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finmat92
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lunedì 13 ottobre 2025
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teso ma con meno originalit
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Devo dirlo, mi è piaciuto anche questo film, purtroppo la pellicola si porta sulle proprie spalle il peso del prequel e quindi risulta leggermente sotto-tono mantendosi comunque su buoni livelli, se visto senza aver guardato Smile riesce a stupire come esso. Non ritengo sia necessario aver visto il primo capitolo, questo scorre e riesce a vivere di vita propria.
Cosa ho apprezzato? beh le inquadrature, quasi sempre puntate sulla faccia della protagonista, in modo da catturare ogni sua reazione, la gestione della tensione e dei tempi, nonostante duri più del primo film non le ho sentite pesare queste 2 ore, con l'assenza di musica, di suono ambientale nei momenti giusti, il giusto spazio ai vari momenti di delirio e calma apparente.
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Devo dirlo, mi è piaciuto anche questo film, purtroppo la pellicola si porta sulle proprie spalle il peso del prequel e quindi risulta leggermente sotto-tono mantendosi comunque su buoni livelli, se visto senza aver guardato Smile riesce a stupire come esso. Non ritengo sia necessario aver visto il primo capitolo, questo scorre e riesce a vivere di vita propria.
Cosa ho apprezzato? beh le inquadrature, quasi sempre puntate sulla faccia della protagonista, in modo da catturare ogni sua reazione, la gestione della tensione e dei tempi, nonostante duri più del primo film non le ho sentite pesare queste 2 ore, con l'assenza di musica, di suono ambientale nei momenti giusti, il giusto spazio ai vari momenti di delirio e calma apparente. La lenta discesa nella follia qui si ripresenta come tema ed è ben rappresentata.
Cosa non ho apprezzato? che alcuni jumpscare hanno iniziato ad essere telefonati, soprattutto per chi ha visto il primo film, si vedono proprio certi schemi che si ripetono in maniera molto simile, il finale per cui mi aspettavo qualcosa di meno scontato, anche qui...scontato perchè ho visto come è andata a finire nel primo, e un po' l'assenza di ulteriori approfondimenti riguardo questa maledizione che uccide le persone e le battute un po' fine a se stesse.
La protagonista inizia a delirare, ma poi non capisci, alla fine del film, cosa è stato vero e cosa è stato frutto della sua mente e rimani un po' così...confuso ecco.
Non ho ben capito se l'uomo presente nella prima scena è lo stesso che appare nella precedente pellicola, mi rimane questo dubbio, poi lo chiarirò, ma nel caso fosse lui...sarei dispiaciuto e non poco.
Avrei gradito delle spiegazioni in più, devono essere onesto, cioè...non è che il film sia un brutto film o non scorra, ma essendo il secondo capitolo ti aspetti di venire a sapere qualcosa in più su questa maledizione, da dove si origina, perchè agisce così, come si può fermare definitivamente....cioè, possibile che vadi avanti da non si sa quanto tempo sempre con lo stesso modus operandi e nessuno abbia indagato a fondo sulla faccenda? possibile che a saperne qualcosina sono solo i poveri malcapitati che ci sono finiti in mezzo direttamente?
Concludo la parte non spoiler dicendo che un bel 8 pieno se lo prende tutto come voto, come horror non mi è dispiaciuto ma perde un po' di mordente come Jurassic Park Il Mondo Perduto nei confronti di Jurassic Park, la magia e l'originalità funzionano bene la prima volta, già alla seconda ti stupiscono di meno.
###INIZIO SPOILER###
Allora patendo dall'inizio, veramente, il tizio che muore investito sarebbe il poliziotto findanzato che vede la protagonista suicidarsi alla fine del primo film? cioè...che merda scusate, non se lo meritava (ripeto, se fosse lui, devo verificare perchè sto scrivendo la recensione a caldo dopo averlo visto).
Poi vabbeh, la strisciata di sangue con il corpo maciullato...io capisco che volevano fare scena ma anche meno, ok che ti ha preso un PickUp, ma non ti spappola così al suolo, poi magari chi è esperto di incidenti è libero di correggermi.
Seconda volta che la protagonista è una donna, e molto figa tra l'altro, sta cosa non è passata inosservata al mio occhio, spiace.
Lei va dall'ex amico ex compagno delle superiori spacciatore di droga per un antidolorifico(?) illegale e lui si suicida con la pesistica? avrei preferito se avesse allungato fino alla katana e avesse commesso Harakiri, giuro lo avrei apprezzato di più. Vabbeh.
