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domenica 24 settembre 2023
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commento negativo su cinema verdi di candelo
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OGGI, 24/09/23, SIAMO ANDATI AL CINEMA VERDI D CANDELO . LA SALA CINEMATOGRAFICA E' GESTITA IN MODO NON PROFESSIONALE IN QUANTO ABBIAMO PERCORSO 70 KM E QUANDO SIAMO ARRIVATI ALLE ORE 15,45, NONOSTANTE TUTTI I SITI E I CARTELLONI PUBBLICITARI FUORI DAL CINEMA INDICASSERO LA PROIEZIONE DEL FILM LA FAVORITA DEL RE, ALLA CASSA CI HANNO COMUNICATO CHE IL FILM NON POTEVA ESSERE PROIETTATO PER MOTIVI TECNICI. AVREBBERO DOVUTO COMUNICARLO TRAMITE IL SITO E ANCHE SUI CARTELLI PUBBLICITARI ALL'ESTERNO. PER LA LORO NEGLIGENZA IL CLIENTE VIENE DANNEGGIATO. CHI MI PAGA I 35KM ANDATA 35KM DI RITORNO? E IL TEMPO DI CIRCA 15 MINUTI DI CODA EFFETTUATA ALLA CASSA ? IL MIO COMMENTO E' ASSOLUTAMENTE NEGATIVO!!!
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(di paolorol)
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fabio marcelli
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domenica 17 settembre 2023
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una fiera mediocre dell''errore storico
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Sconcertante la leggerezza dilettantesca con la quale il film affronta il tema storico, a cominciare dalla sguaiata ed errata rappresentazione della protagonista come una prostituta, o di altre chicche come il re che chiede lo champagne, che a queste date era ancora lontano dall'affermarsi.
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giulia
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giovedì 14 settembre 2023
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poco riuscito volto 2
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la trattazione dell'argomento e lo sviluppo del personaggio appare molto limitato ,essendomi documentata sulla reale esistenza di Jeanne.Al di là dell' ambientazione , sicuramente affascinante e della presenza di Deep ,il film appare deludente e poco coinvolgente.La rappresentazione della nobiltà mette in evidenza il vuoto e il conformismo che caratterizzo' un ' epoca in cui ,l'apparenza dominava sopra ogni cosa .Purtroppo il risultato finale risulta , a mio parere,mediocre.
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giulia
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giovedì 14 settembre 2023
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poco riuscito volto 2
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la trattazione dell'argomento e lo sviluppo del personaggio appare molto limitato ,essendomi documentata sulla reale esistenza di Jeanne.Al di là dell' ambientazione , sicuramente affascinante e della presenza di Deep ,il film appare deludente e poco coinvolgente.La rappresentazione della nobiltà mette in evidenza il vuoto e il conformismo che caratterizzo' un ' epoca in cui ,l'apparenza dominava sopra ogni cosa .Purtroppo il risultato finale risulta , a mio parere,mediocre.
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giulia
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giovedì 14 settembre 2023
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poco riuscito volto 2
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la trattazione dell'argomento e lo sviluppo del personaggio appare molto limitato ,essendomi documentata sulla reale esistenza di Jeanne.Al di là dell' ambientazione , sicuramente affascinante e della presenza di Deep ,il film appare deludente e poco coinvolgente.La rappresentazione della nobiltà mette in evidenza il vuoto e il conformismo che caratterizzo' un ' epoca in cui ,l'apparenza dominava sopra ogni cosa .Purtroppo il risultato finale risulta , a mio parere,mediocre.
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daniela curti
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mercoledì 13 settembre 2023
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errore non scusabile
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Jeanne-Antoinette Poisson era M.me de Pompadour, NON la Du Barry. Per sparare a zero su un film sarebbe opportuno vederlo, e dall'inizio: lì si parla appunto della nascita, senza confusione tra le favorite.
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anna rosa
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venerdì 8 settembre 2023
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se ben usata, rende ...
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Ci sono film storici e film in costume: questo è un film in costume, perché quanto a rappresentazione seria di cosa era Versailles nel '600 e nel '700 c'è ben poco, a parte le immagini del castello. Tutto è ridotto a spettacolo ridicolo, i personaggi sono macchiette o sono psicologicamente incomprensibili. Come per esempio il vecchietto dall'aspetto benevolo che a un certo punto, così, come niente fosse, dice a Jeanne di voltarsi ..., come la madre di Jeanne, dall'espressione teneramente materna, che continua a incassare oro per i favori (sessuali) concessi dalla figliola, e come, innanzitutto, la stessa protagonista, il cui viso peraltro riempie narcisisticamente quasi ogni scena.
