Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Ivana di Biase, Paolo Ruffini |
Attori | Paolo Ruffini . |
Uscita | lunedì 14 febbraio 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 3,25 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 giugno 2022
Ruffini si mette in viaggio per l'Italia alla ricerca di incontri, esperienze, confronti con persone affette dall'Alzheimer, e con chi se ne prende cura: parenti, amici, affetti. In Italia al Box Office PerdutaMente ha incassato 23,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Paolo Ruffini, partendo da una richiesta postata su Instagram, incontra realtà familiari che, ad ogni latitudine del nostro Paese, hanno avuto o hanno tuttora la presenza di un congiunto affetto dal morbo di Alzheimer. In Italia circa 1 milione di persone lo vivono in prima persona e circa 3 ci entrano in contatto per l'assistenza.
Sperimentare la scomparsa fisica di una persona amata (senza che questa sia deceduta) è un dramma a volte indescrivibile e ben lo sa chi segue trasmissioni con alto share come "Chi l'ha visto?". Ma veder scomparire progressivamente un congiunto in presenza potrebbe essere una condizione esistenziale ancor più difficile da descrivere.
Paolo Ruffini, con la delicatezza e leggerezza che in lui non è mai sinonimo di superficialità, riesce a far emergere sia il dolore sia l'amore e la tenerezza che, tra mille ostacoli e difficoltà, si possono instaurare tra chi è affetto dal morbo e chi gli è vicino.
Se l'Alzheimer per ora non si può guarire lo si può però curare e Ruffini, da sempre attento al sociale (si veda Up & Down - Un film normale) ce ne offre una molteplicità di testimonianze. Si va da chi sta lentamente entrando nel tunnel della malattia ed è consapevole del proprio futuro, che affronta lucidamente, a chi non ha più al proprio fianco la compagna di vita che ha accompagnato negli anni della progressiva perdita del sé.
Ognuno rivela la propria pena ma anche le scoperte fatte in seguito all'insorgere della malattia con legami che, se possibile, si facevano ancora più forti dovendo confrontarsi con l'accettazione di reazioni razionalmente inspiegabili proprio perché razionali non lo erano più.
Ruffini consente (e non sono in tanti a farlo nel mondo del cinema documentaristico) al bene (da non confondere con il pessimo e derisorio termine di 'buonismo') di fare notizia perché esiste e si concretizza in un abbraccio, in un rapporto nonna-nipote, in quattro mani che si muovono sui tasti di un pianoforte. Sa come mostrarcelo con pacata ma ferma determinazione.
Dopo aver già esplorato profondamente e con grande leggerezza la sindrome di Down nel precedente Up & Down - Un film normale, Paolo Ruffini dirige insieme ad Ivana Di Biase un nuovo documentario che intende indagare in prima persona una malattia molto diffusa ma ancora poco nota: il morbo di Alzheimer. PerdutaMente è il diario visivo di un viaggio commovente compiuto da Ruffini su e giù per l'Italia, [...] Vai alla recensione »
C'è una frase che sarebbe meglio non dire più e che molti invece continuano a usare, magari senza valutarne la stupidità: "Non ricordo dove ho messo le chiavi di casa, mi sa che c'ho l'Alzheimer". Non è mai così. Chiunque abbia avuto un malato di Alzheimer in casa, a me è successo con mia madre, sa che di colpo un interruttore smette di funzionare, un marginale evento meccanico anticipa il crollare [...] Vai alla recensione »
Amare perdutamente chi ha perduta (la) mente. Il viaggio-documentario nel mondo dell'Alzheimer intrapreso con Ivana Di Biase da Paolo Ruffini (anche co-produttore), ormai ben più dell'elfo dispettoso che la vulgata vuole (come dimostra pure il precedente doc Up & Down - Un film normale), sta tutto lì. Attraverso le tante storie da lui raccolte con rispettosa sensibilità in un periplo italiano straziante [...] Vai alla recensione »