La protagonista tende ad avere le allucinazioni della gente sorridente prima rispetto all'altra, quando è in macchina con il piede ferito insieme a "Gemma", parte la telefonata con lei e capisce che tutta l'esperienza avuta è stata frutto della sua mente, di lei che arriva a casa sua, che dorme con lei (devo fare un commentino onesto, capisco che sia un horror...ma una scena lesbo l'avrei gradita), che le serve il tè a letto, e qui ho iniziato a dubitare di tutto.
Nella scena finale si vede, sugli spalti, sua mamma viva, anche qui si intuisce che la scena alla clinica privata è stata una allucinazione, forse.
Il tizio che la vuole aiutare, è reale? o anche lui è stato un frutto della sua fantasia? non si capisce, o almeno io non l'ho capito. Non mi è chiaro.
E poi...sto cavolo di demone, davvero continua a fare vittime su vittime, sempre nello stesso "modo" e nessuno, neanche alla polizia, che inizia a collegare i punti e dire "Qui abbiamo un suicidio alla settimana, più o meno nella stessa area, le vittime conoscevano o comunque hanno assistito alla morte della vittima precedente a loro, ma non sarà forse che...due più due fa quattro?
Nel primo film non mi aspetttavo ogni genere di spiegazione, un po' di detto/non detto, informazioni nascoste e suspence ci stanno, ma adesso che il regista ha riproposto questo secondo capitolo sinceramente mi aspettavo un approfondimento, altrimenti il terzo capitolo, se mai uscirà, cosa sarà? un'altra tipa che assiste ad un suicidio, delira vedendo gente che sorride e poi si suicida nella scena finale? cioè anche no grazie. Ne faccio a meno.
###FINE SPOILER###
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imperior max
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lunedì 28 ottobre 2024
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quando il male sorride anche alle star più idolatrate e dannate...!
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(Il voto sarebbe sul 7+) SMILE 2 di Parker Finn. Due anni fa dissi che Finn, nonostante il primo film fosse appena appena accettabile, era fatto per l’horror. Con il seguito direi che ha confermato anche bene.
La pop star Skye Riley, seguitissima e attivissima cantante dal passato controverso, assisterà impotente al suicidio del suo pusher mentre è afflitto da una maledizione che gli stampa in faccia un ghigno malefico. Tale maledizione passerà a Skye provocandole incubi, visioni ed allucinazioni. Riuscirà a salvarsi prima di un’imminente fine…?!
Tanto per cominciare c’è una regia veramente molto curata, già dall’intro tutto in piano sequenza si capisce la mano di Finn.
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(Il voto sarebbe sul 7+) SMILE 2 di Parker Finn. Due anni fa dissi che Finn, nonostante il primo film fosse appena appena accettabile, era fatto per l’horror. Con il seguito direi che ha confermato anche bene.
La pop star Skye Riley, seguitissima e attivissima cantante dal passato controverso, assisterà impotente al suicidio del suo pusher mentre è afflitto da una maledizione che gli stampa in faccia un ghigno malefico. Tale maledizione passerà a Skye provocandole incubi, visioni ed allucinazioni. Riuscirà a salvarsi prima di un’imminente fine…?!
Tanto per cominciare c’è una regia veramente molto curata, già dall’intro tutto in piano sequenza si capisce la mano di Finn. Si prosegue poi con inquadrature fisse, campi larghi e stretti, movimenti capovolti, lenti e soggettive molto notevoli. Non manca una buona costruzione della tensione, il sonoro ben dosato, a volte pure tolto e un montaggio più particolare del solito. Stavolta i jumpscare sono quasi tutti fatti bene nonostante se ne contino almeno una mezza dozzina. Almeno tre sequenze fanno veramente paura se non provare un’inquietudine cane. Lo splatter e il sangue è bello presente e fanno il loro porco effetto nella loro analogicità. La protagonista Naomi Scott ha la faccia e il fisico giusti, un sorprendente Ray Nicholson ben calato nella parte, anche se appare per pochi minuti, che è la copia quasi perfetta del padre Jack in Shining e un cameo di Drew Barrymore.
A differenza del primo Smile che aveva purtroppo una parte centrale mediocre se non pessima con ridondanze, cliché, ripetizioni e jumpscare buttati lì, ma un inizio e una fine ben fatti; qui si è scelto di concentrarsi sull’introspettiva e la realtà percepita della ragazza. La maledizione non è fine a se stessa, ma è intrecciata sul passato di Skye, le sue colpe, la sua disintossicazione dalla droga e dall’alcol, l’autolesionismo e i rapporti con la madre che la vede a tratti più come una cantante sforna soldi che come figlia. Si narra attraverso i ricordi di lei, le sue riflessioni e le sue allucinazioni con, a volte, conseguenze tragiche. Ad un certo punto si cercherà una soluzione per tale maledizione e si sfocerà in un colpo di scena con un finale che praticamente salva ancora di più il film.