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Ci sono film storici e film in costume: questo è un film in costume, perché quanto a rappresentazione seria di cosa era Versailles nel '600 e nel '700 c'è ben poco, a parte le immagini del castello. Tutto è ridotto a spettacolo ridicolo, i personaggi sono macchiette o sono psicologicamente incomprensibili. Come per esempio il vecchietto dall'aspetto benevolo che a un certo punto, così, come niente fosse, dice a Jeanne di voltarsi ..., come la madre di Jeanne, dall'espressione teneramente materna, che continua a incassare oro per i favori (sessuali) concessi dalla figliola, e come, innanzitutto, la stessa protagonista, il cui viso peraltro riempie narcisisticamente quasi ogni scena. Sfrenatissima libertina pagata da un nobilastro che l'ha sposata apposta per ottenere favori tramite lei, per farcela piacere, per farne un personaggio "buono", la regista ricorre a qualche trucco abbastanza facile: ce la mostra in preda al più aspro dolore per la morte del figliastro e poi in preda ad un improvviso sentimento materno per il servetto nero che il re le ha regalato, infine addirittura così incurante della propria salute da sbaciucchiare il suo regale amante che sta morendo di contagiosissimo vaiolo. Soprattutto la oppone, lei donna "naturale" ai cortigiani, rappresentati tutti come scimmiette ammaestrate. La Francia del '700 era ben altro. Questa regista dovrebbe piuttosto dedicarsi alle fiction televisive.
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rosmersholm
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venerdì 8 settembre 2023
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uff...
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E' davvero arduo convincersi che la simpatica regista/produttrice/attrice, incarni credibilmente un personaggio così fascinoso da sedurre Luigi XV e buona parte della Corte. Non ha il minimo di seduttività e carisma che la renderebbero credibile nel ruolo. Non che il bolso Depp sia molto meglio, ma insomma... Prodottino autoreferenziale, indeciso su cosa vuole davvero essere. E "Barry Lindon" è proprio un'altra galassia, cara Meiwenn.
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giovedì 7 settembre 2023
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errori imperdonabili per chi vuol far il critico
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Jeanne Du Barry non e' nata Jeanbe Antoinette Poisson! Quella era la Pompadour! Prima di sfoggiar culture che non si hanno, si rifletta e si legga bene almeno Wikipedia!!!
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ruger357mgm
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sabato 2 settembre 2023
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una visione edulcorata
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Quella che la regista Maëwenn ci propina per due lunghe ore: del secolo dei lumi, della corta e di Versailles, della vita quotidiana, del suo essere " libertina" alla francese,ça va sans dire.Unica preziosità filologica che le concedo é la descrizione del cerimoniale di corte, che da perfettamente l'idea di quale fosse il gap tra la nobiltà e il terzo stato, per tacere del quarto.Parlando di cinema la tecnica di ripresa non offre spunti originali, limitandosi a fotografare quelle che già sono le meraviglie: la reggia e i castelli, le fontane e i giardini. Jhonny Depp é un Luis XV bolso e scostumato al punto giusto, a mezza via tra la simpatica canaglia che ci ha abituati a conoscere e il coprotagonista serio e compenetrato nel ruolo.
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Quella che la regista Maëwenn ci propina per due lunghe ore: del secolo dei lumi, della corta e di Versailles, della vita quotidiana, del suo essere " libertina" alla francese,ça va sans dire.Unica preziosità filologica che le concedo é la descrizione del cerimoniale di corte, che da perfettamente l'idea di quale fosse il gap tra la nobiltà e il terzo stato, per tacere del quarto.Parlando di cinema la tecnica di ripresa non offre spunti originali, limitandosi a fotografare quelle che già sono le meraviglie: la reggia e i castelli, le fontane e i giardini. Jhonny Depp é un Luis XV bolso e scostumato al punto giusto, a mezza via tra la simpatica canaglia che ci ha abituati a conoscere e il coprotagonista serio e compenetrato nel ruolo.A lui perdoniamo tutto. Sopra le righe la premiere dame, che ostenta una bellezza che vorrebbe essere tragressiva senza scadere nella volgarità,riuscendo nel secondo intento ma non nel primo, esprimendo di fatto il fascino di un cetriolo.Fuoriclasse vero l' interprete del maggiordomo Laborde, bella faccia da cinema che potrebbe dare altre soddisfazioni in futuro.Nel complesso un prodotto ben confezionato, ma con pochissimo appeal, lontano anni luce dal Barry Lindon di Kubrick, pietra miliare dei film sul settecento e inarrivabilmente fotografato,cui anche un frammento di colonna sonora sembra volersi ispirare... Avrebbe potuto essere meglio.
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