figliounico
|
giovedì 31 agosto 2023
|
un collage di generi differenti
|
|
|
|
Secondo film paranormale di Argento nella fase di transizione dal giallo realistico slasher, di cui è rimasto maestro insuperato, all’horror metafisico, con echi del precedente filone thriller che si innestano malamente in una trama fondamentalmente irreale e che pertanto risulta confusionaria e rende il film simile ad un collage di spezzoni di diverse pellicole appartenenti a generi differenti. Emblematico in questo senso è il frame della donna impiccata che compare senza alcun nesso con le sequenze precedenti e successive al 33esimo minuto di girato o le mani dell’assassino che in una scena sono enormi, rugose e unghiate come quelle di una grossa strega ed in un’altra appaiono piccole ed inguainate in guanti neri da serial killer mentre ritagliano delle figurine con una forbice.
[+]
Secondo film paranormale di Argento nella fase di transizione dal giallo realistico slasher, di cui è rimasto maestro insuperato, all’horror metafisico, con echi del precedente filone thriller che si innestano malamente in una trama fondamentalmente irreale e che pertanto risulta confusionaria e rende il film simile ad un collage di spezzoni di diverse pellicole appartenenti a generi differenti. Emblematico in questo senso è il frame della donna impiccata che compare senza alcun nesso con le sequenze precedenti e successive al 33esimo minuto di girato o le mani dell’assassino che in una scena sono enormi, rugose e unghiate come quelle di una grossa strega ed in un’altra appaiono piccole ed inguainate in guanti neri da serial killer mentre ritagliano delle figurine con una forbice. Notevole la colonna sonora in cui si alternano brani di Verdi a musica composta per il film da Keith Emerson. Ridicoli alcuni effetti speciali come il coltello appiccicato sul collo di Lavia che sembra uno scherzo di carnevale, per non parlare dell’infantile costume da scheletro che indossa la mater tenebrarum in una delle sequenze finali che dovrebbe essere la più spaventosa ed invece strappa un sorriso. Niente da dire sul cast tranne che i ruoli sono invertiti ovvero il protagonista è interpretato da un illustre sconosciuto, Leigh McCloskey, mentre le parti dei comprimari e perfino le più piccole sono affidate ad attori di primo piano di cinema o di teatro come Alida Valli, Gabriele Lavia, Eleonora Giorgi, Leopoldo Mastelloni. Il famoso estetismo policromico che contraddistingue la trilogia delle tre madri si riduce a ben vedere in Inferno a due soli colori, il rosso ed il blu. Il film è stato definito surreale ma di surreale c’è soltanto l’omaccione del chiosco di panini che durante un’eclissi lunare inspiegabilmente accoltella l’anziano libraio antiquario con le stampelle, Sacha Pitoëff, in una sequenza eterogenea che si aggiunge posticciamente alle altre aumentando la confusione in un’opera nella quale le sequenze più riuscite, come quella che vede protagonisti Lavia e Giorgi, sono quelle che ancora si rifanno allo stile dei primi capolavori e che segna l’inizio del decadimento artistico di Argento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
wathan
|
giovedì 20 giugno 2019
|
meglio suspiria.
|
|
|
|
Molto bella la particolare atmosfera inquietante e colorita del film che immancabilmente prende spunto dal primo capitolo, qualche banalità si potevano evitare, come un finale osceno purtroppo fa scendere il mio giudizio all'appena sufficiente. Peccato poteva essere un buon lavoro.
|
|
[+] lascia un commento a wathan »
[ - ] lascia un commento a wathan »
|
|
d'accordo? |
|
francis metal
|
lunedì 28 novembre 2016
|
argento fallisce miseramente....
|
|
|
|
Non è il suo film peggiore, ma già ci avviamo verso il declino, già iniziato con Suspiria, che non è male, ma questo è decisamente peggio...
|
|
[+] lascia un commento a francis metal »
[ - ] lascia un commento a francis metal »
|
|
d'accordo? |
|
jekyll
|
giovedì 17 dicembre 2015
|
un ordine soprannaturale
|
|
|
|
Il film più delirante e ambizioso di Argento. Pieno di immaginazione, di idee. Momenti di cinema altissimo, tra i più brillanti della sua carriera. Il regista ci conduce nello spazio oscuro della mente e della memoria, governato da forze misteriose. Le forze irrazionali. Un mondo magico e minaccioso. Il potere della conoscenza proibita. Antichi segreti codificati nell'architettura di vecchi edifici. Dimore alchemiche in un mondo governato dai morti, dove la ragione umana nulla può contro chi sa tutto e tutto vede. Il regno del soprannaturale. Streghe seducenti e sensuali. Luoghi maledetti che attendono i protagonisti in un appuntamento con la morte. Animali e persone servi inconsapevoli di molto più grandi poteri.
