Ho scoperto questo film dopo aver visto il trailer che mi ha incuriosito molto.
Sono stata colpita dalla regia molto originale con una visione unica, grazie all'uso di primi piani incessanti che trasmettono le emozioni del protagonista, un ottimo Giulio Beranek, che conoscevo ma non pensavo potesse arrivare ad un'interpretazione così alta.
Il film racconta la storia di un calciatore di fine carriera per parlare di altro, dal dramma sociale a quello famigliare, ma la cosa che mi è arrivata di più è una forte critica al capitalismo, perché il denaro è una costante per tutto il film. Consiglio la visione di questa opera prima perché il cinema italiano ha bisogno di autori del genere per riuscire ad uscire dai confini nazionali.