seneca
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giovedì 22 maggio 2025
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un ferrovecchio bagnato nell''argento
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Per uno come me che ha visto al cinema "Profondo Rosso" mette tristezza vedere questo film, mette angoscia ascoltare dei dialoghi mediocri, anzi, scadenti, leggere una storia raffazzonata, buttata lì come farebbe uno studente costretto a scrivere cinque righe di un tema. Non mi stupisce che il film abbia incassato 230.000 euro e che sia andato in rosso, povero Argento, il suo film mi sembra l'epitome del vuoto spinto. Mi è rimasto solo un senso di tristezza: forse i vecchi senza idee dovrebbe avere il pudore di limitarsi a una partita a scopone con gli amici.
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vitto
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mercoledì 26 giugno 2024
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perchè? …perchè?
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Dario Argento agli ultimi (o forse l'ultimo) colpo... colpo al cuore... un film pessimo, senza passione, senza una trama avvincente, senza un minimo di intrigo... un film che poteva essere scritto tranquillamente da un adolescente appassionato di "piccoli brividi". Un "fine carriera" non degno di uno dei migliori registi horror.
Per Asia Argento credo sia stata decisamente più "horror" la parte di vita passata con Morgan.
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andreadajesi
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lunedì 15 aprile 2024
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senza parole
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Facendo zapping, sono capitato su un canale che aveva appena iniziato di trasmettere questo film. Pensavo di trascorrere una serata sul divano, all' insegna di Dario Argento e ne avevo proprio voglia, dopo esserne stato digiuno per tanto tempo. Ma il Dario Argento che conoscevo s'è ridotto a perdere tempo, a far perdere denaro ai produttori e a far arrivare la stima dei suoi seguaci, a livello -100. In questo film, non c'è nulla, anzi è il nulla assoluto. Dai dialoghi, alla sceneggiatura, alla colonna sonora, agli pochi effetti speciali forzatamente artigianali, credo per essere coerenti con lo stile di Argento degli anni d'oro. Ma se da una parte, si può apprezzare lo sforzo di non usare tecnologie moderne, dall' altra si precipita nel ridicolo.
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Facendo zapping, sono capitato su un canale che aveva appena iniziato di trasmettere questo film. Pensavo di trascorrere una serata sul divano, all' insegna di Dario Argento e ne avevo proprio voglia, dopo esserne stato digiuno per tanto tempo. Ma il Dario Argento che conoscevo s'è ridotto a perdere tempo, a far perdere denaro ai produttori e a far arrivare la stima dei suoi seguaci, a livello -100. In questo film, non c'è nulla, anzi è il nulla assoluto. Dai dialoghi, alla sceneggiatura, alla colonna sonora, agli pochi effetti speciali forzatamente artigianali, credo per essere coerenti con lo stile di Argento degli anni d'oro. Ma se da una parte, si può apprezzare lo sforzo di non usare tecnologie moderne, dall' altra si precipita nel ridicolo. Lasciamo perdere alcune scene di cui il film ne poteva anche fare a meno, come quella delle anguille, che sembra messa lì per riempire 5 minuti. E vogliamo parlare della colonna sonora? Sono sfigati anche i timbri ed i preset usati e ne viene fuori un commento musicale senza nessun segno distintivo, come un encefalogramma piatto. Se devo essere sincero, ho spento la tv e abbandonato la visione 10 minuti prima della fine. Mi dispiace che questo film sia da dimenticare, anche perchè lo scorso Giugno 2023 ero stato al concerto dei Goblin proprio per passare una serata con il gruppo che ha determinato il successo di Argento nel panorama internazionale. Comunque, terminando, se lo volete guardare, preparatevi: non è il Dario Argento che conoscevamo.
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giokro
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martedì 21 novembre 2023
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non degno di essere chiamato horror!
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No no... Non ci siamo! Il film è imbarazzante, povero di idee con una trama a mio avviso scontata. Il maestro avrebbe dovuto e potuto sicuramente far meglio. Ridicola la scena del poliziotto che si trova davanti il furgone bianco ed inizia a sparare restando fermo ed impassibile in mezzo alla strada. Che delusione! Recitazione pessima, non tanto per la seducente Pastorelli, ma per le risposte quasi scontate (e forzate) di Chin. A mio avviso la colonna sonora è l'unica cosa che ti spinge a finire di vedere il film. Ecco, secondo me Dario Argento lo avrei visto bene in un film del tipo "Oltre il guado" film italiano a bassissimo costo ma per me bellissimo, veramente sorprendente per la tensione che crea, così sono convinto che con la mano del maestro quest'ultimo sarebbe venuto un capolavoro.
