Longlegs |
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Un film di Oz Perkins.
Con Nicolas Cage, Maika Monroe, Blair Underwood, Alicia Witt.
continua»
Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 101 min.
- USA 2024.
- Be Water
uscita giovedì 31 ottobre 2024.
MYMONETRO
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Chi si rivede un serial killer anni 90
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ridotta all'osso, la trama di Longlegs , il film che riporta sulla scena il personaggio del serial killer, sembra quella de Il silenzio degli innocenti . Fresca recluta dell'FBI, l'agente Lee Harker (Maika Monroe) è incaricata del caso di un assassino seriale che pare inafferrabile.
L'inchiesta la mette alle prese con l'occulto, mentre la giovane investigatrice scopre che tra lei e il mostruoso boia di famiglie innocenti esiste un legame personale.
Se la sceneggiatura ricorda uno dei tanti thriller del filone in voga negli anni 90, allora era meno frequente la presenza dell'elemento soprannaturale. Che, qui, giustifica anche la scelta di lasciare sola una principiante alle prese con un cattivo tanto minaccioso: Lee infatti, leggermente autistica, è super intuitiva e sembra possedere attitudini da medium. Diviso in tre parti, il film di Oz Perkins, regista specializzato in storie orrorifiche, non brilla dunque per originalità.
Neppure nell'evolvere dei fatti e nei colpi di scena, piuttosto prevedibili. Il che può dispiacere allo spettatore navigato, che ragiona più in fretta della protagonista e non deve spremersi troppo il cervello per indovinare il seguito. Per esempio, il legame tra il serial killer e la poliziotta è presto intuito: basta ripensare alla sequenza iniziale in cui un'adolescente esce di casa all'arrivo di un'auto in un paesaggio innevato.
Malgrado questi difetti, Longlegs possiede anche dei punti di forza, soprattutto nella regia. Perkins, che ci racconta la storia dal punto di vista della ragazza, usa unicamente delle inquadrature fisse: che, calcolate al centimetro, lasciano spazio alle sorprese (l'ingresso di elementi inaspettati nel quadro) e, unite a un'ottima ingegneria del suono, generano un'atmosfera opprimente senza abusare in "jump scare".
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