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Un film che sceglie di raccontare la realtà attraverso l'affascinante allegoria di una maledizione, ma con troppi segni da interpretare che cadono nel vuoto. LOCARNO 77. Concorso
di Antonio D'Onofrio Sentieri Selvaggi
Nel libro di Murakami L'uccello che girava le viti del mondo il protagonista si trovava di fronte a misteri ed improvvise scomparse che lasciavano dei segni tangibili sulla sua vita. Proprio quello che succede in questo thriller apocalittico tunisino, dove una piccola comunità viene sconvolta dal ritorno di tre persone redivive, colpite da morte violenta, corpi dal collo sgozzato, o resi lividi dall'acqua a causa di un annegamento. L'inizio del film sembra una citazione di Velluto Blu di Lynch con un serpente che striscia tra l'erba e si apre su un prato ed accompagna lo sguardo nel precipitare degli eventi, ed un corvo nero ed un cane blu che interpretano i presagi di una catastrofe imminente. [...]
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