Una Notte a New York

Ma chi scrive il riassunto delle trame??!!!! Non ? Italiano ? Turco. Un film "Affilato" che cazz... vuol dire? Un film "tutto di parola"??!!!!

Sono andato a vedere Daddio con soggetto e regia di Christy Hall perché, piuttosto di essere bombardato da effetti speciali a ritmo subentrante in storie spesso inesistenti o infantilmente strappalacrime o di buoni sentimenti, o tratte da “storie vere” (come “garanzia” di qualità), mi incuriosiva un film  “americano" basato sul dialogo. Per scoprire che Christy Hall non è capace di usare un vocabolario che contenga più di un centinaio di parole a farla grande; che continua ad infarcire il dialogo con parole scurrili che testimoniano solo un drammatico impoverimento culturale e un interesse ossessivo per il “piccante”; che rappresenta una donna gravemente deprivata, come nulla fosse, solo “normalità” (come nella relazione con la sorella), in preda a un delirio sessuale con un uomo potente, stagionato, marito e padre di tre figli, sufficientemente arrapato da chiederle di mostrarsi vicendevolmente una foto di quello che hanno in mezzo alle gambe; che disegna l’autista del taxi come una specie di psicologo improvvisato per poi scoprire che ha una storia alle spalle inconsistente dove le donne sono solo delle toy girl e i maschi solo dei toy boy, una vita sprecata. [+]

Sono andato a vedere Daddio con soggetto e regia di Christy Hall perché, piuttosto di essere bombardato da effetti speciali a ritmo subentrante in storie spesso inesistenti o infantilmente strappalacrime o di buoni sentimenti, o tratte da “storie vere” (come “garanzia” di qualità), mi incuriosiva un film  “americano" basato sul dialogo. Per scoprire che Christy Hall non è capace di usare un vocabolario che contenga più di un centinaio di parole a farla grande; che continua ad infarcire il dialogo con parole scurrili che testimoniano solo un drammatico impoverimento culturale e un interesse ossessivo per il “piccante”; che rappresenta una donna gravemente deprivata, come nulla fosse, solo “normalità” (come nella relazione con la sorella), in preda a un delirio sessuale con un uomo potente, stagionato, marito e padre di tre figli, sufficientemente arrapato da chiederle di mostrarsi vicendevolmente una foto di quello che hanno in mezzo alle gambe; che disegna l’autista del taxi come una specie di psicologo improvvisato per poi scoprire che ha una storia alle spalle inconsistente dove le donne sono solo delle toy girl e i maschi solo dei toy boy, una vita sprecata. Intollerabile solo il pensiero che alla fine del viaggio possano "mettersi assieme”. Dakota Johnson, Girlie, fa la bella statuina per tutta la durata del film. Non ha ancora imparato che è possibile muovere qualche muscoletto della mimica facciale. Al contrario Sean Penn, Clarke, attore più sperimentato, muove inutilmente i muscoli facciali per tutta la durata del film. Mi rifiuto di pensare che questa sia l’America in toto. Credo invece sia quello che vogliono farci vedere. [-]

Un film intimista, oserei dire natalizio.
Un'ottima interpretazione di Sean Penn che nei panni di un tassista mette alle strette una giovane cliente altrettanto ben interpretata da Dakota Johnson. Il film si dipana sul taxi nella notte di New York e poco alla volta svela le vite dei due protagonisti. Una nottata liberatoria per entrambi, che porteranno nel cuore quei momenti di grande emozione. Notturno, lento, piaciuto.

Film di parole e di emozioni, tensione viva fino all'ultimo minuto, da vedere