paolp78
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lunedì 27 luglio 2020
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intenso e appassionante
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Pellicola noir molto elegante e di notevole spessore, basata su una sceneggiatura di alto livello firmata da Robert Rossen.
La storia è particolarmente intensa e forte; riuscitissimo e molto apprezzabile l'intreccio tra la parte iniziale, quella in cui i protagonisti erano ancora dei giovani sul finire dell'adolescenza, e quella in cui si svolge la gran parte della pellicola, in cui li ritroviamo ormai adulti.
L'indagine caratteriale dei personaggi è approfondita ed offre profondi spunti di riflessione.
Ottimo il ritmo della narrazione, che tiene desta l'attenzione dello spettatore, senza mai avere tempi morti.
Lo sviluppo della storia è appassionante, soprattutto grazie all'antefatto di molti anni prima, che aleggia come una nube sul presente, condizionandolo e facendo intendere che inevitabilmente le questioni ad esso collegate dovranno essere affrontate nel finale chiarificatore, creando così un riuscito effetto attesa.
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Pellicola noir molto elegante e di notevole spessore, basata su una sceneggiatura di alto livello firmata da Robert Rossen.
La storia è particolarmente intensa e forte; riuscitissimo e molto apprezzabile l'intreccio tra la parte iniziale, quella in cui i protagonisti erano ancora dei giovani sul finire dell'adolescenza, e quella in cui si svolge la gran parte della pellicola, in cui li ritroviamo ormai adulti.
L'indagine caratteriale dei personaggi è approfondita ed offre profondi spunti di riflessione.
Ottimo il ritmo della narrazione, che tiene desta l'attenzione dello spettatore, senza mai avere tempi morti.
Lo sviluppo della storia è appassionante, soprattutto grazie all'antefatto di molti anni prima, che aleggia come una nube sul presente, condizionandolo e facendo intendere che inevitabilmente le questioni ad esso collegate dovranno essere affrontate nel finale chiarificatore, creando così un riuscito effetto attesa.
Le interpretazioni sono eccezionali. Su tutti si impongono i due protagonisti, Van Heflin e Barbara Stanwyck, che grazie ad una recitazione particolarmente intensa e di altissima scuola riescono a rendere sullo schermo la complessità interiore dei rispettivi personaggi. L'espressività e la tecnica recitativa dei due grandi attori, qui ancora negli anni migliori della loro luminosa carriera, sono apprezzabilissime.
Tra gli interpreti si segnalano anche Lizabeth Scott, molto in parte e adatta a questa tipologia di pellicole, nonché l'esordiente Kirk Douglas, che interpreta un ruolo difforme da quelli che invece interpreterà nel proseguo della sua carriera e che lo renderanno celebre. Circa Douglas si deve segnalare che nella storia il suo personaggio doveva essere pressoché coetaneo rispetto a quelli della Stanwyck e di Heflin, mentre invece Kirk era più giovane di quasi dieci anni: tuttavia deve dirsi che proprio non ce se ne accorge.
La regia esperta di Milestone si dimostra impeccabile nel mettere in scena nel migliore dei modi l'ottima sceneggiatura messagli a disposizione. Eccellente la direzione degli attori; musiche e fotografia adatte e perfettamente appropriate ad un noir.
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ralphscott
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martedì 31 marzo 2020
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il passato ritorna e non dà scampo.
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Notevolissimo noir, sceneggiatura da manuale: da non perdere. Sebbene, nonostante una scena madre cui gira attorno tutta la storia, la prima parte lasci qualche perplessità - gli attori adolescenti fanno quelche possono e Lizabeth Scott non scalda - la coppia di rei Martha e Walter funziona a meraviglia : attori sublimi. Kirk Douglas giovanissimo (ricorda Javier Zanetti, bandiera dell'Internazionale F.C.) in un ruolo atipico nella sua lunghissima carriera, una faccia da guascone qui ancora in nuce. La Stanwyck...vale la visione del film;qui è ai vertici dele sue enormi doti attoriali, sexy,elegante e pericolosissima. Haflin ingenuo e romantico, mangerà la foglia e la coppia diabolica rimarrà stritolata dal peso delle responsabilità , dalla follia e.
