gianluca grosso
|
domenica 17 novembre 2024
|
splendido docufilm
|
|
|
|
Splendido docufilm che mette in evidenza le strategie terroristiche di una parte della Resistenza. Esecuzioni sommarie di militi RSI, di civili, di donne che per lo piu' non avevano alcuna colpa. Su tali massacri per decenni è sceso l'oblio, cosi' come per le Foibe, ed oggi si riesce parzialmente a squarciare il velo. Chissa' se un giorno si riuscirà a ritrovare la pacificazione nazionale, così come nelle splendide parole finali del Cardinale Martini alla fine del film : " Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore, allora prevarrà sempre la ragione del risentimento, della rappresaglia, della vendetta. Ma se la memoria del dolore sarà anche memoria della sofferenza dell’altro, dell’estraneo e persino del nemico, allora essa può rappresentare l’inizio di un processo di comprensione.
[+]
Splendido docufilm che mette in evidenza le strategie terroristiche di una parte della Resistenza. Esecuzioni sommarie di militi RSI, di civili, di donne che per lo piu' non avevano alcuna colpa. Su tali massacri per decenni è sceso l'oblio, cosi' come per le Foibe, ed oggi si riesce parzialmente a squarciare il velo. Chissa' se un giorno si riuscirà a ritrovare la pacificazione nazionale, così come nelle splendide parole finali del Cardinale Martini alla fine del film : " Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore, allora prevarrà sempre la ragione del risentimento, della rappresaglia, della vendetta. Ma se la memoria del dolore sarà anche memoria della sofferenza dell’altro, dell’estraneo e persino del nemico, allora essa può rappresentare l’inizio di un processo di comprensione. Dare voce al dolore altrui è premessa di ogni futura politica di pace. […]
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianluca grosso »
[ - ] lascia un commento a gianluca grosso »
|
|
d'accordo? |
|
roberto giugovaz
|
sabato 16 novembre 2024
|
il lato taciuto della storia
|
|
|
|
Complimenti al regista, alla produzione tutta, ai collaboratori. Un docufilm esaustivo, colmo di pathos, ma rappresentato con equilibrio senza acrimonia.
|
|
[+] lascia un commento a roberto giugovaz »
[ - ] lascia un commento a roberto giugovaz »
|
|
d'accordo? |
|
roberto giugovaz
|
sabato 16 novembre 2024
|
valutazione positiva
|
|
|
|
Complimenti al regista, alla produzione tutta, ai collaboratori. Un docufilm esaustivo, colmo di pathos, ma rappresentato con equilibrio senza acrimonia.
|
|
[+] lascia un commento a roberto giugovaz »
[ - ] lascia un commento a roberto giugovaz »
|
|
d'accordo? |
|
yvanb
|
giovedì 14 novembre 2024
|
la verità non ha colore
|
|
|
|
Un film importante che mette luce su avvenimenti troppo spesso taciuti e sapientemente evitati. Un'attenta ricerca, non facile per via che ancora oggi si fatica molto ad uscire allo scoperto, a parlare. E un docufilm come questo ci aiuta a guardare la realtà e la verità in faccia, piaccia o non piaccia.
|
|
[+] lascia un commento a yvanb »
[ - ] lascia un commento a yvanb »
|
|
d'accordo? |
|
mauro z.
|
mercoledì 6 novembre 2024
|
fratelli contro ... ancora per quanto ???
|
|
|
|
Lunedì scorso ero a Reggio Emila, alla prima nazionale del docu-film "FRATELLI CONTRO", del regista padovano Bellucco, quello del "Segreto d'Italia", che in questa opera, racconta pagine oscure della nostra storia, in modo chiaro ed ineccepibile, obiettivo e quanto mai "sereno", permettetemi questo termine, da auspicarne una possibile ed utile, futura programmazione nel scuole superiori ... ma di che pianeta ???... mi verrebbe da aggiungere, e vorrei tanto sbagliarmi ... perché il tema trattato, sono gli eccidi partigiani del dopo guerra, durante quella che gli "storici illuminati" chiamano guerra antifascista di liberazione, e che da sempre gode del silenzio complice, di istituzioni e mondo della kultura, e che di contro, avrebbe bisogno dell'appoggio, del cuore e del coraggio di uomini onesti, di qualche politico onesto e di schiena dritta, e pure di qualche forza politica, od istituzionale, che finalmente potesse metterci la faccia, e non solo le chiacchere .
