In Special Screening a Cannes 75 il doc postumo del lituano Mantas Kvedaravicius, rimasto ucciso mentre tentava di fuggire dal conflitto russo-ucraino. Testimonianza necessaria per ristabilire un'etica dell'immagine
di Valerio Sammarco La Rivista del Cinematografo
Sei anni fa il regista lituano Mantas Kvedaravicius aveva raccontato la città di Mariupol, nell'Ucraina orientale, in Mariupolis: l'andare avanti della vita di tutti i giorni in un luogo - il Donbass - teatro di un conflitto tra i separatisti filorussi e il governo ucraino. Spari ed esplosioni in sottofondo, ma anche il rintocco delle campane di una chiesa ortodossa, il via via del tram, la vita che tutto sommato continuava nonostante la minaccia.
A fine febbraio 2022 quel conflitto si è tramutato, l'invasione russa in quei territori ha riportato Kvedaravicius lì a Mariupol, per filmare nuovamente la quotidianità degli abitanti di fronte ad una minaccia ancora più consistente. [...]
di Valerio Sammarco, articolo completo (3005 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 20 maggio 2022