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Notevolissimo noir, sceneggiatura da manuale: da non perdere. Sebbene, nonostante una scena madre cui gira attorno tutta la storia, la prima parte lasci qualche perplessità - gli attori adolescenti fanno quelche possono e Lizabeth Scott non scalda - la coppia di rei Martha e Walter funziona a meraviglia : attori sublimi. Kirk Douglas giovanissimo (ricorda Javier Zanetti, bandiera dell'Internazionale F.C.) in un ruolo atipico nella sua lunghissima carriera, una faccia da guascone qui ancora in nuce. La Stanwyck...vale la visione del film;qui è ai vertici dele sue enormi doti attoriali, sexy,elegante e pericolosissima. Haflin ingenuo e romantico, mangerà la foglia e la coppia diabolica rimarrà stritolata dal peso delle responsabilità , dalla follia e...da un imperdonabile equivoco. Finale imprevedibile.
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daniele23
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martedì 2 aprile 2013
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daniele
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Marta (Stanwyck) la zia per ereditarne l'immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l'unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex operaio che accetta il compromesso per diventare procuratore distrettuale. Il casuale incontro con un vecchio amico d'infanzia (Heflin) mette in crisi la coppia. Doppio epilogo tragico, insolito per quell'epoca. Da un racconto inedito di John Patrick sceneggiato da Robert Rossen, è il 1° film di Douglas, tipico esempio di misoginia che caratterizzò molti film americani del . Cupo dramma angoscioso con una Stanwyck efficace dark lady. per ereditarne l'immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l'unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex per diventare procuratore distrettuale.
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Marta (Stanwyck) la zia per ereditarne l'immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l'unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex operaio che accetta il compromesso per diventare procuratore distrettuale. Il casuale incontro con un vecchio amico d'infanzia (Heflin) mette in crisi la coppia. Doppio epilogo tragico, insolito per quell'epoca. Da un racconto inedito di John Patrick sceneggiato da Robert Rossen, è il 1° film di Douglas, tipico esempio di misoginia che caratterizzò molti film americani del . Cupo dramma angoscioso con una Stanwyck efficace dark lady. per ereditarne l'immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l'unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex per diventare procuratore distrettuale. Il casuale incontro con un vecchio amico d'infanzia (Heflin) mette in crisi la coppia. Doppio epilogo tragico, insolito per quell'epoca. Da un racconto inedito di John Patrick sceneggiato da Robert Rossen, è il 1° film di Douglas, tipico esempio di misoginia che caratterizzò molti film americani del dopoguerra. Cupo dramma angoscioso con una Stanwyck efficace
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barnaby
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venerdì 25 settembre 2009
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lo strano amore di marta ivers (1947) - barnaby
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Un tremendo segreto di morte lega Marta Ivers, padrona della maggior parte di Iverstown (e non è difficile capirne il perchè), suo marito Walter, figlio del precettore privato di Martha quando questa era una bambina, e il loro amico d’infanzia Sam, tornato dopo anni nella sua città natale. Iverstown è ora in periodo di elezioni, e Walter si è ricandidato per procuratore distrettuale: sa bene che non può permettersi neanche l’idea che un possibile scandalo, conservato così bene da lui e da sua moglie per anni e anni, possa emergere…ma il finale sarà tutt’altro che scontato.
L. Milestone dirige uno dei tipici, e perciò giustamente riconosciuti di alto valore artistico, film noir-drammatici degli anni ’40: chi si poteva trovare nella parte della perfida dark lady, se non la dark lady per eccellenza, B.
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Un tremendo segreto di morte lega Marta Ivers, padrona della maggior parte di Iverstown (e non è difficile capirne il perchè), suo marito Walter, figlio del precettore privato di Martha quando questa era una bambina, e il loro amico d’infanzia Sam, tornato dopo anni nella sua città natale. Iverstown è ora in periodo di elezioni, e Walter si è ricandidato per procuratore distrettuale: sa bene che non può permettersi neanche l’idea che un possibile scandalo, conservato così bene da lui e da sua moglie per anni e anni, possa emergere…ma il finale sarà tutt’altro che scontato.
L. Milestone dirige uno dei tipici, e perciò giustamente riconosciuti di alto valore artistico, film noir-drammatici degli anni ’40: chi si poteva trovare nella parte della perfida dark lady, se non la dark lady per eccellenza, B. Stanwyck? Solo lei è adatta ad interpretare questa parte, a cui tiene testa con sapiente inesperienza il giovane K. Douglas, qui al suo debutto cinematografico. V. Heflin ha la fisiologia perfetta per il suo ruolo, mentre L. Scott sembra quasi sempre aver paura di lasciarsi andare al magnifico gioco di ruoli che è la recitazione, ma forse è proprio questo il suo stile, xhe ripropone in ogni suo film. L'efficace fotografia completa il tutto.
Un film in cui nessuno è chi sembra essere.
Voto: 8-
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