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No no... Non ci siamo! Il film è imbarazzante, povero di idee con una trama a mio avviso scontata. Il maestro avrebbe dovuto e potuto sicuramente far meglio. Ridicola la scena del poliziotto che si trova davanti il furgone bianco ed inizia a sparare restando fermo ed impassibile in mezzo alla strada. Che delusione! Recitazione pessima, non tanto per la seducente Pastorelli, ma per le risposte quasi scontate (e forzate) di Chin. A mio avviso la colonna sonora è l'unica cosa che ti spinge a finire di vedere il film. Ecco, secondo me Dario Argento lo avrei visto bene in un film del tipo "Oltre il guado" film italiano a bassissimo costo ma per me bellissimo, veramente sorprendente per la tensione che crea, così sono convinto che con la mano del maestro quest'ultimo sarebbe venuto un capolavoro. Ma occhiali neri no... Non ci siamo.
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giovanni morandi
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domenica 27 novembre 2022
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un thriller avvolto nel buio del regista giovanni
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Dario Argento dopo 10 anni dal suo ultimo film, Dracula 3D, ci propone questo thriller "classico", che ricalca lo stile narrativo che contraddistingue il regista, che anche qui si avvale della figlia Asia, come attrice co-protagonista.
Purtroppo, a mio avviso, la suspense, che contraddistingue il regista romano, è presente solo a tratti, in questa pellicola.
Un'eclissi di sole avvolge la città di Roma, in una giornata d'estate. La sera stessa, una prostituta lascia un hotel dove si è appena incontrata con un cliente e viene aggredita da un maniaco che la uccide con una corda metallica: è la terza vittima di un serial killer che, con lo stesso modus operandi, si accanisce contro le passeggiatrici notturne.
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Dario Argento dopo 10 anni dal suo ultimo film, Dracula 3D, ci propone questo thriller "classico", che ricalca lo stile narrativo che contraddistingue il regista, che anche qui si avvale della figlia Asia, come attrice co-protagonista.
Purtroppo, a mio avviso, la suspense, che contraddistingue il regista romano, è presente solo a tratti, in questa pellicola.
Un'eclissi di sole avvolge la città di Roma, in una giornata d'estate. La sera stessa, una prostituta lascia un hotel dove si è appena incontrata con un cliente e viene aggredita da un maniaco che la uccide con una corda metallica: è la terza vittima di un serial killer che, con lo stesso modus operandi, si accanisce contro le passeggiatrici notturne.
Diana (Ilenia Pastorelli), bella escort di lusso, finisce nel mirino del killer, quando fugge dalle avances violente di un cliente: l'omicidio fallisce, ma la donna si ritrova coinvolta in un incidente d'auto nel quale perde per sempre la vista e causa la morte di una famiglia di cinesi, scontrandosi contro la loro vettura: soltanto il piccolo Chin, di 10 anni, sopravvive all'incidente. Mentre prova a mantenere la propria attività di escort, Diana viene affidata alle cure di Rita (Asia Argento), un'operatrice specializzata nell'assistenza di persone non vedenti, che in breve diventa la sua unica amica e la aiuta ad ambientarsi nella sua nuova vita con l'aiuto del cane da guardia Nerea. Diana è tormentata dai sensi di colpa per aver causato la morte della famiglia cinese e fa visita a Chin in un centro di accoglienza, dal quale il bambino poi riesce a fuggire. Chin si stabilisce a casa di Diana e diventa così i suoi nuovi occhi, volenteroso di aiutarla a scoprire chi è l'assassino per vendicare la sua famiglia.
Nel frattempo, l'ispettore Baldacci conduce le indagini e identifica il killer come proprietario di un furgone bianco visto più volte sulle scene dei delitti. Un veicolo simile è stato anche visto da Rita mentre era con Diana: l'assassino la sta infatti spiando e sembra voler essere intenzionato a ucciderla ad ogni costo. Per mano del killer moriranno anche i poliziotti Bajani e Jerry, inviati ad interrogare Diana in merito alla scomparsa di Chin dal centro di accoglienza: Jerry viene investito dal furgone bianco, mentre l'ispettrice Bajani, ancora in vita dopo lo scontro, viene pugnalata alla schiena. Diana e Chin, intanto, fuggono dall'assassino rifugiandosi nella casa del bambino, ora completamente deserta: ciò permette al killer di intrufolarsi in casa di Diana e di narcotizzare Nerea, il cane da guardia.
