Il superfluo nello sfarzo dei colori, dei suoni (frastornanti), direi anche della recitazione.
La storia è anche fragile, ma poco importa se ci affascina l’esagerato. Personalmente adoro i colori nei film di Coppola. L’avevo già scritto commentando il mediometraggio di New York stories. Qui è supportato da un cast di livello, partendo dal grande Bob: quando Madden entra in scena il film ha un immediato salto di qualità. Solo per la faccia. E chi ha riconosciuto Bumpy Rhodes, il gangster che copre il Bamville? E’ Lawrence Fishburne (allora per tutti era Larry, anche nei titoli di testa), Morpheus. L’ha scoperto Coppola, prima con Rusty il selvaggio, poi qui.
Infine, udite udite, compare un treno un po’ particolare, alla fine della storia: il 20th Century Limited. Nel 1902 riprese l’usanza antica del tappeto rosso: quando si presentava una celebrità per prendere quel treno, veniva steso un tappeto rosso: da qui, in ogni manifestazione importante, il red carpet. Suona nuovo questo termine?
Per tornare al film, non è un capolavoro, piuttosto è affascinante, tranne per quelli che hanno la fobia dei film vecchi (2004? Troppo vecchio, scherzi?!). Ma per quelli non esiste film che sia affascinante, perché i bei film non scadono, e queste persone non l’hanno capito. Là, polemica! Così per simpatia! Ma d’altra parte, è vero che sono stato “destato dall’armonioso cinguettio di una motosega”.
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carlo roberto anselmi
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lunedì 10 settembre 2007
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andiamo tutti al...cotton club?
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Qualcuno saprebbe indicarmi la strada per il cotton club?
perchè ho visto il film e mi piacerebbe molto andarci,per incontrare specialmente Richard,infatti,anche se preferisco le donne,sessualmente intendo,lo reputo un uomo molto attraente,ricco di charme e dal sex-appeal travolgente.
E' notevole anche l'attenzione dedicata alla musica:un mix di blues e jazz,musica latino-americana e pop-moderna,per finire con una punta di drum and bass.Ciò dona al film un'aura di multietnicità,che distrugge finalmente l'idea perversa ed errata che nei primi anni del novecento,le diverse culture dell'uomo si scontravano malatamente e con violenza.
Difatti,ad attento osservatore è chiaro che le lotte guerrafondaie tra gangster e neri lavoratori dei campi di cotone,serve solo a camuffare un valore e un significato più profondo:la lotta di classe tra cani e gatti,che impervia nella nostra società ormai dai tempi del colera,punto.
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Qualcuno saprebbe indicarmi la strada per il cotton club?
perchè ho visto il film e mi piacerebbe molto andarci,per incontrare specialmente Richard,infatti,anche se preferisco le donne,sessualmente intendo,lo reputo un uomo molto attraente,ricco di charme e dal sex-appeal travolgente.
E' notevole anche l'attenzione dedicata alla musica:un mix di blues e jazz,musica latino-americana e pop-moderna,per finire con una punta di drum and bass.Ciò dona al film un'aura di multietnicità,che distrugge finalmente l'idea perversa ed errata che nei primi anni del novecento,le diverse culture dell'uomo si scontravano malatamente e con violenza.
Difatti,ad attento osservatore è chiaro che le lotte guerrafondaie tra gangster e neri lavoratori dei campi di cotone,serve solo a camuffare un valore e un significato più profondo:la lotta di classe tra cani e gatti,che impervia nella nostra società ormai dai tempi del colera,punto.
Ad esempio,l'interpretazione del sublime e saccente Tom Waits nei panni di un odierna piccola fiammiferaia,gestore pure del cotton club,lo avvicina più a un'idea ancestrale dell'uomo,avvicinandolo quasi a un dio,a un'entità superiore,come l'aborto per intenderci.
Esso si solleva dai panni dell'uomo materiale e indica la strada agli altri protagonisti,offuscandone ma non svalorizzandone l'interpretazione,uccidendoli.
Come in un film di mastroianni,di cui sottolineo non ho visto un c***o,è così.E AVEVA PURE RAGIONE SUGLI EBREI.
inoltre nel film si tratta del grave problema della prostituzione in america,ancora presente nelle case dei più facoltosi(sia italiani che non).questo problema viene affrontato da Martin Scorsese e Brad Pitt,nel cotton club!
perchè,come ben si nota a circa un tredicesimo della storia,Richard è un Gigolò(riprende qui un suo film precedente-
semi sconosciuto-anzi mai sentito nominare dalla maggior parte delle stupide persone che popolano il pianeta terra ma che fece molto scalpore su venere).
E' bello però,si muove al limite del musical e del poliziesco-thriller-horror,e a Coppola,unico vero circense rimastoci a noi schiavi del capitalismo hollywoodiano,esce benissimo,specialmente il numero della cacca sul filo.
Concludendo,dopo 127 minuti finisce,quindi vi consiglio di prendrvi almeno 2 ore e 7 minuti per vederlo,rischiereste di doverlo interromperere a metà chesso,per scaldare il toast,farvi il bidet,NON COME QUELLI ZOZZI INGLESI CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA,o quant'altro.
Buona visione.
Con affetto
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dixie
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sabato 3 novembre 2001
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capolavoro
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E' senz'altro il film che ho visto più volte nella mia vita. Una vera lezione di cinema, Coppola al suo meglio.
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