giulio andreetta
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mercoledì 24 giugno 2020
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un ritratto di chopin privo di forza espressiva
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Film che purtroppo non presenta molti punti di forza. Incuriosito dal riferimento a Chopin presente nel titolo, ho affrontato la visione della pellicola, e devo ammettere che ne sono rimasto deluso. In parte, a mio avviso, perché il ritratto del compositore polacco non è del tutto corrispondente a ciò che emerge dalla lettura dell'epistolario e dalle varie testimonianze e biografie (penso ad esempio all'ottima biografia del musicologo Gastone Belotti). In parte per una certa ostinazione a considerare solo l'aspetto melodrammatico di una vicenda d'amore che, indubbiamente per quei tempi, risulta interessante sotto vari aspetti.
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Film che purtroppo non presenta molti punti di forza. Incuriosito dal riferimento a Chopin presente nel titolo, ho affrontato la visione della pellicola, e devo ammettere che ne sono rimasto deluso. In parte, a mio avviso, perché il ritratto del compositore polacco non è del tutto corrispondente a ciò che emerge dalla lettura dell'epistolario e dalle varie testimonianze e biografie (penso ad esempio all'ottima biografia del musicologo Gastone Belotti). In parte per una certa ostinazione a considerare solo l'aspetto melodrammatico di una vicenda d'amore che, indubbiamente per quei tempi, risulta interessante sotto vari aspetti. Ne emerge un ritratto di uno Chopin effemminato e privo di uno slancio espansivo nei confronti dell'esistenza. Indubbiamente l'immagine di un musicista debole e malaticcio è entrata nell'immaginario collettivo, ma bisognerebbe fare attenzione a non muoversi troppo convintamente in una tale descrizione del pianista, il quale, almeno nella prima parte della sua vita, ha dato prova di dinamismo e coraggio (non è da tutti, ad esempio, viaggiare da soli per mezza Europa, di quei tempi poi...). Era anche un individuo molto intelligente, mentre dal film appare un uomo quasi vittima della propria straordinaria sensibilità musicale. Hugh Grant, per quanto fisicamente somigliantissimo a Chopin, in questa occasione non sembra offrire una prova del tutto convincente nell'intenzione recitativa. In conclusione, la pellicola mi sembra piuttosto carente di slancio drammatico, e anche la rappresentazione dell'amore con la Sand appare in genere muoversi sulla linea degli stereotipi del genere sentimentale.
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piedona87
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lunedì 15 settembre 2008
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ottimo
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raptus
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giovedì 17 novembre 2005
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eh?
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Il regista di questo schifo sarebbe a suo agio con la macchina da presa?
Forse avrebbe fatto meglio a continuare a far teatro. Un film noioso, mai appassionanate, che mostra Chopin come un giovane idiota in balia di tutto e di tutti. INGUARDABILE!!!!
[+] strordinario chopin
(di taiko)
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