[+]
Il film più delirante e ambizioso di Argento. Pieno di immaginazione, di idee. Momenti di cinema altissimo, tra i più brillanti della sua carriera. Il regista ci conduce nello spazio oscuro della mente e della memoria, governato da forze misteriose. Le forze irrazionali. Un mondo magico e minaccioso. Il potere della conoscenza proibita. Antichi segreti codificati nell'architettura di vecchi edifici. Dimore alchemiche in un mondo governato dai morti, dove la ragione umana nulla può contro chi sa tutto e tutto vede. Il regno del soprannaturale. Streghe seducenti e sensuali. Luoghi maledetti che attendono i protagonisti in un appuntamento con la morte. Animali e persone servi inconsapevoli di molto più grandi poteri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jekyll »
[ - ] lascia un commento a jekyll »
|
|
d'accordo? |
|
fabio57
|
mercoledì 2 settembre 2015
|
il migliore di argento horror
|
|
|
|
All'epoca quando lo vidi rimasi sconcertato,mi aspettavo un buon giallo e invece mi sono trovato davanti un horror soprannaturale.Pur preferendo il regista giallista, devo comunque ammettere che nel suo genere questa pellicola è di alto livello,soprattutto sul piano visivo offre delle invenzioni cromatiche molto efficaci.Le atmosfere sono sinistre e le musiche si sposano perfettamente alla trama,se ci fosse una trama.Ed è questo il limite del film,naturalmente non ci si aspetta verosimiglianza da una storia così, ma perlomeno un senso dovrebbe averlo,ma così non è.Ma forse questo è il bello
Da vedere
|
|
[+] lascia un commento a fabio57 »
[ - ] lascia un commento a fabio57 »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
martedì 28 aprile 2015
|
argentorum traballorum...
|
|
|
|
Ispirandosi come nel precedente "Suspiria" al "Suspiria de profundis" di Thomas De Quincey,Argento si cimenta nuovamente col cinema horrorifico.Un susseguirsi di omicidi meno truculenti del previsto e piuttosto spassosi(Lavia si prende un coltello nel collo con "Và pensiero" in sottofondo;Pitoeff lo sbranano le pantegane;a Mastelloni strappano gli occhi,ecc....)in quella che pare una celebrazione della morte,inevitabile e terribile.L'uso di luci e scenografie è notevole,e almeno due sequenze vanno citate(l'appartamento sommerso e il confronto finale).Ma la mancanza involontaria di logica comincia a pesare,come pure i dialoghi spesso ridicoli.
[+]
Ispirandosi come nel precedente "Suspiria" al "Suspiria de profundis" di Thomas De Quincey,Argento si cimenta nuovamente col cinema horrorifico.Un susseguirsi di omicidi meno truculenti del previsto e piuttosto spassosi(Lavia si prende un coltello nel collo con "Và pensiero" in sottofondo;Pitoeff lo sbranano le pantegane;a Mastelloni strappano gli occhi,ecc....)in quella che pare una celebrazione della morte,inevitabile e terribile.L'uso di luci e scenografie è notevole,e almeno due sequenze vanno citate(l'appartamento sommerso e il confronto finale).Ma la mancanza involontaria di logica comincia a pesare,come pure i dialoghi spesso ridicoli.E da qui in poi infatti,il regista peggiorerà sempre di più(ma avrebbe ancora girato film degni di nota prima della rovina totale dopo "Trauma").Inconsistente il personaggio di Mater Lacrimarum interpretato da Anja Pieroni,che sta in scena un minuto scarso e poi sparisce.Le musiche di Keith Emerson non reggono il confronto con quelle dei Goblin.Mario Bava,che sarebbe scomparso lo stesso anno,curò alcuni degli effetti speciali, oggi ancora apprezzabili.Ci fu chi accusò Lucio Fulci di aver scopiazzato da qui l'idea per "E tu vivrai nel terrore!L'aldilà".Ma a conti fatti il mix di illogico e irreale è più riuscito nel film di Fulci.Argento completerà poi la "Trilogia della madre" con "La terza madre".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
raysugark
|
sabato 16 febbraio 2013
|
quinto posto come miglior film di dario argento
|
|
|
|
La trilogia più inquetante e crudo, lo stile di questo film sembra uscito da un racconto gotico classico. Le scene gotiche sono: una donna ritrova un uomo un coltello sul collo, delle mani uccide decapitando una donna con una gigliotina, un'altra donna avolta da gatti viene uccisa acoltelate e infine un uomo con problemi alle gambe cade in pozzanghera trovandosi tanti topi attorno urlando di aiuto viene poi un uomo con un coltello che lo decapita. Quinto posto come miglior film di Dario Argento.