[+]
Lunedì scorso ero a Reggio Emila, alla prima nazionale del docu-film "FRATELLI CONTRO", del regista padovano Bellucco, quello del "Segreto d'Italia", che in questa opera, racconta pagine oscure della nostra storia, in modo chiaro ed ineccepibile, obiettivo e quanto mai "sereno", permettetemi questo termine, da auspicarne una possibile ed utile, futura programmazione nel scuole superiori ... ma di che pianeta ???... mi verrebbe da aggiungere, e vorrei tanto sbagliarmi ... perché il tema trattato, sono gli eccidi partigiani del dopo guerra, durante quella che gli "storici illuminati" chiamano guerra antifascista di liberazione, e che da sempre gode del silenzio complice, di istituzioni e mondo della kultura, e che di contro, avrebbe bisogno dell'appoggio, del cuore e del coraggio di uomini onesti, di qualche politico onesto e di schiena dritta, e pure di qualche forza politica, od istituzionale, che finalmente potesse metterci la faccia, e non solo le chiacchere ... il film, pone a chi guarda, alcuni quesiti che nascono da un punto di vista, sicuramente inusuale, ma ben spiegato e motivato, da immagini e testimonianze ...
Finita la proiezione, la prima persona che vedo, accese le luci, del bel cinema che ci ospita a Reggio, mi chiede : "bello ???" ... per gli argomenti trattati, anche se il docu-film è fatto assai bene, piuttosto direi, coraggioso, obiettivo, pure coinvolgente, e sconvolgente allo stesso modo, perché quando si parla di morti, ed i morti sono povera gente, uomini, donne (dio mio quante donne violate, umiliate, massacrate) e bambini, oppure militari inermi, disarmati, il più delle volte rastrellati nelle varie prigioni, e sottoposti prima di passare per le armi, ad orribili sevizie ... ecco, è l'unica cosa che mi viene da dire : sconvolgente !!! ... e resta sconvolgente il fatto che il regista Bellucco, come avvenne per Il "segreto d'Italia" che tratta della strage partigiana di Codevigo, faccia così fatica a distribuirlo ... ed essendo un film autoprodotto, voi capite ... Qui, si racconta della strage di Codevigo, di Schio, passando nel tristemente famoso "triangolo della morte" , quindi del Cernaieto, e di altri luoghi di morte e sepoltura sommaria, come il Cavoun, e l'argine del Crostolo ... passando per l'eccidio di Porzus, così fondamentale per capire certe cose, certe strategie del partito di Togliatti, da essere stato colpevolmente nascosto per più di 50 anni, e di cui, ancora adesso, la sinistra non parla ... Insomma, se mai capitasse nella vostra città, andate a vederlo ed invitate amici a fare lo stesso, non ve ne pentirete !!!
Prossima programmazione il 15 Novembre a TRIESTE ore 21,00 cinema Super ... So che Trieste non deluderà ... Mauro Z. ?? ????
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mauro z. »
[ - ] lascia un commento a mauro z. »
|
|
d'accordo? |
|
adriano
|
venerdì 1 novembre 2024
|
da vedere
|
|
|
|
Interessante documentario dove interviste e testimonianze, danno un senso a quell’inutile mattanza compiuta dai partigiani di ideologia comunista durante e dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Guido Pasolini "Ermes" scriveva al fratello Pier Paolo in quel lontano novembre 1944: […] I presidi garibaldini (incontrati per strada) fanno di tutto per demoralizzarci e indurci a togliere le mostrine tricolore (A Memicco un commissario garibaldino mi punta sulla fronte la pistola perché gli ho gridato in faccia che non ha idea di che cosa significhi essere "Uomini liberi", e che ragionava come un federale fascista, infatti nelle file garibaldine si è "liberi" di dire bene del comunismo, altrimenti sei trattato come "Nemico del proletario" (Nientemeno!) oppure "Idealista che succhia il sangue del popolo" (senti che roba!)) A fronte alta dichiariamo di essere italiani e di combattere per la bandiera italiana, non per lo "straccio" russo […].
[+]
Interessante documentario dove interviste e testimonianze, danno un senso a quell’inutile mattanza compiuta dai partigiani di ideologia comunista durante e dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Guido Pasolini "Ermes" scriveva al fratello Pier Paolo in quel lontano novembre 1944: […] I presidi garibaldini (incontrati per strada) fanno di tutto per demoralizzarci e indurci a togliere le mostrine tricolore (A Memicco un commissario garibaldino mi punta sulla fronte la pistola perché gli ho gridato in faccia che non ha idea di che cosa significhi essere "Uomini liberi", e che ragionava come un federale fascista, infatti nelle file garibaldine si è "liberi" di dire bene del comunismo, altrimenti sei trattato come "Nemico del proletario" (Nientemeno!) oppure "Idealista che succhia il sangue del popolo" (senti che roba!)) A fronte alta dichiariamo di essere italiani e di combattere per la bandiera italiana, non per lo "straccio" russo […]. Quest’opera rende un minimo di giustizia ai parenti delle vittime e a tutti quei partigiani (come “Ermes”, che ricordo fu ucciso alla malga di Porzus) che combatterono per la libertà e per l’Italia, senza macchiarsi di crimini di guerra.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a adriano »
[ - ] lascia un commento a adriano »
|
|
d'accordo? |
|
|