I difetti stanno in alcuni jumpscare meno riusciti e un po’ gratuiti, il voler metterci alcune scelte narrative sopra le righe, ma palesi, allungano il brodo di almeno un quarto d’ora di troppo, alcune dinamiche sono riproposte dal precedente film quasi da far sembrare telefonate le scene successive e a volte, anche a causa dell’alternanza tra realtà e allucinazione, non si capiscono i rapporti di causa ed effetto.
Non è un capolavoro, non è un grande film, ma è sicuramente un gran bel passo in avanti per Parker Finn dove, a giudicare dagli incassi e dal finale, avrà l’onere e l’onore di un seguito per ora inimmaginabile.
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francesco df
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martedì 22 ottobre 2024
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film dell''orrore? orrore di film
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Premetto che non ero partito con aspettative elevatissime dopo aver saputo della futura uscita di questo sequel, in quanto il primo capitolo, sebbene lo abbia ritenuto nel complesso discreto, faceva eccessivo ricorso alla tecnica del jump scare per cercare di strappare qualche spavento, cosa che mi aveva fatto uscire dalla sala frastornato più che inquietato. A sostenere il film vi era però almeno il fattore novità, il fatto che di questa misteriosa "entità" non si sapesse ancora nulla e di conseguenza la curiosità di assistere alla progressiva ricerca della verità da parte della protagonista, nonché l'evolversi della vicenda che aveva portato a un epilogo costruito tutto sommato in maniera efficace.
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Premetto che non ero partito con aspettative elevatissime dopo aver saputo della futura uscita di questo sequel, in quanto il primo capitolo, sebbene lo abbia ritenuto nel complesso discreto, faceva eccessivo ricorso alla tecnica del jump scare per cercare di strappare qualche spavento, cosa che mi aveva fatto uscire dalla sala frastornato più che inquietato. A sostenere il film vi era però almeno il fattore novità, il fatto che di questa misteriosa "entità" non si sapesse ancora nulla e di conseguenza la curiosità di assistere alla progressiva ricerca della verità da parte della protagonista, nonché l'evolversi della vicenda che aveva portato a un epilogo costruito tutto sommato in maniera efficace.
La conclusione del film, con il co-protagonista che eredita la maledizione, mi aveva fatto inizialmente credere che il sequel sarebbe "andato avanti", con il suddetto personaggio che avrebbe portato avanti la sua lotta contro questo misterioso essere cercando anche di fare tesoro di ciò che aveva appreso durante il prequel.
E invece no. Costui viene liquidato sbrigativamente nei primi minuti di questo sequel, il quale subito dopo "torna indietro", ossia ripropone una nuova protagonista (anch'essa donna), che eredita la maledizione da un suo conoscente e si ritrova a dover fare i conti con fenomeni inquietanti della stessa risma di quelli visti nel primo film.
Il problema più grosso è che, essendoci stato un film precedente che aveva già rivelato la verità sulla misteriosa entità e sul suo modus operandi, il regista non può naturalmente non calcolare il fatto che ci siano moltissimi spettatori che sanno già tutto, quindi il risultato finale è un film che si rivela sostanzialmente la copia carbone del primo in quanto a trama (maledizione subita, apparizioni sempre più inquietanti, tentativo di reazione finale e correlato destino), e che non è più sorretto da alcuna suspance circa la scoperta della verità sui misteriosi fenomeni che, a meri fini di logica narrativa, vengono sbrigativamente spiegati in cinque minuti da un personaggio apparso quasi dal nulla verso la metà del film.
Per il resto il film presenta lo stesso, insopportabile ripetuto ricorso al jump scare, con apparizioni e suoni improvvisi che spesso rovinano delle scene che partono col costruire una tensione da cui ci si sarebbe aspettati ben altro epilogo del solito fantasma ghignante che salta fuori senza preavviso. Magari si tratta di una mossa necessaria, visto che in fondo vedere persone che ostentano sorrisi maniacali non è che faccia chissà che paura, ma che alla fine denota una certa incapacità di instillare una reale inquietudine nello spettatore, alla quale si pone rimedio facendolo costantemente saltare dalla sedia.
Il finale poi, che solitamente costituisce il momento più importante in questo genere di film, all'opposto del prequel si rivela totalmente insoddisfacente, operando uno stacco narrativo assurdo a cui segue la canonica mostruosa apparizione finale che ricalca quella del film precedente e risulta pertanto priva di qualsiasi originalità e inventiva, oltre ad avvenire in un contesto che la rende decisamente più forzata ed illogica.
Un film che, personalmente, non reputo per niente coraggioso nè audace e che, a parte il mal di testa, mi ha solo lasciato la speranza che la vicenda del demone ghignante sia finita qui.
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