Durante la loro fuga, Diana e Chin trovano ospitalità presso casa di Rita, che vive in una casa di campagna nei dintorni di Roma. Chin chiama di nascosto l'ispettrice Bajani, che aveva lasciato il suo numero a Diana in precedenza, ma ignora che dall'altro capo del telefono c'è proprio il killer, che ha preso il cellulare della donna e scopre così la loro posizione. Qualche ora più tardi, l'assassino giunge col furgone bianco proprio vicino a casa di Rita, che viene strangolata come le altre vittime, e scopre il nascondiglio di Diana e Chin. I due fuggono nel bosco circostante la casa e finiscono per perdersi. Diana si trova sola e sperduta per via della sua cecità e finisce prima in uno stagno infestato dai serpenti, poi in un edificio industriale dove ritrova Chin. Il killer però l'ha seguita e rapisce entrambi, dopo aver fatto fuori anche due soccorritori che si erano fermati ad aiutarli.
Diana e Chin si ritrovano prigionieri in un centro di addestramento per cani da guardia dov'è presente anche Nerea, prelevata dal killer e ingabbiata. Si scopre quindi che l'assassino è Matteo, un ex cliente di Diana che è stato respinto a causa del suo cattivo odore e che intende quindi vendicarsi sulla donna per averlo umiliato. Nerea riesce però a liberarsi dalla gabbia e a raggiungere Matteo, che in un primo momento prova a ritorcerla contro Diana. L'animale, però, sentendo la voce della padrona che grida aiuto, salta alla gola di Matteo e lo sbrana, mentre Chin riesce a slegarsi e a liberare anche Diana. La polizia giunge sul posto e soccorre i sopravvissuti, mentre porta via il corpo dilaniato di Matteo.
Il film termina all'aeroporto di Fiumicino, dove Diana dice per sempre addio a Chin, affidato a una cugina venuta in Italia per portarlo a vivere ad Hong Kong. Lasciata sola dagli agenti di polizia che l'hanno accompagnata, Diana parla col cane Nerea dicendole che ormai è l'unica amica che le è restata. Un film che si basa quasi esclusivamente sulla cecità della brava protagonista. Solo a tratti, soprattutto nella prima parte, si intravede, grazie anche al buio che avvolge la Capitale, e quello della cecità della protagonista, la suspense che contraddistingueva i primi film del regista romano, ma siamo troppo lontani da Profondo Rosso ed anche il primo grande successo L'uccello dalle Piume di Cristallo, e anche da Il Gatto a nove code e Opera o Phenomena. Inoltre ci manca un soundtrack alla Goblin, per sottolineare il pathos, almeno nei momenti più incalzanti (veramente pochi) della pellicola. Comunque il mio non è un giudizio del tutto negativo, rispetto alle ultime prestazioni, de Il Cartaio ecc.
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max
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giovedì 1 settembre 2022
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film comico
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Dunque, innanzitutto non è né un thriller né un horror ma un film comico, almeno per me visto che ho riso tutto il tempo.
Di tutto il film non salverei niente, anzi, l'unica cosa che salverei è il fatto che dura meno di un'ora e mezzo.
A questo punto mi viene da pensare che i vari Profondo Rosso o Tenebre o Inferno (che comunque avevano anche loro dei grossi difetti) siano state delle botte di c..o tremende.
Dario...dai retta smetti di girare film e soprattutto convinci anche tua figlia a smettere di recitare (recitare? si vabbé)
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max
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giovedì 1 settembre 2022
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film comico
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Dunque, innanzitutto non è né un thriller né un horror ma un film comico, almeno per me visto che ho riso tutto il tempo.
Di tutto il film non salverei niente, anzi, l'unica cosa che salverei è il fatto che dura meno di un'ora e mezzo.
A questo punto mi viene da pensare che i vari Profondo Rosso o Tenebre o Inferno (che comunque avevano anche loro dei grossi difetti) siano state delle botte di c..o tremende.
Dario...dai retta smetti di girare film e soprattutto convinci anche tua figlia a smettere di recitare (recitare? si vabbé)
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daniela francescoli
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venerdì 19 agosto 2022
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peggio non si può
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Il peggio di Dario Argento. Non paragonabile ai suoi cult horror. Zero storia,zero suspence,zero assoluto su tutto....mi ha annoiata a morte tanto da non guardare più la fine .....grande delusione.
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luigi
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sabato 14 maggio 2022
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increscioso
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Non è classificabile, qiesto film è un danno per la cinematografia Italiana. E' un insulto ai cinefili, andrebbe censurato.
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luca
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martedì 10 maggio 2022
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imbarazzante
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Recitato da cani, musica degna dei thriller anni '70, la protagonista è penosa, Asia Argento inutile comparsa. Ore buttate nella visione, per carità, Dario Argento pronto per la pensione
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