|
|
[+] lascia un commento a raysugark »
[ - ] lascia un commento a raysugark »
|
|
d'accordo? |
|
ibracadabra 8
|
mercoledì 13 febbraio 2013
|
the thre mother
|
|
|
|
dario argento accantona il giallo trhiller (saaanguinolento) e genialoide de vari ,TRE MOSHE DI VELLUTO GRIGIO E PROFONDO ROSSO , (capolavoro del giallo italiano inarrivabile e inimitabbile) e si dedica alla trilogia delle tre madri( SUSPIRIA bellissimo (LA TERZA MADRE pessimo,,(INFERNO, film para, psico illogico 'dove le morti orribili,la traculenza, e le situazioni quasi oniriche",memorabile la scena del teatro, con va pensiero e la ragazza che muove le labra,infilzano lo spettatore,poi i colori,luci,ombre un maestro anche in questo, la cinepresa è posseduta dal suo genio e poi il suo tocco horror macabro/gotico è un marchio di fabrica.
|
|
[+] lascia un commento a ibracadabra 8 »
[ - ] lascia un commento a ibracadabra 8 »
|
|
d'accordo? |
|
miguel
|
sabato 5 gennaio 2013
|
immaginifica visione
|
|
|
|
Visionario, gotico, caotico, estremo; in poche parole è uno dei capolavori di Argento. Una discesa folle e allucinante nelle viscere dell'inferno. Coadiuvato da un uso esasperato dei colori e da una splendida fotografia, il film dà libero sfogo al "non-sense" virtuale di Argento, non c'è un vero protagonista, non cè un vero filo conduttore ma c'è un ordine terribilmente prestabilito che prosegue diritto il suo cammino lasciandosi alle spalle morti violente, distruzione, paura; è il caos puro.
Un'opera straordinaria dal forte impatto visivo che fa proprie tutte quelle tematiche tanto care al cinema di "genere" italiano e le rielabora in un contesto delirante e sfavillante richiamandosi a stilemi gotici (in particolare al cinema estremo del grande Mario Bava) anche mediante l'utilizzo di scenografie e colori del tutto innaturali.
[+]
Visionario, gotico, caotico, estremo; in poche parole è uno dei capolavori di Argento. Una discesa folle e allucinante nelle viscere dell'inferno. Coadiuvato da un uso esasperato dei colori e da una splendida fotografia, il film dà libero sfogo al "non-sense" virtuale di Argento, non c'è un vero protagonista, non cè un vero filo conduttore ma c'è un ordine terribilmente prestabilito che prosegue diritto il suo cammino lasciandosi alle spalle morti violente, distruzione, paura; è il caos puro.
Un'opera straordinaria dal forte impatto visivo che fa proprie tutte quelle tematiche tanto care al cinema di "genere" italiano e le rielabora in un contesto delirante e sfavillante richiamandosi a stilemi gotici (in particolare al cinema estremo del grande Mario Bava) anche mediante l'utilizzo di scenografie e colori del tutto innaturali. Se in Suspiria la virata di Argento nel soprannaturale avveniva in modo più graduale rispetto al precedente Profondo Rosso, con Inferno gli elementi tipici del thriller svaniscono del tutto dando risalto all'ignoto, all'oscuro, all'irrazionale sia nel modo di rapportare i vari protagonisti al contesto del film sia nel modo di utilizzare l'impianto scenico. Tutto viene letteralmente "inghiottito" dalle immagini, la trama, gli attori, le musiche molto belle di Emerson, persino gli omicidi vengono qui celebrati come in Suspiria e anche più secondo me come delle vere e proprie opere artistiche. In questo senso è emblematica la scena del duplice assassinio delle prime due vittime interpretate da Gabriele Lavia ed Eleonora Giorgi, la loro esecuzione brutale e scioccante avviene mentre scorre potente e affascinante allo stesso tempo il "và pensiero" di Verdi come colonna sonora ad accompagnare quel terribile momento. Inferno rappresenta la discesa verso il basso come afferma lo stesso architetto Varelli autore del libro "Le Tre Madri" strumento che veicola la struttura narrativa del film. "La terza chiave è sotto la suola delle tue scarpe" recita una delle frasi iniziali estrapolate dal libro che legge l'incauta protagonista iniziale Rose. Un film affascinante. cupo. malinconico che porta sullo schermo il tema tanto sfruttato dal cinema horror della dimora maledetta e lo fa secondo l'ottica geniale e autoriale del grande Dario Argento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a miguel »
[ - ] lascia un commento a miguel »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
sabato 22 settembre 2012
|
i colori dell'inferno
|
|
|
|
Se in Suspiria la potentissima strega Elena Marcos e le altre malvage creature agivano in uno spazio definito,la scuola di ballo nella Foresta Nera,qui il Male fa ping-pong tra Roma e New York. Ne risulta un terrore discontinuo. La fantasia del regista,mai come in quest'occasione,é lasciata a briglie sciolte ed il gusto per l'artificio cromatico raggiunge il culmine dell'espressionismo argentiano. Da antologia la lunga agonia del libraio divorato dai topi.
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
|